Carie radicolare
La carie radicolare è un problema purtroppo molto diffuso soprattutto nella popolazione adulta dove il ridotto flusso salivare e la scarsa igiene orale possono incidere in modo rilevante. Le carie degli adulti over 50 sono localizzate molto spesso sulle superfici radicolari andando a interessare lo spazio esistente tra dente e gengiva. Intercettare per tempo la carie radicolare non è sempre facile anche perché le carie tendono a evolvere molto velocemente portando allo sviluppo di una lesione che può coinvolgere la polpa dentale o può determinare la frattura del dente.
Carie radicolare sintomi e fattori di rischio
Parlando di carie radicolare sintomi, cure e fattori di rischio dovranno essere analizzati con estrema attenzione. I fattori di rischio della carie radicolare sono una carie precedente e l’esposizione delle superfici radicolari. Soprattutto quelli che soffrono di ridotto flusso salivare in età adulta possono soffrire di carie radicolare in quanto il ridotto flusso salivare non riesce a controllare come si dovrebbe la placca batterica. Ecco quindi che chi soffre di questa patologia avrà sicuramente maggiori probabilità di subire la carie radicolare. Altro fatto che può favorire l’insorgenza della carie radicolare è l’esposizione della superficie radicolare causata da retrazione gengivale. Le carie in generale non provocano dolore quando si trovano al primo stadio.
Man a mano che si espandono però finiscono per intaccare sempre di più i tessuti duri come smalto e dentina e molli come la polpa dentaria. La carie radicolare quindi provoca una sensibilità sempre più crescente a sbalzi di temperatura, zucchero e sale. Il primo sintomo della carie radicolare, e delle carie in generale, è un cambiamento di colore dello smalto dentale che tende a diventare più opaco. Quando la carie progredisce arrivando a interessare la dentina si vede subito un solco scuro che contiene cibo e tessuti dentali disgregati. Se si inizia a sentire dolore allora vuol dire che la carie radicolare si è spinto già in profondità raggiungendo la polpa dentale. I sintomi tipici della carie radicolare sono l’alitosi, una ipersensibilità a caldo, freddo, dolce e salato e dolore anche forte al dente che si irradia nei tessuti circostanti.
Carie del cemento o radicolare: le caratteristiche
La carie radicolare si sviluppa molto rapidamente rispetto alle altre tipologie di carie per via della minore densità della dentina. La carie radicolare va a raggiungere la polpa del dente e può causare un ascesso e anche arrivare a danneggiare in modo irreversibile il dente coinvolto. La carie radicolare è molto pericolosa in quanto è difficile da individuare e potrebbe espandersi provocando danni anche molto importanti che arrivano fino alla frattura dell’osso alveolare. Un dente potrebbe riuscire a sopravvivere anche dopo essere stato privato della polpa dentale, tuttavia sarà necessario un adeguato trattamento endodontico per sostituire il tessuto morbido e sigillare la zona.
Carie radicolare cura: quali sono i trattamenti
Stiamo parlando di una patologia molto aggressiva che consiste nello sviluppo di carie sotto la gengiva che possono andare a intaccare la radice. Uno dei trattamenti molto efficaci per la cura di carie sotto gengiva è il trattamento canalare. Questa tipologia di trattamento permette di intervenire esattamente nello spazio interno che contiene la polpa dentale. Quando la polpa dentale risulta essere stata infettata e danneggiata dalla carie radicolare, il dentista dovrà eliminarla in toto con una terapia canalare. Stiamo parlando di una procedura di odontoiatria conservativa che consente di conservare il dente compromesso evitando l’estrazione. Il trattamento canalare della carie radicolare viene realizzata in anestesia locale con il dentista che crea una piccola apertura nel dente accedendo così alla polpa dentale tramite un canale. Dopo la rimozione del tessuto degenerato si potrà rimpiazzare la polpa dentale con una sostanza biocompatibile e si procederà a sigillare il tutto. Nella fase seguente il dentista si occuperà del restauro del dente vero e proprio che verrà riportato alle sue condizioni estetiche originarie e anche alla normale funzionalità.
Si tenga anche conto che il trattamento canalare della carie radicolare richiede maggiori sedute anche a seconda della gravità del problema. Dopo le sedute di trattamento carie radicolare, il dente potrebbe accusare una maggiore sensibilità per un periodo di circa due settimane. In alcuni casi il trattamento canalare della carie radicolare potrebbe presentare delle complicanze, ad esempio quando si presenta una frattura nella radice dentale non precedentemente rilevata o quando il canale del dente risulta essere particolarmente stretto e curvo rendendo difficile quando non impossibile qualsiasi intervento. Se la carie radicolare si ripresenta, il dentista potrebbe dover realizzare un ritrattamento. Questo significa che il dentista procederà rimuovendo la sigillatura e pulendo e disinfettando il canale per poi riempirlo con materiale sostitutivo e sigillarlo nuovamente. Purtroppo con la carie radicolare non sempre si potrà procedere con un trattamento canalare. Nei casi più gravi il dentista dovrà ricorrere a un intervento di chirurgia endodontica. L’obiettivo sarà quello di salvare il dente naturale e il dentista dovrà aprire la gengiva e rimuovere il tessuto infetto e la porzione dell’apice radicolare.
Carie radicolare sintomi e fattori di rischio
Parlando di carie radicolare sintomi, cure e fattori di rischio dovranno essere analizzati con estrema attenzione. I fattori di rischio della carie radicolare sono una carie precedente e l’esposizione delle superfici radicolari. Soprattutto quelli che soffrono di ridotto flusso salivare in età adulta possono soffrire di carie radicolare in quanto il ridotto flusso salivare non riesce a controllare come si dovrebbe la placca batterica. Ecco quindi che chi soffre di questa patologia avrà sicuramente maggiori probabilità di subire la carie radicolare. Altro fatto che può favorire l’insorgenza della carie radicolare è l’esposizione della superficie radicolare causata da retrazione gengivale. Le carie in generale non provocano dolore quando si trovano al primo stadio.
Man a mano che si espandono però finiscono per intaccare sempre di più i tessuti duri come smalto e dentina e molli come la polpa dentaria. La carie radicolare quindi provoca una sensibilità sempre più crescente a sbalzi di temperatura, zucchero e sale. Il primo sintomo della carie radicolare, e delle carie in generale, è un cambiamento di colore dello smalto dentale che tende a diventare più opaco. Quando la carie progredisce arrivando a interessare la dentina si vede subito un solco scuro che contiene cibo e tessuti dentali disgregati. Se si inizia a sentire dolore allora vuol dire che la carie radicolare si è spinto già in profondità raggiungendo la polpa dentale. I sintomi tipici della carie radicolare sono l’alitosi, una ipersensibilità a caldo, freddo, dolce e salato e dolore anche forte al dente che si irradia nei tessuti circostanti.
Carie del cemento o radicolare: le caratteristiche
La carie radicolare si sviluppa molto rapidamente rispetto alle altre tipologie di carie per via della minore densità della dentina. La carie radicolare va a raggiungere la polpa del dente e può causare un ascesso e anche arrivare a danneggiare in modo irreversibile il dente coinvolto. La carie radicolare è molto pericolosa in quanto è difficile da individuare e potrebbe espandersi provocando danni anche molto importanti che arrivano fino alla frattura dell’osso alveolare. Un dente potrebbe riuscire a sopravvivere anche dopo essere stato privato della polpa dentale, tuttavia sarà necessario un adeguato trattamento endodontico per sostituire il tessuto morbido e sigillare la zona.
Carie radicolare cura: quali sono i trattamenti
Stiamo parlando di una patologia molto aggressiva che consiste nello sviluppo di carie sotto la gengiva che possono andare a intaccare la radice. Uno dei trattamenti molto efficaci per la cura di carie sotto gengiva è il trattamento canalare. Questa tipologia di trattamento permette di intervenire esattamente nello spazio interno che contiene la polpa dentale. Quando la polpa dentale risulta essere stata infettata e danneggiata dalla carie radicolare, il dentista dovrà eliminarla in toto con una terapia canalare. Stiamo parlando di una procedura di odontoiatria conservativa che consente di conservare il dente compromesso evitando l’estrazione. Il trattamento canalare della carie radicolare viene realizzata in anestesia locale con il dentista che crea una piccola apertura nel dente accedendo così alla polpa dentale tramite un canale. Dopo la rimozione del tessuto degenerato si potrà rimpiazzare la polpa dentale con una sostanza biocompatibile e si procederà a sigillare il tutto. Nella fase seguente il dentista si occuperà del restauro del dente vero e proprio che verrà riportato alle sue condizioni estetiche originarie e anche alla normale funzionalità.
Si tenga anche conto che il trattamento canalare della carie radicolare richiede maggiori sedute anche a seconda della gravità del problema. Dopo le sedute di trattamento carie radicolare, il dente potrebbe accusare una maggiore sensibilità per un periodo di circa due settimane. In alcuni casi il trattamento canalare della carie radicolare potrebbe presentare delle complicanze, ad esempio quando si presenta una frattura nella radice dentale non precedentemente rilevata o quando il canale del dente risulta essere particolarmente stretto e curvo rendendo difficile quando non impossibile qualsiasi intervento. Se la carie radicolare si ripresenta, il dentista potrebbe dover realizzare un ritrattamento. Questo significa che il dentista procederà rimuovendo la sigillatura e pulendo e disinfettando il canale per poi riempirlo con materiale sostitutivo e sigillarlo nuovamente. Purtroppo con la carie radicolare non sempre si potrà procedere con un trattamento canalare. Nei casi più gravi il dentista dovrà ricorrere a un intervento di chirurgia endodontica. L’obiettivo sarà quello di salvare il dente naturale e il dentista dovrà aprire la gengiva e rimuovere il tessuto infetto e la porzione dell’apice radicolare.
