Protesi fissa su impianti
Quando una persona affronta la perdita dei denti, sia nell'arcata superiore che in quella inferiore, la cosa più consigliabile per la sua salute orale è riabilitare l'area attraverso un trattamento di impianto dentale. In questo modo si eviterà il processo di perdita di ossa e gengive che avviene dopo la perdita di un dente. Questo perché quando si posiziona l'impianto dentale si sostituisce la radice originaria del dente integrandosi nell'osso e prevenendone il deterioramento. Questi impianti possono supportare diversi tipi di protesi o denti artificiali. Uno di questi è la protesi ibrida su impianti dentali, che è l'opzione che più somiglia ad avere denti naturali. La protesi fissa su impianti è una protesi fissa totale completa con flangia (gengiva finta) che potrebbe sostituire fino a 14 denti. Questa protesi fissa su impianti viene direttamente fissata mediante abutment o monconi a impianti dentali osteointegrati in titanio.
Protesi fissa avvitata su impianti: cosa sapere
La protesi fissa su impianti a carico immediato può essere eseguita in diversi modi. La protesi fissa su 4 impianti o la protesi fissa su 6 impianti sono due delle possibili soluzioni. Il numero di impianti inserito e la possibilità di applicare la protesi fissa in concomitanza all’inserimento degli impianti dipende da molti fattori che comprendono la quantità e qualità di osso e l’entità della stabilità immediata degli impianti, la presenza di altri elementi dentari da estrarre e le condizioni anatomiche dei mascellari. Qualora non ci fossero le condizioni per applicare la protesi fissa su impianti a carico immediato bisognerà attendere alcuni mesi per un impianto a carico differito. Va anche detto che, rispetto al passato, la protesi potrebbe essere costruita non solo in resina e denti in composito ma anche in zirconio ceramica. Inoltre si tenga anche conto che la protesi, oltre a essere avvitata, potrebbe essere ritenuta da connessioni coniche telescopiche.
Cos'è una protesi ibrida?
È una struttura fissa avvitata su impianti dentali che mira a sostituire i denti persi e i tessuti molli come la gengiva. Questo tipo di protesi è una buona opzione da considerare, poiché è il trattamento riabilitativo che più assomiglia alla sensazione di avere i propri denti. Questa sensazione è dovuta principalmente al fatto che è fisso e non ha palato e pertanto, fornisce grande estetica, sicurezza e comfort a chi lo indossa. Questa tipologia di protesi viene utilizzata con pazienti completamente edentuli e con moderata perdita di tessuto osseo. D'altra parte, questo tipo di riabilitazione è indicato anche in quelle persone che, sebbene abbiano ancora i denti in bocca, sono destinati all'edentulia totale.
Protesi fissa su impianti: i vantaggi
Quella della protesi fissa su impianti è una tecnica implantologica innovativa che si avvale di quattro impianti dentali per sostenere la protesi fissa che riabilita una intera arcata dentale. Questi impianti sono alloggiati all’intero dell’osso con un’inclinazione differente rispetto ai normali impianti in quanto nel settore frontale sono paralleli tra loro e all’immaginario asse del dente. I posteriori invece vengono inseriti con una inclinazione che è compresa tra 30° e 45°. Per via della inclinazione particolare dei due impianti laterali sarà possibile sfruttare una miglior qualità dell’osso delle regioni anteriori garantendo così ai pazienti edentuli o con denti residui danneggiati una buona stabilità degli impianti. Non solo, parlando di protesi fissa su impianti si tenga anche conto del fatto che la particolare inclinazione degli impianti posteriori consente di salvaguardare le strutture anatomiche nobili delle arcate mascellari, ovvero il nervo alveolare inferiore nella mandibola e il seno mascellare nella mascella. Dopo che la protesi viene montata a ridosso dei quattro impianti dentali, il dentista otterrà una buona distribuzione delle forze masticatorie che verranno così suddivise a ogni singolo impianto. Così facendo i carichi masticatori saranno ben distribuiti rendendo più semplici le normali attività quotidiane come masticare o parlare.
Protesi fissa su impianti: la diagnosi
L’odontoiatra dovrà prima verificare le condizioni del paziente e fare una valutazione orientata a capire se ci sono i requisiti necessari per sottoporsi alla procedura di implantologia. Le indagini si eseguono tramite TAC e la valutazione della quantità dell’osso presente e il dentista dovrà anche eseguire una rilevazione di impronte per realizzare un modello di studio. Questa prima fase diagnostica serve a capire se, prima di eseguire la chirurgia implantologica e inserire la protesi fissa su impianti, occorre eseguire dei trattamenti preliminari. Subito dopo, ove necessario, il dentista dovrà procedere all’estrazione di eventuali denti residui che sono in condizioni sfavorevoli. L’intervento per posizionare una protesi fissa su impianti permette di posizionare la protesi fissa entro le 24 ore dall’esecuzione degli impianti. Con l’implantologia a carico immediato in sostanza si potranno ridurre i tempi d’attesa per l’inserimento di una protesi fissa rendendo così occlusione e masticazione molto confortevoli e limitando i disagi causati dall’assenza di denti. La protesi fissa su impianti si rivolge ai pazienti di ogni età e, cosa importante, non presenta controindicazioni di alcun tipo per i pazienti.
Protesi fissa avvitata su impianti: cosa sapere
La protesi fissa su impianti a carico immediato può essere eseguita in diversi modi. La protesi fissa su 4 impianti o la protesi fissa su 6 impianti sono due delle possibili soluzioni. Il numero di impianti inserito e la possibilità di applicare la protesi fissa in concomitanza all’inserimento degli impianti dipende da molti fattori che comprendono la quantità e qualità di osso e l’entità della stabilità immediata degli impianti, la presenza di altri elementi dentari da estrarre e le condizioni anatomiche dei mascellari. Qualora non ci fossero le condizioni per applicare la protesi fissa su impianti a carico immediato bisognerà attendere alcuni mesi per un impianto a carico differito. Va anche detto che, rispetto al passato, la protesi potrebbe essere costruita non solo in resina e denti in composito ma anche in zirconio ceramica. Inoltre si tenga anche conto che la protesi, oltre a essere avvitata, potrebbe essere ritenuta da connessioni coniche telescopiche.
Cos'è una protesi ibrida?
È una struttura fissa avvitata su impianti dentali che mira a sostituire i denti persi e i tessuti molli come la gengiva. Questo tipo di protesi è una buona opzione da considerare, poiché è il trattamento riabilitativo che più assomiglia alla sensazione di avere i propri denti. Questa sensazione è dovuta principalmente al fatto che è fisso e non ha palato e pertanto, fornisce grande estetica, sicurezza e comfort a chi lo indossa. Questa tipologia di protesi viene utilizzata con pazienti completamente edentuli e con moderata perdita di tessuto osseo. D'altra parte, questo tipo di riabilitazione è indicato anche in quelle persone che, sebbene abbiano ancora i denti in bocca, sono destinati all'edentulia totale.
Protesi fissa su impianti: i vantaggi
Quella della protesi fissa su impianti è una tecnica implantologica innovativa che si avvale di quattro impianti dentali per sostenere la protesi fissa che riabilita una intera arcata dentale. Questi impianti sono alloggiati all’intero dell’osso con un’inclinazione differente rispetto ai normali impianti in quanto nel settore frontale sono paralleli tra loro e all’immaginario asse del dente. I posteriori invece vengono inseriti con una inclinazione che è compresa tra 30° e 45°. Per via della inclinazione particolare dei due impianti laterali sarà possibile sfruttare una miglior qualità dell’osso delle regioni anteriori garantendo così ai pazienti edentuli o con denti residui danneggiati una buona stabilità degli impianti. Non solo, parlando di protesi fissa su impianti si tenga anche conto del fatto che la particolare inclinazione degli impianti posteriori consente di salvaguardare le strutture anatomiche nobili delle arcate mascellari, ovvero il nervo alveolare inferiore nella mandibola e il seno mascellare nella mascella. Dopo che la protesi viene montata a ridosso dei quattro impianti dentali, il dentista otterrà una buona distribuzione delle forze masticatorie che verranno così suddivise a ogni singolo impianto. Così facendo i carichi masticatori saranno ben distribuiti rendendo più semplici le normali attività quotidiane come masticare o parlare.
Protesi fissa su impianti: la diagnosi
L’odontoiatra dovrà prima verificare le condizioni del paziente e fare una valutazione orientata a capire se ci sono i requisiti necessari per sottoporsi alla procedura di implantologia. Le indagini si eseguono tramite TAC e la valutazione della quantità dell’osso presente e il dentista dovrà anche eseguire una rilevazione di impronte per realizzare un modello di studio. Questa prima fase diagnostica serve a capire se, prima di eseguire la chirurgia implantologica e inserire la protesi fissa su impianti, occorre eseguire dei trattamenti preliminari. Subito dopo, ove necessario, il dentista dovrà procedere all’estrazione di eventuali denti residui che sono in condizioni sfavorevoli. L’intervento per posizionare una protesi fissa su impianti permette di posizionare la protesi fissa entro le 24 ore dall’esecuzione degli impianti. Con l’implantologia a carico immediato in sostanza si potranno ridurre i tempi d’attesa per l’inserimento di una protesi fissa rendendo così occlusione e masticazione molto confortevoli e limitando i disagi causati dall’assenza di denti. La protesi fissa su impianti si rivolge ai pazienti di ogni età e, cosa importante, non presenta controindicazioni di alcun tipo per i pazienti.
