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Ponte dentale fatto male

Le conseguenze negative di un ponte dentale fatto male potrebbero essere pericolose, meglio quindi affidarsi alla professionalità e alla competenza di professionisti di comprovata esperienza. Questo tipo di protesi è indicato per i casi gravi di edentulia (assenza di denti permanenti in entrambe le arcate), in cui sono stati persi diversi denti. Alcune malattie, trattamenti e traumi gravi possono essere una delle cause di una massiccia perdita di denti. Con il ponte dentale una persona con edentulia può tornare a sorridere, mangiare e parlare normalmente. Come i ponti tradizionali ha una struttura di uno o più elementi intermedi e corone alle estremità. La differenza è che non ha bisogno di denti pilastro, poiché è fissato negli impianti. Insomma, un ponte dentale fatto male può avere conseguenze negative per il cavo orale come la malocclusione, meglio quindi affidarsi solo a professionisti seri e non inseguire il risparmio a tutti i costi.

Ponte dentale fatto male: possibili conseguenze

Quando si parla di ponte dentale sbagliato malocclusione e altri problemi sono delle conseguenze negative da considerare attentamente. Se un ponte dentale viene impiantato correttamente è difficile che si presentino dei problemi in futuro. Le conseguenze del ponte dentale fatto male però possono essere anche gravi. Se dopo due o tre giorni dopo l’inserimento del ponte dentale si dovesse percepire un certo fastidio o dolore sarebbe meglio andare dal dentista il prima possibile per accertare la causa del problema. Solitamente un ponte dentale fatto male può causare una infiammazione gengivale che dovrà essere curata con gli appositi farmaci dopo la consultazione con lo specialista. Nel caso in cui la sezione dell’arcata gengivale dove è stato applicato l’impianto protesico dovesse continuare a fare male, si consiglia di non perdere altro tempo e andare subito dal dentista per una visita specialistica.

Procedura di posizionamento del ponte dentale

I pazienti che scelgono di portare i ponti sono quelli a cui mancano uno o più denti permanenti. Anche la salute generale è importante: la persona non deve soffrire di alcuna condizione medica grave. Per quanto riguarda le condizioni orali, i requisiti si concentrano su una struttura ossea forte e denti sani. Rivolgendosi a professionisti seri sarà sempre difficile dover fare i conti con le conseguenze di un ponte dentale fatto male. Se è presente qualsiasi tipo di patologia dentale pregressa come malattie gengivali o carie, lo specialista suggerirà i passi da compiere per ripristinare le condizioni ottimali di salute dentale e quindi inizierà il posizionamento del ponte dentale.

Diagnosi preliminare

Una volta che lo specialista ha determinato la salute generale e orale del paziente inizia la preparazione al trattamento. Senza gli esami preliminari il rischio di conseguenze per un ponte dentale fatto male aumenterebbe esponenzialmente. Il dentista inizierà con la presa delle impronte o delle scansioni digitali sui denti del paziente. Successivamente il laboratorio realizza i componenti della protesi adeguandosi alle caratteristiche fisiche della persona. Le corone che queste protesi portano sono poste sopra i cosiddetti denti pilastro. Per fare ciò è necessario rimuovere parte dello smalto e della dentina dai denti. In parole povere la loro dimensione è ridotta per poterli inserire all'interno delle false corone. Questa procedura viene eseguita in un primo appuntamento, ovviamente dopo la diagnosi. Poiché i denti sono sensibilizzati il dentista fornisce un ponte provvisorio. Nel secondo appuntamento si procede alla rimozione della protesi provvisoria e al posizionamento del ponte definitivo. Una volta che lo specialista ha verificato l'adattamento, l'aspetto e il comfort del paziente, viene eseguita la cementazione. La cementazione può essere temporanea o permanente. La prima opzione sarebbe quella di osservare il comportamento della protesi. Una volta che il dentista ha avuto modo di verificare che il paziente abbia recuperato la funzionalità orale procede a fissare il ponte in modo definitivo.

Ponti dentali fatti male a chi rivolgersi

In caso di ponte dentale fatto male è necessario andare dal dentista affinché possa valutare se sono stati commessi degli errori nella fase di inserimento del ponte. Il trattamento per la realizzazione di questa protesi è uno dei più lunghi e complessi. Come accennato in precedenza i pazienti che si sottopongono a questa procedura hanno un caso clinico cronico. In generale l'implantologo inserirà un pezzo di titanio, principalmente, all'interno delle gengive. Questo pezzo è, in termini non tecnici, una barra con un filo in alto che emerge sulla superficie delle gengive. Le corone dei ponti sono avvitate o premute contro la barra di metallo. Come ci si potrebbe aspettare questi passaggi non vengono eseguiti in 1 giorno poiché si tratta di una procedura chirurgica. Allo stesso modo saranno necessari diversi giorni di riposo poiché c'è necessità di un certo tempo tra l'impianto e il posizionamento del ponte. In questi casi, lo specialista deve anche assicurarsi che l'osteointegrazione venga eseguita con successo. Le routine di pulizia dovrebbero essere applicate sia ai denti naturali che ai ponti dentali. Si consiglia di evitare cibi duri o pastosi e dolci come caramelle gommose, noci, popcorn caramellati. Allo stesso modo è opportuno ridurre al minimo il consumo di zuccheri che possono depositarsi nella parte interna delle corone e causare carie.
Ponte dentale fatto male