La pulpite passa da sola
La pulpite è una infiammazione che non va sottovalutata in quanto ha origine proprio nella parte più interna del dente. Molti vivono nell’errata convinzione che la pulpite passa da sola ma si tratta di un grave errore in quanto questa infiammazione, se non curata per tempo, peggiorerà provocando dolori acuti che aumentano quando il dente colpito entra in contatto con stimoli caldi o freddi o con sostanze zuccherine.
La pulpite potrebbe manifestarsi in forme molto lievi come fastidio durante la masticazione oppure in forma cronica. In questo secondo caso si proveranno dei dolori molto intensi che continueranno anche dopo il corretto lavaggio dei denti. Molti credono davvero che un dente colpito da pulpite può guarire da solo ma sono in errore in quanto l’infiammazione della polpa potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza stessa del dente coinvolto. All’inizio i sintomi della pulpite non sono costanti e molti preferiscono far finta di nulla proprio nell’errata convinzione che la pulpite può passare da sola. Commettere questo errore significa rischiare la necrosi delle parti molli.
In questo caso il dentista non avrà altra scelta che procedere con una devitalizzazione e poi con la rimozione del dente. Meglio quindi lavarsi i denti spesso e bene e non ignorare i sintomi della pulpite andando subito dal dentista per sottoporsi a una visita specialistica. Anche se la pulpite è un problema molto serio è possibile prevenirla semplicemente curando l’igiene orale e andando spesso dal dentista. Una volta che i primi sintomi si sono manifestati sarà possibile intervenire in modo efficace andando a rimuovere i fattori che hanno scatenato questa infiammazione. Pensare che la pulpite passa da sola è un rischio che ci espone alla possibilità di perdere il dente.
Pulpite: come prevenirla
Una volta assodato che dire che la pulpite passa da sola è un grave errore vediamo ora come fare a prevenire e curare questa infiammazione. Pensare che la pulpite passa da sola è il miglior modo per consentire all’infiammazione di espandersi sempre di più fino a mettere a rischio il dente stesso. La pulpite comunque richiede tempo per svilupparsi fino al punto di diventare una patologia irreversibile. L’infiammazione della polpa del dente non deve mai essere sottovalutata e, qualora dovesse capitare di sentire una fitta localizzata nella regione orale, è sempre una buona idea andare dal dentista di fiducia per una seduta esplorativa.
Dopo che il dentista avrà fatto la diagnosi di pulpite potrà valutare diverse modalità di intervento per rimuovere le cause che hanno scatenato l’infiammazione come carie, parodontite e piorrea. Nella fase successiva il dentista dovrà prescrivere un ciclo di analgesici al fine di riassorbire l’infiammazione. Insomma, sostenere che la pulpite passa da sola è falso e rischia anche di compromettere la propria salute, meglio quindi ascoltare solo i consigli del dentista e non mettere la testa sotto la sabbia quando si riconoscono i primi sintomi di questa tipologia di infiammazione.
E se la pulpite è irreversibile?
I dentisti ci spiegano che è incredibile quante persone si presentino dal dentista dopo aver pensato che la pulpite passa da sola a ver perso tempo prezioso. Nel caso infatti in cui l’infiammazione della polpa dentale fosse degenerata in una patologia irreversibile l’unico modo per intervenire è la devitalizzazione o l’estrazione del dente interessato. Si tratta spesso di soluzioni molto estreme alle quali il dentista dovrà fare ricorso unicamente nel caso in cui il paziente abbia ignorato i sintomi per lungo tempo. Non è assolutamente vero che la pulpite passa da sola e quindi ignorare i primi sintomi mette seriamente a rischio il dente con la seria possibilità che il dentista dovrà rimuoverlo in tutta fretta, per non parlare dei dolori lancinanti dovuti all’infiammazione.
I pazienti che hanno sperimentato il dolore causato dalla pulpite possono testimoniare che si tratta di qualcosa di davvero poco piacevole. Come abbiamo detto esistono diverse tipologie di pulpite che si classificano proprio in base al grado di infiammazione della polpa dentale e quindi all’entità effettiva della lesione pulpare. Solitamente distinguiamo tra pulpite reversibile e irreversibile e nel primo caso il dolore cesserà subito dopo aver tolto la causa scatenante. Sarà importantissimo quindi intervenire per tempo e, una volta rimossa la causa, si potrà tornare rapidamente a una vita normale.
Abbiamo visto come pensare che la pulpite passa da sola sia un grave errore soprattutto perché, in questo modo, la pulpite evolve in pulpite irreversibile. In questo caso si dovrà fronteggiare una vera e propria necrosi della polpa che potrebbe anche causare problemi ancora peggiori come cisti, granulomi o ascessi dentali. Si tenga quindi sempre in conto che la pulpite irreversibile non consente di alleviare il dolore da infiammazione alla polpa dentale senza andare a intervenire sulla parte più profonda del dente mediante una devitalizzazione. Prevenire è sempre meglio che curare e anche per questo è interesse del paziente impiegare tempo e attenzione nel lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio 2-3 volte al giorno e di utilizzare anche collutorio e filo interdentale.
La pulpite potrebbe manifestarsi in forme molto lievi come fastidio durante la masticazione oppure in forma cronica. In questo secondo caso si proveranno dei dolori molto intensi che continueranno anche dopo il corretto lavaggio dei denti. Molti credono davvero che un dente colpito da pulpite può guarire da solo ma sono in errore in quanto l’infiammazione della polpa potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza stessa del dente coinvolto. All’inizio i sintomi della pulpite non sono costanti e molti preferiscono far finta di nulla proprio nell’errata convinzione che la pulpite può passare da sola. Commettere questo errore significa rischiare la necrosi delle parti molli.
In questo caso il dentista non avrà altra scelta che procedere con una devitalizzazione e poi con la rimozione del dente. Meglio quindi lavarsi i denti spesso e bene e non ignorare i sintomi della pulpite andando subito dal dentista per sottoporsi a una visita specialistica. Anche se la pulpite è un problema molto serio è possibile prevenirla semplicemente curando l’igiene orale e andando spesso dal dentista. Una volta che i primi sintomi si sono manifestati sarà possibile intervenire in modo efficace andando a rimuovere i fattori che hanno scatenato questa infiammazione. Pensare che la pulpite passa da sola è un rischio che ci espone alla possibilità di perdere il dente.
Pulpite: come prevenirla
Una volta assodato che dire che la pulpite passa da sola è un grave errore vediamo ora come fare a prevenire e curare questa infiammazione. Pensare che la pulpite passa da sola è il miglior modo per consentire all’infiammazione di espandersi sempre di più fino a mettere a rischio il dente stesso. La pulpite comunque richiede tempo per svilupparsi fino al punto di diventare una patologia irreversibile. L’infiammazione della polpa del dente non deve mai essere sottovalutata e, qualora dovesse capitare di sentire una fitta localizzata nella regione orale, è sempre una buona idea andare dal dentista di fiducia per una seduta esplorativa.
Dopo che il dentista avrà fatto la diagnosi di pulpite potrà valutare diverse modalità di intervento per rimuovere le cause che hanno scatenato l’infiammazione come carie, parodontite e piorrea. Nella fase successiva il dentista dovrà prescrivere un ciclo di analgesici al fine di riassorbire l’infiammazione. Insomma, sostenere che la pulpite passa da sola è falso e rischia anche di compromettere la propria salute, meglio quindi ascoltare solo i consigli del dentista e non mettere la testa sotto la sabbia quando si riconoscono i primi sintomi di questa tipologia di infiammazione.
E se la pulpite è irreversibile?
I dentisti ci spiegano che è incredibile quante persone si presentino dal dentista dopo aver pensato che la pulpite passa da sola a ver perso tempo prezioso. Nel caso infatti in cui l’infiammazione della polpa dentale fosse degenerata in una patologia irreversibile l’unico modo per intervenire è la devitalizzazione o l’estrazione del dente interessato. Si tratta spesso di soluzioni molto estreme alle quali il dentista dovrà fare ricorso unicamente nel caso in cui il paziente abbia ignorato i sintomi per lungo tempo. Non è assolutamente vero che la pulpite passa da sola e quindi ignorare i primi sintomi mette seriamente a rischio il dente con la seria possibilità che il dentista dovrà rimuoverlo in tutta fretta, per non parlare dei dolori lancinanti dovuti all’infiammazione.
I pazienti che hanno sperimentato il dolore causato dalla pulpite possono testimoniare che si tratta di qualcosa di davvero poco piacevole. Come abbiamo detto esistono diverse tipologie di pulpite che si classificano proprio in base al grado di infiammazione della polpa dentale e quindi all’entità effettiva della lesione pulpare. Solitamente distinguiamo tra pulpite reversibile e irreversibile e nel primo caso il dolore cesserà subito dopo aver tolto la causa scatenante. Sarà importantissimo quindi intervenire per tempo e, una volta rimossa la causa, si potrà tornare rapidamente a una vita normale.
Abbiamo visto come pensare che la pulpite passa da sola sia un grave errore soprattutto perché, in questo modo, la pulpite evolve in pulpite irreversibile. In questo caso si dovrà fronteggiare una vera e propria necrosi della polpa che potrebbe anche causare problemi ancora peggiori come cisti, granulomi o ascessi dentali. Si tenga quindi sempre in conto che la pulpite irreversibile non consente di alleviare il dolore da infiammazione alla polpa dentale senza andare a intervenire sulla parte più profonda del dente mediante una devitalizzazione. Prevenire è sempre meglio che curare e anche per questo è interesse del paziente impiegare tempo e attenzione nel lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio 2-3 volte al giorno e di utilizzare anche collutorio e filo interdentale.
