Scappucciare un impianto
Quando, in ambito odontoiatrico, si sente parlare di scappucciare un impianto si fa riferimento alla seduta chirurgica di scappucciamento dell’impianto dentale per il posizionamento della vite di guarigione. Si tratta di una tecnica che richiede in impegno minimo al paziente che potrà avvantaggiarsi della sostituzione del dente con l’impianto evitando sedute chirurgiche successive. Ogni volta che la situazione anatomica lo permette i dentisti preferiscono, ove possibile, posizionare l’impianto subito dopo l’estrazione. In questo modo il paziente potrà guarire prima e si accorceranno i tempi per il ripristino del dente. Inoltre la protesi provvisoria immediata in fase di riapertura favorisce il ripristino del contorno gengivale più rapidamente rispetto all'utilizzo della guarigione senza necessità di fasi intermedie.
Riapertura impianto dentale: che cosa si intende
Negli ultimi anni sono state moltissime le novità interessante nell’ambito dei protocolli chirurgici e protesici. In molti casi però viene richiesto un secondo passaggio che consiste nello scappucciare un impianto. Secondo molti addetti ai lavori il protocollo chirurgico viene influenzato direttamente dalla quantità di tessuti molli a disposizione e dalla quota di mucosa cheratinizzata. Altri hanno sottolineato come sia proprio la tecnica utilizzata per scappucciare un impianto a consentire, in determinate situazioni, la gestione e il perfezionamento dei tessuti interessati. Esistono diverse tecniche utili che è possibile utilizzare per scappucciare un impianto e sarà ovviamente sempre il dentista a dover scegliere il modo migliore di procedere sulla base delle specifiche situazioni di ogni singolo paziente. L’intervento di implantologia dentale del resto consiste nel posizionare un impianto dentale in titanio integrato nell’osso dell’arcata interessata. Come risultato si avrà subito un legame stabile tra osso e impianto che consentirà al paziente di sopportare carichi masticatori anche molto elevati senza difficoltà.
Scappucciare un impianto: le tecniche riapertura implantare
Questa tipologia di tecnica utile per lo scappucciamento impianto dentale viene impiegata di solito quando è presente una adeguata banda di mucosa cheratinizzata circonferenziale all’impianto. In questi casi sarà sufficiente eseguire una incisione circolare e rimuovere la porzione corrispondente di mucosa. Questo intervento per scappucciare un impianto potrà essere eseguito dal professionista a mano libera oppure con l’ausilio di strumenti specifici come un bisturi monouso. Altra tecnica di riapertura implantare è quella cosiddetta roll flap che viene utilizzata in tutti quei casi in cui sarebbe preferibile aumentare la banda di cheratinizzata sul lato vestibolare. In questo caso si prevede l’allestimento di un lembo a U lungo i margini interprossimali nella parte palatale e linguale dell’impianto. L’intervento di scappucciamento impianto viene poi completato assicurando il lembo con una sutura con punti semplici e con la vite di guarigione. Merita poi una menzione anche la tecnica a lembo avanzato vestibolarmente nella riapertura implantare. Questa opzione viene solitamente utilizzata per trattare l’arcato superiore e consiste nell’eseguire due incisioni primarie ai lati dell’impianto con una estensione non superiore ai 3 mm lungo il versante palatale. Il lembo verrà poi scollato scoprendo gli impianti e fissato vestibolarmente alle viti di guarigione con punti singoli e suture a fionda. Infine, continuando il nostro discorso relativo alle tecniche di riapertura implantare dobbiamo nominare anche la tecnica di preservazione dei tessuti nella riapertura implantare. Qualora fosse presente una stretta banda di cheratinizzata a livello mandibolare, il dentista procederà a incidere la cresta a livello mediano. Procederà poi subito a riposizionare i due margini sia vestibolarmente che lingualmente a 2-3 millimetri di distanza dal margine dell’impianto.
La scopertura impianto dentale fa male?
Molti hanno paura del dentista per via del dolore. In questo senso ci sentiamo di rassicurare in quanto l’implantologia dentale viene realizzata in modo sicuro e privo di dolore per i pazienti grazie all’anestesia. Dopotutto si tratta di un intervento chirurgico vero e proprio e quindi andrà affrontato seriamente mettendo in conto che si potrebbe percepire del fastidio soprattutto nella fase post-operatoria quando l’effetto dell’anestesia sarà scemato. In alcuni casi nella fase post-operatoria potrebbe capitare di accusare del gonfiore ma dovrebbe sparire nel giro di pochi giorni senza problemi. Anche scappucciare un impianto è sicuro e indolore per il paziente che potrà quindi rilassarsi senza timore di sentire un dolore lancinante o comunque eccessivo. Del resto l’implantologia dentale è un intervento decisamente molto meno invasivo rispetto ad altri interventi di chirurgia orale come l’estrazione dentale.
In genere un intervento di implantologia dentale ha una durata abbastanza breve che va dai 10 ai 30 minuti a seconda dei casi. Il dentista praticherà un foro all’interno dell’osso mascellare o mandibolare e ci inserirà una vite a cui verrà poi applicata una protesi fissa. Gli impianti dentali inoltre presentano diversi vantaggi rispetto ad altre soluzioni protesiche come potrebbero essere i ponti fissi e mobili, si pensi ad esempio alla maggiore stabilità, al miglior design estetico e anche alla maggiore durata. Insomma, scappucciare un impianto è una procedura che possiamo considerare ormai di routine e ci si potrà rivolgere senza alcun problema al proprio dentista.
Riapertura impianto dentale: che cosa si intende
Negli ultimi anni sono state moltissime le novità interessante nell’ambito dei protocolli chirurgici e protesici. In molti casi però viene richiesto un secondo passaggio che consiste nello scappucciare un impianto. Secondo molti addetti ai lavori il protocollo chirurgico viene influenzato direttamente dalla quantità di tessuti molli a disposizione e dalla quota di mucosa cheratinizzata. Altri hanno sottolineato come sia proprio la tecnica utilizzata per scappucciare un impianto a consentire, in determinate situazioni, la gestione e il perfezionamento dei tessuti interessati. Esistono diverse tecniche utili che è possibile utilizzare per scappucciare un impianto e sarà ovviamente sempre il dentista a dover scegliere il modo migliore di procedere sulla base delle specifiche situazioni di ogni singolo paziente. L’intervento di implantologia dentale del resto consiste nel posizionare un impianto dentale in titanio integrato nell’osso dell’arcata interessata. Come risultato si avrà subito un legame stabile tra osso e impianto che consentirà al paziente di sopportare carichi masticatori anche molto elevati senza difficoltà.
Scappucciare un impianto: le tecniche riapertura implantare
Questa tipologia di tecnica utile per lo scappucciamento impianto dentale viene impiegata di solito quando è presente una adeguata banda di mucosa cheratinizzata circonferenziale all’impianto. In questi casi sarà sufficiente eseguire una incisione circolare e rimuovere la porzione corrispondente di mucosa. Questo intervento per scappucciare un impianto potrà essere eseguito dal professionista a mano libera oppure con l’ausilio di strumenti specifici come un bisturi monouso. Altra tecnica di riapertura implantare è quella cosiddetta roll flap che viene utilizzata in tutti quei casi in cui sarebbe preferibile aumentare la banda di cheratinizzata sul lato vestibolare. In questo caso si prevede l’allestimento di un lembo a U lungo i margini interprossimali nella parte palatale e linguale dell’impianto. L’intervento di scappucciamento impianto viene poi completato assicurando il lembo con una sutura con punti semplici e con la vite di guarigione. Merita poi una menzione anche la tecnica a lembo avanzato vestibolarmente nella riapertura implantare. Questa opzione viene solitamente utilizzata per trattare l’arcato superiore e consiste nell’eseguire due incisioni primarie ai lati dell’impianto con una estensione non superiore ai 3 mm lungo il versante palatale. Il lembo verrà poi scollato scoprendo gli impianti e fissato vestibolarmente alle viti di guarigione con punti singoli e suture a fionda. Infine, continuando il nostro discorso relativo alle tecniche di riapertura implantare dobbiamo nominare anche la tecnica di preservazione dei tessuti nella riapertura implantare. Qualora fosse presente una stretta banda di cheratinizzata a livello mandibolare, il dentista procederà a incidere la cresta a livello mediano. Procederà poi subito a riposizionare i due margini sia vestibolarmente che lingualmente a 2-3 millimetri di distanza dal margine dell’impianto.
La scopertura impianto dentale fa male?
Molti hanno paura del dentista per via del dolore. In questo senso ci sentiamo di rassicurare in quanto l’implantologia dentale viene realizzata in modo sicuro e privo di dolore per i pazienti grazie all’anestesia. Dopotutto si tratta di un intervento chirurgico vero e proprio e quindi andrà affrontato seriamente mettendo in conto che si potrebbe percepire del fastidio soprattutto nella fase post-operatoria quando l’effetto dell’anestesia sarà scemato. In alcuni casi nella fase post-operatoria potrebbe capitare di accusare del gonfiore ma dovrebbe sparire nel giro di pochi giorni senza problemi. Anche scappucciare un impianto è sicuro e indolore per il paziente che potrà quindi rilassarsi senza timore di sentire un dolore lancinante o comunque eccessivo. Del resto l’implantologia dentale è un intervento decisamente molto meno invasivo rispetto ad altri interventi di chirurgia orale come l’estrazione dentale.
In genere un intervento di implantologia dentale ha una durata abbastanza breve che va dai 10 ai 30 minuti a seconda dei casi. Il dentista praticherà un foro all’interno dell’osso mascellare o mandibolare e ci inserirà una vite a cui verrà poi applicata una protesi fissa. Gli impianti dentali inoltre presentano diversi vantaggi rispetto ad altre soluzioni protesiche come potrebbero essere i ponti fissi e mobili, si pensi ad esempio alla maggiore stabilità, al miglior design estetico e anche alla maggiore durata. Insomma, scappucciare un impianto è una procedura che possiamo considerare ormai di routine e ci si potrà rivolgere senza alcun problema al proprio dentista.
