Tensione mandibolare cervicale
La tensione mandibolare cervicale è un problema piuttosto diffuso e che non deve essere sottovalutato. L’articolazione temporo-mandibolare consiste nel collegare la mascella e la mandibola e consente la masticazione e anche la fonazione. La mandibola è l’unica porzione del cranio che si può muovere sia verticalmente che orizzontalmente. Spesso si sente parlare di cervicale e tensione mandibolare o più genericamente solo di “cervicale”. La cervicale è un dolore generico al collo che viene provocato da disturbi muscolari o osteo-articolari che hanno una durata variabile a seconda dei casi. In caso di tensione mandibolare cervicale sarà importante andare il prima possibile da uno specialista per capirne la causa e intraprendere subito un percorso terapeutico corretto. La tensione mandibolare cervicale viene spesso percepita come un dolore costante localizzato all’altezza delle vertebre cervicali e che si irradia anche verso altre parti del corpo.
Le cause della cervicale
Parlando di problemi alla mandibola tensione cervicale e malessere possono essere collegati. Quando parliamo di cervicale comunque le cause comprendono solitamente una contrattura dei muscoli delle spalle, la deterioramento dei dischi intervertebrali, il colpo di frusta, l’ernia cervicale, una ipercifosi dorsale e l’artrite o artrosi. Spesso i sintomi della cervicalgia comprendono anche disturbi ossei e muscolari e disturbi che riguardano la componente nervosa della porzione cervicale del rachide. Quando si hanno problemi alla cervicale chi ne soffre lamenta un dolore continuato che parte dalla base del collo per raggiungere poi la testa. Non solo, spesso i soggetti manifestano anche una evidente rigidità che impedisce loro di muovere la testa liberamente. In alcuni casi il dolore alla cervicale si accompagna anche a capogiri, nausea e vomito.
Tensione mandibolare cervicale: che collegamento c’è
Dobbiamo anche dire che il cattivo funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare potrebbe essere strettamente correlato all’insorgenza della cervicalgia. Recenti indagini hanno confermato l’esistenza di un collegamento esistente tra dolori molto acuti e la presenza di anomalie funzionali anche della ATM. Lo specialista dovrà eseguire delle visite complete al paziente per valutare lo stato della colonna vertebrali. Dovrà eseguire una palpazione delle vertebre cervicali mentre il soggetto muove la mandibola. In caso di collegamento tra cervicalgia e funzionamento articolare si procede con delle manovre di correzione a livello dell’articolazione così da ridurre le tensioni che sono responsabili del disturbo. Inoltre dobbiamo anche dire che i disturbi cranio-mandibolari rappresentano un insieme di condizioni che provocano dolore dentro e vicino all’ATM e a livello dei muscoli correlati. I problemi all’ATM non vanno sottovalutati in quanto potrebbero compromettere la capacità delle persone di parlare, mangiare, masticare e deglutire.
Tensione mandibolare cervicale: il ruolo dei denti
Il modo migliore per impostare un trattamento adeguato in caso di tensione mandibolare cervicale è trovare cause e sintomi. Solo il medico specialista potrà localizzare la causa del dolore mediante tutta una serie di esami diagnostici come TAC, radiografia, risonanza magnetica o elettromiografia. Anche il dentista può aiutare nella diagnosi qualora dovesse sospettare un qualche collegamento tra dentatura e dolore cervicale. E’ il caso ad esempio di una cattiva chiusura dei denti dovuta ad arcate dentarie storte o alla mancanza di uno o più denti. In questi casi il dolore cervicale potrebbe essere ascrivibile a un disturbo temporo-mandibolare. La mandibola è un osso del tutto indipendente, il quale ospita al suo interno l'intera arcata dei denti inferiori e si articola con le ossa craniche. Queste, a loro volta, ospitano l’arcata dentaria mascellare superiore. L’arcata superiore è fissa mentre quella inferiore si muove con la mandibola mediante l’articolazione temporo-mandibolare.
In caso di alterazioni occlusali o dell’articolazione temporo-mandibolare si potrebbero verificare tensioni al tratto cervicale con conseguente emicrania o mal di schiena e alterazioni posturali della colonna vertebrale. Il motivo è che se i muscoli deputati ai movimenti mandibolari non si muovono simmetricamente la mandibola lavorerà male e sbilanciata creando poi dei risentimenti che si irradieranno su muscoli e nervi interessati. La contrazione si rifletterà poi anche sui muscoli vicini e sui nervi della zona cervicale causando dolori cervicali anche diffusi. Ecco quindi che si parla di tensione mandibolare cervicale, un problema purtroppo molto diffuso.
Tensione mandibolare cervicale: rimedi
Ci sono diversi centri multidisciplinari che offrono consulenze mirate in caso di tensione mandibolare cervicale. Lo specialista dovrà eseguire una valutazione specialistica per poi consigliare il pianto di trattamento più idoneo alla situazione clinica di ogni paziente. Gli gnatologi si occupano del funzionamento dei mascellari, dei denti e dell’articolazione mandibolare e sono gli specialisti che possono evidenziare una eventuale connessione tra cervicalgia e dentatura anche rispetto al corretto funzionamento dei muscoli della mandibola. In condizioni normali la mandibola si deve muovere senza però coinvolgere le strutture e i muscoli circostanti. Spesso però i muscoli mandibolari lavorano male e quindi gli gnatologi devono sapere come intervenire per rilassare i muscoli dell’ATM magari suggerendo l’utilizzo di un bite, lo stesso rimedio che viene consigliato anche per contrastare il bruxismo. Il bite viene comunque realizzato su misura sulla base delle impronte del paziente e consente di contrastare tutti i problemi collegati all’errata occlusione delle arcate dentarie.
Le cause della cervicale
Parlando di problemi alla mandibola tensione cervicale e malessere possono essere collegati. Quando parliamo di cervicale comunque le cause comprendono solitamente una contrattura dei muscoli delle spalle, la deterioramento dei dischi intervertebrali, il colpo di frusta, l’ernia cervicale, una ipercifosi dorsale e l’artrite o artrosi. Spesso i sintomi della cervicalgia comprendono anche disturbi ossei e muscolari e disturbi che riguardano la componente nervosa della porzione cervicale del rachide. Quando si hanno problemi alla cervicale chi ne soffre lamenta un dolore continuato che parte dalla base del collo per raggiungere poi la testa. Non solo, spesso i soggetti manifestano anche una evidente rigidità che impedisce loro di muovere la testa liberamente. In alcuni casi il dolore alla cervicale si accompagna anche a capogiri, nausea e vomito.
Tensione mandibolare cervicale: che collegamento c’è
Dobbiamo anche dire che il cattivo funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare potrebbe essere strettamente correlato all’insorgenza della cervicalgia. Recenti indagini hanno confermato l’esistenza di un collegamento esistente tra dolori molto acuti e la presenza di anomalie funzionali anche della ATM. Lo specialista dovrà eseguire delle visite complete al paziente per valutare lo stato della colonna vertebrali. Dovrà eseguire una palpazione delle vertebre cervicali mentre il soggetto muove la mandibola. In caso di collegamento tra cervicalgia e funzionamento articolare si procede con delle manovre di correzione a livello dell’articolazione così da ridurre le tensioni che sono responsabili del disturbo. Inoltre dobbiamo anche dire che i disturbi cranio-mandibolari rappresentano un insieme di condizioni che provocano dolore dentro e vicino all’ATM e a livello dei muscoli correlati. I problemi all’ATM non vanno sottovalutati in quanto potrebbero compromettere la capacità delle persone di parlare, mangiare, masticare e deglutire.
Tensione mandibolare cervicale: il ruolo dei denti
Il modo migliore per impostare un trattamento adeguato in caso di tensione mandibolare cervicale è trovare cause e sintomi. Solo il medico specialista potrà localizzare la causa del dolore mediante tutta una serie di esami diagnostici come TAC, radiografia, risonanza magnetica o elettromiografia. Anche il dentista può aiutare nella diagnosi qualora dovesse sospettare un qualche collegamento tra dentatura e dolore cervicale. E’ il caso ad esempio di una cattiva chiusura dei denti dovuta ad arcate dentarie storte o alla mancanza di uno o più denti. In questi casi il dolore cervicale potrebbe essere ascrivibile a un disturbo temporo-mandibolare. La mandibola è un osso del tutto indipendente, il quale ospita al suo interno l'intera arcata dei denti inferiori e si articola con le ossa craniche. Queste, a loro volta, ospitano l’arcata dentaria mascellare superiore. L’arcata superiore è fissa mentre quella inferiore si muove con la mandibola mediante l’articolazione temporo-mandibolare.
In caso di alterazioni occlusali o dell’articolazione temporo-mandibolare si potrebbero verificare tensioni al tratto cervicale con conseguente emicrania o mal di schiena e alterazioni posturali della colonna vertebrale. Il motivo è che se i muscoli deputati ai movimenti mandibolari non si muovono simmetricamente la mandibola lavorerà male e sbilanciata creando poi dei risentimenti che si irradieranno su muscoli e nervi interessati. La contrazione si rifletterà poi anche sui muscoli vicini e sui nervi della zona cervicale causando dolori cervicali anche diffusi. Ecco quindi che si parla di tensione mandibolare cervicale, un problema purtroppo molto diffuso.
Tensione mandibolare cervicale: rimedi
Ci sono diversi centri multidisciplinari che offrono consulenze mirate in caso di tensione mandibolare cervicale. Lo specialista dovrà eseguire una valutazione specialistica per poi consigliare il pianto di trattamento più idoneo alla situazione clinica di ogni paziente. Gli gnatologi si occupano del funzionamento dei mascellari, dei denti e dell’articolazione mandibolare e sono gli specialisti che possono evidenziare una eventuale connessione tra cervicalgia e dentatura anche rispetto al corretto funzionamento dei muscoli della mandibola. In condizioni normali la mandibola si deve muovere senza però coinvolgere le strutture e i muscoli circostanti. Spesso però i muscoli mandibolari lavorano male e quindi gli gnatologi devono sapere come intervenire per rilassare i muscoli dell’ATM magari suggerendo l’utilizzo di un bite, lo stesso rimedio che viene consigliato anche per contrastare il bruxismo. Il bite viene comunque realizzato su misura sulla base delle impronte del paziente e consente di contrastare tutti i problemi collegati all’errata occlusione delle arcate dentarie.
