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Infiammazione gengiva impianto dentale

Gli impianti dentali sono radici dentali artificiali la cui funzione è quella di supportare le protesi dentali che verranno successivamente posizionate al fine di sostituire il dente perso. A seguito di una infiammazione gengiva impianto dentale e altre possibili cause dovranno essere esaminate molto attentamente dal dentista per capire il da farsi. Per garantire che non ci siano complicazioni, una volta inseriti gli impianti dentali è necessario seguire alcune linee guida sia prima che dopo l'intervento. La salute delle gengive e delle ossa sono fattori chiave per decidere se sia possibile o meno un trattamento con impianti dentali. Se la salute parodontale del paziente non è adeguata il successo nel posizionamento di impianti dentali è notevolmente ridotto. In questi casi, è necessario prima risolvere i problemi rilevanti nelle gengive e quindi ricorrere al trattamento con impianti dentali. Dopo l’inserimento di un impianto dentale gengiva infiammata e dolori anche forti possono esserci ma tenderanno a passare nel giro di pochi giorni. In caso contrario bisognerà andare subito dal dentista per capire il da farsi. Nei prossimi paragrafi parleremo dell'infiammazione gengiva impianto dentale e delle possibili cause e conseguenze.

Infiammazione gengiva impianto dentale: possibili cause

Dopo aver posizionato gli impianti la salute delle gengive è ancora molto importante e non possiamo trascurarla. Uno dei principali problemi che possono avere i pazienti che si sottopongono a cure di implantologia è quello di soffrire di malattie perimplantari come mucositi e perimplantiti. La comparsa di queste patologie, che è caratterizzata da infiammazione o sanguinamento delle gengive e perdita di tessuto osseo, può essere dovuta a una serie di fattori di rischio. Tra questi fattori di rischio abbiamo scarsa igiene orale e accumulo di placca batterica. Uno spazzolino da denti inadeguato è una delle possibili cause di formazione di batteri nelle aree intorno agli impianti dentali e della mucosite, una infiammazione delle gengive che potrebbe anche causare sanguinamento. Se non trattata in modo tempestivo e appropriato, la mucosite innescherà la perimplantite, una patologia che potrebbe provocare la perdita ossea e che quindi andrà affrontata con tempismo dal dentista. Ovviamente anche il fumo va considerato come un chiaro fattore scatenante per queste malattie. Nonostante il paziente abbia una buona igiene dentale ed eviti l'accumulo di batteri, le sostanze contenute nel tabacco producono una perdita dell'osso alveolare che può provocare perimplantiti. Malattie croniche come il diabete possono anche ridurre sensibilmente la percentuale di successo degli impianti dentali. Le malattie perimplantari si sviluppano con una frequenza che deve essere presa in considerazione poiché colpiscono circa il 12% delle persone che si sottopongono a trattamento di impianto dentale. Con una gengiva infiammata impianto dentale e modalità di inserimento possono aver giocato un ruolo più o meno rilevante. In caso di infiammazione gengiva impianto dentale bisognerà agire il prima possibile per scongiurare conseguenze peggiori.

Come prevenire la perimplantite

Con una infiammazione gengiva impianto dentale e modalità di inserimento (oltre che i fattori di rischio) possono giocare un ruolo determinante. Prevenire è comunque sempre meglio che curare e anche la perimplantite non fa eccezione. Per prevenire la perimplantite bisognerà compire tutti i giorni una buona igiene orale domiciliare con spazzolino elettrico, scovolino, collutorio, idropulsore e filo interdentale. Bisognerà anche sottoporsi periodicamente all’igiene orale professionale dal dentista necessaria per rimuovere il tartaro che si trova anche sotto la gengiva. E’ molto importante rendersi conto per tempo delle infiammazioni alla gengiva nella zona implantare. Quando si sentono i primi sintomi di perimplantite non bisognerà esitare a contattare il dentista così da trattare la patologia prima che degeneri causando seri danni. Il trattamento della perimplantite viene spesso affidato all’igienista dentale che dovrà cercare di eliminare i batteri nei tessuti sottogengivali dell’impianto. Per curare questa patologia l’igienista utilizza un laser a diodi con cui detergere e disinfettare la zona infiammata. Qualora questa operazione non fosse sufficiente bisognerà eseguire delle terapie chirurgiche specifiche. In questi casi il chirurgo dovrà scollare i tessuti perimplantari e levigare la superficie implantare a cielo aperto per poi richiudere i tessuti gengivali e, se necessario, rigenerare l’osso perso.

Infiammazione gengiva impianto dentale: perché si forma

Ma perché si forma l’infezione? Nel caso in cui la perdita dell’impianto si manifesta poco dopo aver eseguito un intervento di implantologia dentale, ovvero prima dell’osteointegrazione, la causa non sarà la perimplantite ma l’insufficiente sterilizzazione del campo operatorio, il surriscaldamento dell’osso, la mancanza di stabilità primaria al momento dell’inserimento e il sovraccarico occlusale della vite implantare. La perimplantite è una infezione batterica che coinvolge gli impianti dentali e che potrebbe comparire anche diversi anni dopo l’intervento. A causarla è l’accumulo di placca e tartaro, ecco quindi che la cattiva igiene orale potrebbe esercitare un ruolo. Tra le cause della perimplantite abbiamo sicuramente la predisposizione genetica oppure l’inserimento di una corona imprecisa che determina un maggior accumulo di placca tutto intorno all’impianto. Altra causa di infiammazione gengiva impianto dentale è la mancanza del punto di contatto che determina l’accumulo di cibo e placca tra i denti. Infine altra causa potrebbe essere la presenza di cemento dotto gengiva colonizzato dai batteri.
Infiammazione gengiva impianto dentale