Osteolisi periapicale
Per osteolisi periapicale si intende un aspetto radiografico di rarefazione ossea intorno all’apice di un dente affetto da necrosi della polpa con infiammazione periapicale e anche riassorbimento della parete ossea alveolare. Per evitare una necrosi della polpa è importante puntare sulla prevenzione e quindi lavarsi i denti spesso e bene così da minimizzare il rischio di patologie orali anche gravi. Di solito l’osteolisi periapicale ha come causa primaria una necrosi endodontica. Qualora fosse presente anche una tasca parodontale in più denti, la causa potrebbe essere una endoparodontite, ovvero una parodontite che ha infettato per così dire per via apicale e periradicolare il canale principale o i canali colleterali. Si suggerisce di fare una visita dallo specialista e procedere con il sondaggio di eventuali tasche parodontali. Bisognerà sempre valutare la patologia di un dente considerando aspetti come denti, gengiva, gnatologia e parodonto. Nei prossimi paragrafi cercheremo di spiegare che cos’è l’osteolisi periapicale, quali sono i suoi sintomi e come si cura.
Osteolisi periapicale significato
Una lesione da osteolisi periapicale è una cavità che si è venuta a creare all’interno dell’osso. La lesione è facilmente riconoscibile nelle radiografie proprio in corrispondenza degli apici delle radici dei denti. Se la cavità è solo di pochi millimetri si tratterà di una paradentite periapicale cronica, un granuloma odontogeno, di natura infiammatoria. In questi casi la cura sarà quasi sempre una devitalizzazione. Con il passare del tempo però, se il dente non viene curato ecco che la lesione infiammatoria può trasformarsi originando una cisti radicolare che però non regredisce più con la terapia. Possiamo considerare la cisti come una sorta di palloncino pieno di liquido che, creando una pressione interna, continua a farla crescere provocando dei notevoli danni ossei. In sostanza quindi, quando in corrispondenza della radice di un dente c’è una lesione periapicale, questa dovrà essere curata con una terapia canalare o rimossa chirurgicamente con l’apicectomia.
Osteolisi periapicale sintomi
Per osteolisi periapicale si intende un riassorbimento della matrice ossea dovuta a fattori differenti. Nell’osso mascellare e nella mandibola la maggior parte delle neoformazioni osteolitiche sono dovute a delle infezioni croniche dei denti. In genere il processo di formazione dipende da una infezione del dente non trattata, da un granuloma apicale o da una cisti mascellare. In questi casi la neoformazione osteolitica viene definita come cisti odontogena in quanto ha origine dai tessuti dei denti. Ci sono anche delle lesioni non odontogene ma sono molto meno frequenti. La patologia di osteolisi periapicale colpisce in prevalenza uomini e donne che hanno tra 30 e 60 anni. Quasi sempre le lesioni da osteolisi periapicale sono benigne ma esiste sempre il rischio di fronteggiare delle forme recidivanti. La comunità internazionale ha attestato la possibilità di recidiva tra il 2 e il 30% a seconda del tipo istologico della neoformazione. Uno studio istologico può essere utilizzato per misurare i sintomi clinici ei segni radiografici rispetto alla natura delle possibili alterazioni del tessuto periradicolare. Si potrà così confermare la diagnosi di parodontite periapicale e distinguerla da una lesione non infiammatoria.
Osteolisi periapicale come si cura
Ma come si cura esattamente l’osteolisi periapicale? La terapia è esclusivamente di tipo chirurgico e consiste nell’enucleare la neoformazione cistica e nella pulizia molto accurata di tutto il tessuto osseo circostante. In genere la cavità non viene riempita con tessuto osseo autologo o artificiale proprio per evitare delle sovrainfezioni batteriche. La cavità di colma di sangue e il sangue impiega circa 4-6 mesi per ritrasformarsi per via delle cellule progenitrici in un tessuto osseo sano. I denti che sono coinvolti nella neoformazione dovranno però essere per forza di cose devitalizzati ed estratti dal dentista durante l’intervento. Si consideri che tutte le neoformazioni osteolitiche devono essere sottoposte a un esame istologico per accertarne rapidamente la natura. In caso di lesioni da osteolisi periapicale di piccole dimensioni, il dentista potrà eseguire tutto il trattamento chirurgico in ambulatorio. In caso invece di lesioni maggiori che coinvolgono anche fosse nasali e seni paranasali sarebbe opportuno eseguire il trattamento in sala operatoria.
Le lesioni periapicali, conseguenza della necrosi della polpa dentale, sono le patologie più frequenti riscontrate nell'osso alveolare. L'esposizione della polpa dentale ai batteri e ai loro prodotti, agendo come antigeni, potrebbe produrre risposte infiammatorie non specifiche, nonché reazioni immunologiche specifiche nei tessuti periradicolari e causare lesioni periapicali. La parodontite apicale è solitamente causata da un'infezione intraradicolare. Il trattamento consiste nell'eliminazione degli agenti infettivi trattando il canale radicolare, permettendo alla ferita di guarire. Tuttavia, quando l'infezione non è completamente eliminata, la lesione periapicale rimane, essendo considerata un fallimento del trattamento. Anche quando il canale è adeguatamente pulito e riempito, la parodontite periapicale può persistere, con un'immagine radiotrasparente che dovrebbe essere asintomatica. Ciò è dovuto al complesso sistema di canali radicolari, con canali accessori, rami e anastomosi, che non possono essere raggiunti, puliti o sigillati con le tecniche convenzionali. Quando troviamo una lesione periapicale che persiste dopo il trattamento canalare, anche quando è asintomatica, il dentista dovrebbe considerare tra il ritrattamento del canale, la chirurgia periapicale o l'estrazione del dente interessato.
Osteolisi periapicale significato
Una lesione da osteolisi periapicale è una cavità che si è venuta a creare all’interno dell’osso. La lesione è facilmente riconoscibile nelle radiografie proprio in corrispondenza degli apici delle radici dei denti. Se la cavità è solo di pochi millimetri si tratterà di una paradentite periapicale cronica, un granuloma odontogeno, di natura infiammatoria. In questi casi la cura sarà quasi sempre una devitalizzazione. Con il passare del tempo però, se il dente non viene curato ecco che la lesione infiammatoria può trasformarsi originando una cisti radicolare che però non regredisce più con la terapia. Possiamo considerare la cisti come una sorta di palloncino pieno di liquido che, creando una pressione interna, continua a farla crescere provocando dei notevoli danni ossei. In sostanza quindi, quando in corrispondenza della radice di un dente c’è una lesione periapicale, questa dovrà essere curata con una terapia canalare o rimossa chirurgicamente con l’apicectomia.
Osteolisi periapicale sintomi
Per osteolisi periapicale si intende un riassorbimento della matrice ossea dovuta a fattori differenti. Nell’osso mascellare e nella mandibola la maggior parte delle neoformazioni osteolitiche sono dovute a delle infezioni croniche dei denti. In genere il processo di formazione dipende da una infezione del dente non trattata, da un granuloma apicale o da una cisti mascellare. In questi casi la neoformazione osteolitica viene definita come cisti odontogena in quanto ha origine dai tessuti dei denti. Ci sono anche delle lesioni non odontogene ma sono molto meno frequenti. La patologia di osteolisi periapicale colpisce in prevalenza uomini e donne che hanno tra 30 e 60 anni. Quasi sempre le lesioni da osteolisi periapicale sono benigne ma esiste sempre il rischio di fronteggiare delle forme recidivanti. La comunità internazionale ha attestato la possibilità di recidiva tra il 2 e il 30% a seconda del tipo istologico della neoformazione. Uno studio istologico può essere utilizzato per misurare i sintomi clinici ei segni radiografici rispetto alla natura delle possibili alterazioni del tessuto periradicolare. Si potrà così confermare la diagnosi di parodontite periapicale e distinguerla da una lesione non infiammatoria.
Osteolisi periapicale come si cura
Ma come si cura esattamente l’osteolisi periapicale? La terapia è esclusivamente di tipo chirurgico e consiste nell’enucleare la neoformazione cistica e nella pulizia molto accurata di tutto il tessuto osseo circostante. In genere la cavità non viene riempita con tessuto osseo autologo o artificiale proprio per evitare delle sovrainfezioni batteriche. La cavità di colma di sangue e il sangue impiega circa 4-6 mesi per ritrasformarsi per via delle cellule progenitrici in un tessuto osseo sano. I denti che sono coinvolti nella neoformazione dovranno però essere per forza di cose devitalizzati ed estratti dal dentista durante l’intervento. Si consideri che tutte le neoformazioni osteolitiche devono essere sottoposte a un esame istologico per accertarne rapidamente la natura. In caso di lesioni da osteolisi periapicale di piccole dimensioni, il dentista potrà eseguire tutto il trattamento chirurgico in ambulatorio. In caso invece di lesioni maggiori che coinvolgono anche fosse nasali e seni paranasali sarebbe opportuno eseguire il trattamento in sala operatoria.
Le lesioni periapicali, conseguenza della necrosi della polpa dentale, sono le patologie più frequenti riscontrate nell'osso alveolare. L'esposizione della polpa dentale ai batteri e ai loro prodotti, agendo come antigeni, potrebbe produrre risposte infiammatorie non specifiche, nonché reazioni immunologiche specifiche nei tessuti periradicolari e causare lesioni periapicali. La parodontite apicale è solitamente causata da un'infezione intraradicolare. Il trattamento consiste nell'eliminazione degli agenti infettivi trattando il canale radicolare, permettendo alla ferita di guarire. Tuttavia, quando l'infezione non è completamente eliminata, la lesione periapicale rimane, essendo considerata un fallimento del trattamento. Anche quando il canale è adeguatamente pulito e riempito, la parodontite periapicale può persistere, con un'immagine radiotrasparente che dovrebbe essere asintomatica. Ciò è dovuto al complesso sistema di canali radicolari, con canali accessori, rami e anastomosi, che non possono essere raggiunti, puliti o sigillati con le tecniche convenzionali. Quando troviamo una lesione periapicale che persiste dopo il trattamento canalare, anche quando è asintomatica, il dentista dovrebbe considerare tra il ritrattamento del canale, la chirurgia periapicale o l'estrazione del dente interessato.
