Ponte dentale si stacca
Se un ponte dentale si stacca è importante sapere cosa fare e, soprattutto che cosa non fare. Il consiglio è sempre quello di andare dal dentista il prima possibile così che possa valutare diverse opzioni per risolvere il problema a seconda della posizione che occupa e della richiesta del paziente. Quando un paziente ha un problema legato a un ponte dentale che si stacca richiede che venga sostituito o cementato nuovamente per ripristinare la funzionalità e l'estetica della protesi fissa. In queste situazioni, la prima cosa da fare è effettuare uno studio completo per diagnosticare quale sarà l'opzione migliore per la rimozione del ponte dentale. Questo poiché esistono diverse alternative a seconda della posizione che occupa e della richiesta del paziente. Nei prossimi paragrafi si troveranno maggiori informazioni sulle cause del ponte dentale che si stacca e su come staccare un ponte dentale in sicurezza.
Cosa fare quando si stacca un ponte dentale
Quando un ponte dentale si stacca come abbiamo detto la prima cosa da fare sarebbe andare dal dentista che dovrà ripristinare i monconi dentali e realizzare un nuovo ponte. Sebbene possa essere una buona alternativa a seconda delle situazioni, molti dentisti lo sconsigliano poiché può compromettere la vitalità dei denti a medio e lungo termine. Un ponte fisso adesivo potrebbe essere una buona opzione per sostituire un dente canino, ad esempio, in quanto richiede poca preparazione e il paziente sarà in grado di recuperare rapidamente la sua estetica naturale. Un impianto dentale è l'opzione normalmente raccomandata dalla maggior parte dei dentisti, poiché consentirebbe il ripristino indipendente totale del dente perso e non comprometterebbe i monconi dentali adiacenti. Se un ponte dentale si stacca il dentista dovrà in primis fare una valutazione accurata della condizione dei denti. Spesso infatti i pazienti che si presentano dal dentista quando si stacca un ponte dentale hanno il moncone del dente fratturato. In tali casi, il ponte non può essere nuovamente incollato ed è di solito necessario estrarre il dente o realizzare un perno da moncone da laboratorio adattato al ponte e che il paziente ha così che possa continuare a essere trattenuto nei monconi.
Come staccare un ponte dentale
Partiamo dal presupposto che l’uso di corone dentali e di ponti per il ripristino totale o parziale della dentatura di un paziente è un trattamento ormai da routine che viene eseguito in tutti gli studi dentistici. Per quanto negli ultimi anni i ponti dentali siano diventati sempre più resistenti grazie ai progressi nel campo dei materiali e delle tecnologie, capita che un ponte dentale si stacca o che si guasti rendendo necessario procedere con la sua sostituzione. Spesso la causa principale di fallimento di un ponte dentale è rappresentata dalle carie e, chiaramente, la longevità della protesi dipende dalla tipologia. Il paziente comunque non dovrà mai cercare di rimuovere il ponte dentale da solo per evitare danni maggiori. Se l’obiettivo è quello di rimuovere un ponte dentale il dentista potrà scegliere tra diverse modalità di intervento. L’approccio conservativo nella rimozione del ponte ad esempio consente di lasciare il ponte dentale intatto e consiste nell’applicazione di una forza di percussione o trazione che rompa il cemento consentendo così di mobilizzare il ponte stesso. Abbiamo poi l’approccio che possiamo definire semiconservativo con cui vengono arrecati lievi danni al ponte e quello distruttivo che rende la protesi non più riutilizzabile.
Ponte dentale si stacca: le cause
Se un ponte dentale si stacca la prima cosa da fare sarà cercare di capire la causa scatenante. Bisognerà quindi prima sapere se si tratta di un ponte su denti o su impianti. In questo secondo caso la soluzione sarà riavvitare e quindi bisognerà dapprima indagare sulla causa dello svitamento che potrebbe essere, ad esempio, una errata distribuzione del carico masticatorio nella zona causata da una progettazione implantoprotesica non ottimale. Se invece un ponte dentale si stacca per via della decementazione di uno dei pilastri, il dentista dovrà rimuovere il ponte altrimenti il dente interessato dalla decementazione potrebbe cariarsi troppo rapidamente. Spesso è anche possibile togliere il ponte senza danneggiarlo ma, altrettanto spesso, si preferisce tagliarlo così da non compromettere gli altri denti che lo sostengono. La decementazione inoltre potrebbe essere provocata da infiltrazione di saliva per diretto di precisione al margine della protesi, da una errata distribuzione del carico masticatorio, da una preparazione non corretta del dente pilastro o da una insufficiente altezza del dente pilastro. Si tratta a ben guardare di cause che sono largamente evitabili con una progettazione attenta. Insomma, se il ponte dentale si stacca è bene non tentare di improvvisare dei rimedi fai da te ma andare subito dal dentista che, dopo aver eseguito le visite del caso, deciderà il modo migliore di intervenire sulla base delle caratteristiche di ognuno. Ricordiamo anche che un ponte dentale in media dura tra i 5 e i 15 anni ma molto dipende dalla capacità dell’operatore che esegue il lavoro e dalla cura che il paziente metterà nell’igiene orale quotidiana.
Cosa fare quando si stacca un ponte dentale
Quando un ponte dentale si stacca come abbiamo detto la prima cosa da fare sarebbe andare dal dentista che dovrà ripristinare i monconi dentali e realizzare un nuovo ponte. Sebbene possa essere una buona alternativa a seconda delle situazioni, molti dentisti lo sconsigliano poiché può compromettere la vitalità dei denti a medio e lungo termine. Un ponte fisso adesivo potrebbe essere una buona opzione per sostituire un dente canino, ad esempio, in quanto richiede poca preparazione e il paziente sarà in grado di recuperare rapidamente la sua estetica naturale. Un impianto dentale è l'opzione normalmente raccomandata dalla maggior parte dei dentisti, poiché consentirebbe il ripristino indipendente totale del dente perso e non comprometterebbe i monconi dentali adiacenti. Se un ponte dentale si stacca il dentista dovrà in primis fare una valutazione accurata della condizione dei denti. Spesso infatti i pazienti che si presentano dal dentista quando si stacca un ponte dentale hanno il moncone del dente fratturato. In tali casi, il ponte non può essere nuovamente incollato ed è di solito necessario estrarre il dente o realizzare un perno da moncone da laboratorio adattato al ponte e che il paziente ha così che possa continuare a essere trattenuto nei monconi.
Come staccare un ponte dentale
Partiamo dal presupposto che l’uso di corone dentali e di ponti per il ripristino totale o parziale della dentatura di un paziente è un trattamento ormai da routine che viene eseguito in tutti gli studi dentistici. Per quanto negli ultimi anni i ponti dentali siano diventati sempre più resistenti grazie ai progressi nel campo dei materiali e delle tecnologie, capita che un ponte dentale si stacca o che si guasti rendendo necessario procedere con la sua sostituzione. Spesso la causa principale di fallimento di un ponte dentale è rappresentata dalle carie e, chiaramente, la longevità della protesi dipende dalla tipologia. Il paziente comunque non dovrà mai cercare di rimuovere il ponte dentale da solo per evitare danni maggiori. Se l’obiettivo è quello di rimuovere un ponte dentale il dentista potrà scegliere tra diverse modalità di intervento. L’approccio conservativo nella rimozione del ponte ad esempio consente di lasciare il ponte dentale intatto e consiste nell’applicazione di una forza di percussione o trazione che rompa il cemento consentendo così di mobilizzare il ponte stesso. Abbiamo poi l’approccio che possiamo definire semiconservativo con cui vengono arrecati lievi danni al ponte e quello distruttivo che rende la protesi non più riutilizzabile.
Ponte dentale si stacca: le cause
Se un ponte dentale si stacca la prima cosa da fare sarà cercare di capire la causa scatenante. Bisognerà quindi prima sapere se si tratta di un ponte su denti o su impianti. In questo secondo caso la soluzione sarà riavvitare e quindi bisognerà dapprima indagare sulla causa dello svitamento che potrebbe essere, ad esempio, una errata distribuzione del carico masticatorio nella zona causata da una progettazione implantoprotesica non ottimale. Se invece un ponte dentale si stacca per via della decementazione di uno dei pilastri, il dentista dovrà rimuovere il ponte altrimenti il dente interessato dalla decementazione potrebbe cariarsi troppo rapidamente. Spesso è anche possibile togliere il ponte senza danneggiarlo ma, altrettanto spesso, si preferisce tagliarlo così da non compromettere gli altri denti che lo sostengono. La decementazione inoltre potrebbe essere provocata da infiltrazione di saliva per diretto di precisione al margine della protesi, da una errata distribuzione del carico masticatorio, da una preparazione non corretta del dente pilastro o da una insufficiente altezza del dente pilastro. Si tratta a ben guardare di cause che sono largamente evitabili con una progettazione attenta. Insomma, se il ponte dentale si stacca è bene non tentare di improvvisare dei rimedi fai da te ma andare subito dal dentista che, dopo aver eseguito le visite del caso, deciderà il modo migliore di intervenire sulla base delle caratteristiche di ognuno. Ricordiamo anche che un ponte dentale in media dura tra i 5 e i 15 anni ma molto dipende dalla capacità dell’operatore che esegue il lavoro e dalla cura che il paziente metterà nell’igiene orale quotidiana.
