Ponte dentale quanto dura
I ponti dentali sono un tipo di protesi dentale fissa che serve come sostituto dei denti mancanti e aiuta a prevenire problemi dentali di occlusione e mobilità dei denti adiacenti allo spazio esistente. Un ponte è costituito da due o più corone posizionate sui denti su entrambi i lati dello spazio e un dente falso o intermedio in mezzo. Quando si parla di ponte dentale quanto dura e quanto costa dipende da molti fattori dei quali sarà importante tenere conto. Spiegare quanto dura un ponte dentale non è così semplice in quanto molto dipende dai comportamenti del paziente. Molte persone hanno la percezione che i ponti dentali siano una soluzione a breve termine che costa più di quanto valga. In realtà i ponti dentali possono durare anni, anche decenni, purché vengano mantenute cure e attenzioni adeguate. In caso di ponte dentale quanto dura dipenderà quindi anche dai nostri comportamenti e dall’attenzione all’igiene orale. La durata media di questo tipo di protesi è compresa tra i cinque ei dieci anni. Dipende molto dal tipo di ponte, dall'adattamento iniziale e dal livello di manutenzione.
Durata ponte dentale: l'importanza della manutenzione
In effetti, il fattore più importante per determinare la durata di un ponte dentale sei tu. Con una scarsa manutenzione, i denti pilastro del ponte dentale diventano rapidamente soggetti a carie e malattie gengivali, che possono finire con la bocca in una situazione peggiore rispetto a prima che il ponte fosse indossato. Fortunatamente lavarsi i denti, usare il filo interdentale e usare regolarmente collutori, oltre a vedere il proprio dentista e sottoporsi a pulizie professionali quando appropriato, può mantenere il ponte in buone condizioni come i denti che lo supportano.
Ponte dentale: come si applica
Abbiamo visto come, parlando di ponte dentale quanto dura dipenda da molti fattori che includono anche aspetti soggettivi che cambiano da paziente a paziente. La procedura per mettere un ponte dentale non è molto complessa ma necessita di tutta una serie di visite diagnostiche che serviranno a capire come intervenire a seconda dei casi. In primis bisognerà prendere le impronte dentali del paziente e poi inviarle in laboratorio affinché venga realizzato il provvisorio. Dopo aver realizzato il ponte provvisorio e dopo una analisi dei denti che dovranno fungere da pilastro, il dentista dovrà preparare i pilastri limandoli fino a farli diventare due monconi che dovranno essere ricoperti da capsule per formare l’appoggio del ponte dentale. Solo a questo punto il dentista procederà nel prendere un’impronta definitiva che dovrà essere poi inviata all’odontotecnico per la realizzazione del lavoro finale. Una volta pronto il ponte dentale non verrà fissato subito ma dovrà essere controllato dallo specialista e il paziente in modo da poter verificarne se è stao creato con precisione e se il colore è uguale a quello dei denti naturali del paziente.
Ponte dentale quanto dura: i materiali
Se parliamo di ponte dentale fisso durata e materiali sono strettamente correlati. In caso di ponte dentale provvisorio durata minore non vuol dire però che si tratti di una soluzione di scarsa qualità. Le corone del ponte dentale possono essere realizzate con diversi materiali come ceramica, porcellana o zirconio-ceramica. Il materiale più utilizzato in assoluto è la ceramica che consente di realizzare corone molto simili ai denti naturali. Si utilizza anche il disilicato di litio con cui si possono raggiungere degli spessori molto sottili senza limare molto i denti e quindi senza doverli devitalizzare.
Ponte dentale quanto dura: tutte le informazioni
In media un ponte dentale potrebbe avere una durata che oscilla tra i 5 e i 15 anni. Molto dipenderà dalla capacità dell’operatore che esegue il lavoro e dalla cura e dall’attenzione che il paziente avrà messo nell’igiene orale domiciliare. Le persone che hanno un ponte dentale dovranno lavarsi i denti con molta cura dopo ogni pasto e utilizzare il filo interdentale o lo scovolino almeno una volta al giorno. Non solo, dovranno anche utilizzare l’idropulsore e sottoporsi periodicamente a sedute di igiene professionale. In alternativa si potrà sostituire un dente mancante con l’impianto dentale. A differenza del ponte, l’impianto consiste nell’inserire nell’osso mascellare una radice in titanio che dovrà fare da supporto per il nuovo dente. Si tende a preferire un intervento di implantologia dentale per la sostituzione di un dente mancante mentre il ponte sarà la scelta più indicata per denti che devono fungere da pilastri e sono alterati nella forma o nel colore. In questi casi limarli e coprirli con capsule risulterebbe un vantaggio. Il ponte sarà la scelta più indicata anche in quei pazienti che non hanno abbastanza osso per sostenere l’impianto.
Ponte dentale quanto dura: fattori di rischio
Parlando di ponte dentale quanto dura dipende anche da alcuni fattori di rischio. In genere la vita media di un ponte dentale viene influenzata soprattutto dallo stile di vita e dalla qualità dei materiali. Tra i fattori negativi abbiamo sicuramente la scarsa igiene orale o le malattie croniche come il diabete o l’osteoporosi. In questi casi il ponte dentale potrebbe rovinarsi molto rapidamente e questo non dipende da noi o dal nostro dentista.
Durata ponte dentale: l'importanza della manutenzione
In effetti, il fattore più importante per determinare la durata di un ponte dentale sei tu. Con una scarsa manutenzione, i denti pilastro del ponte dentale diventano rapidamente soggetti a carie e malattie gengivali, che possono finire con la bocca in una situazione peggiore rispetto a prima che il ponte fosse indossato. Fortunatamente lavarsi i denti, usare il filo interdentale e usare regolarmente collutori, oltre a vedere il proprio dentista e sottoporsi a pulizie professionali quando appropriato, può mantenere il ponte in buone condizioni come i denti che lo supportano.
Ponte dentale: come si applica
Abbiamo visto come, parlando di ponte dentale quanto dura dipenda da molti fattori che includono anche aspetti soggettivi che cambiano da paziente a paziente. La procedura per mettere un ponte dentale non è molto complessa ma necessita di tutta una serie di visite diagnostiche che serviranno a capire come intervenire a seconda dei casi. In primis bisognerà prendere le impronte dentali del paziente e poi inviarle in laboratorio affinché venga realizzato il provvisorio. Dopo aver realizzato il ponte provvisorio e dopo una analisi dei denti che dovranno fungere da pilastro, il dentista dovrà preparare i pilastri limandoli fino a farli diventare due monconi che dovranno essere ricoperti da capsule per formare l’appoggio del ponte dentale. Solo a questo punto il dentista procederà nel prendere un’impronta definitiva che dovrà essere poi inviata all’odontotecnico per la realizzazione del lavoro finale. Una volta pronto il ponte dentale non verrà fissato subito ma dovrà essere controllato dallo specialista e il paziente in modo da poter verificarne se è stao creato con precisione e se il colore è uguale a quello dei denti naturali del paziente.
Ponte dentale quanto dura: i materiali
Se parliamo di ponte dentale fisso durata e materiali sono strettamente correlati. In caso di ponte dentale provvisorio durata minore non vuol dire però che si tratti di una soluzione di scarsa qualità. Le corone del ponte dentale possono essere realizzate con diversi materiali come ceramica, porcellana o zirconio-ceramica. Il materiale più utilizzato in assoluto è la ceramica che consente di realizzare corone molto simili ai denti naturali. Si utilizza anche il disilicato di litio con cui si possono raggiungere degli spessori molto sottili senza limare molto i denti e quindi senza doverli devitalizzare.
Ponte dentale quanto dura: tutte le informazioni
In media un ponte dentale potrebbe avere una durata che oscilla tra i 5 e i 15 anni. Molto dipenderà dalla capacità dell’operatore che esegue il lavoro e dalla cura e dall’attenzione che il paziente avrà messo nell’igiene orale domiciliare. Le persone che hanno un ponte dentale dovranno lavarsi i denti con molta cura dopo ogni pasto e utilizzare il filo interdentale o lo scovolino almeno una volta al giorno. Non solo, dovranno anche utilizzare l’idropulsore e sottoporsi periodicamente a sedute di igiene professionale. In alternativa si potrà sostituire un dente mancante con l’impianto dentale. A differenza del ponte, l’impianto consiste nell’inserire nell’osso mascellare una radice in titanio che dovrà fare da supporto per il nuovo dente. Si tende a preferire un intervento di implantologia dentale per la sostituzione di un dente mancante mentre il ponte sarà la scelta più indicata per denti che devono fungere da pilastri e sono alterati nella forma o nel colore. In questi casi limarli e coprirli con capsule risulterebbe un vantaggio. Il ponte sarà la scelta più indicata anche in quei pazienti che non hanno abbastanza osso per sostenere l’impianto.
Ponte dentale quanto dura: fattori di rischio
Parlando di ponte dentale quanto dura dipende anche da alcuni fattori di rischio. In genere la vita media di un ponte dentale viene influenzata soprattutto dallo stile di vita e dalla qualità dei materiali. Tra i fattori negativi abbiamo sicuramente la scarsa igiene orale o le malattie croniche come il diabete o l’osteoporosi. In questi casi il ponte dentale potrebbe rovinarsi molto rapidamente e questo non dipende da noi o dal nostro dentista.
