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Dente in necrosi radiografia

Quando abbiamo un dente in necrosi radiografia e altri esami sono molto utili per la diagnosi e per permettere allo specialista di individuare subito il corretto percorso terapeutico. La radiografia dente in necrosi è di facile lettura dal dentista e certifica uno stato irreversibile dente. Tale condizione si palesa nelle fasi terminali delle patologie a carico della polpa del dente. In questa fase il dente infatti perde la vitalità di vasi, nervi e anche di altri tessuti molli che si trovano all’interno del dente. Il fatto che il dente in necrosi si vede da radiografia aiuta ma spesso è opportuno individuare quelle che sono le cause di questo problema. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire quali sono le cause di questa patologia, quali le cause scatenanti e anche quali sono le conseguenze che dovremmo cercare di evitare.

Necrosi del dente: le cause

Con un dente in necrosi radiografia e altri esami ci permettono di avere una diagnosi certa. Le cause di questo grave problema sono quasi sempre traumi o infezioni. In realtà anche una carie trascurata potrebbe portare alla necrosi del dente ma, in questi casi, è difficile che il paziente non se ne accorga. Anche la rottura di un dente potrebbe portare a una diffusione incontrollata dei batteri nella polpa del dente e provocare la necrosi pulpare e poi quella dentale. Meglio quindi puntare sulla prevenzione e quindi curare l’igiene orale quotidiana e cercare per quanto possibile di evitare eventi traumatici. La pulpite è evitabile andando periodicamente dal dentista così da intercettare e trattare subito eventuali carie. La pulpite è molto dolorosa mentre la necrosi del dente potrebbe non presentare sintomi.

Si potrebbero però presentare alcune tumefazioni nella parte laterale della radice del dente. Un dente in necrosi però risulta del tutto insensibile a stimolazioni termiche. Ecco quindi che per un dente in necrosi radiografia e altri esami diagnostici saranno essenziali. Se non trattiamo una necrosi del dente infatti potremmo andare incontro a conseguenze anche gravi per la salute orale come un ascesso apicale, una parodontite apicale o un granuloma apicale. In casi particolarmente gravi potremmo anche andare incontro a una cisti radicolare, una lesione infiammatoria cronica dei tessuti periapicali. Per un dente in necrosi rx

Dente in necrosi rx: la diagnosi e le cure

Per il dente in necrosi radiografia e altri esami sono essenziali per determinare la presenza della patologia e anche il suo livello di avanzamento. A seconda della specifica situazione di ciascuno infatti le cure possono essere differenti. In alcuni casi si procede ad esempio con una devitalizzazione del dente, un intervento che consiste nella rimozione completa dei tessuti malati all’interno del dente e nella sterilizzazione della radice. Del resto la necrosi del dente è un problema che potrebbe cronicizzarsi causando dei problemi permanenti. In caso di dente in necrosi radiografia ed analisi visiva del cavo orale serviranno al dentista per proporre dei trattamenti sulla base delle diagnosi individuali.

Si tenga poi ben presente che un dente in necrosi non potrà essere curato solamente con analgesici in quanto questi saranno utili solamente per alleviare il dolore. Il dentista quasi sempre dovrà procedere con la pulpectomia o, in casi gravi, con l’estrazione del dente. Quest’ultimo è il caso ad esempio di granulomi molto grandi o di cisti che rischiano di compromettere la stabilità del dente. Oggi i dentisti applicano soluzioni di implantologia e rigenerazione ossea particolarmente efficaci. Si consiglia quindi di recarsi spesso dal dentista in quanto una piccola carie, se trascurata, potrebbe rapidamente espandersi e provocare anche la necrosi del dente.

Dente in necrosi: meglio prevenire che curare

Uno dei rischi maggiori che si corrono è quello di sottovalutare una necrosi dentale andando così incontro a conseguenze anche molto gravi. Come abbiamo detto basta poco per evitare questi problemi, basterebbe ad esempio semplicemente mantenere sempre una buona igiene orale e magari aggiungere a spazzolino e dentifricio anche un collutorio e il filo interdentale. Per questo si consiglia di educare i bambini sin da piccoli a lavarsi i denti bene e spesso così da evitare la formazione di carie. Ricordiamo comunque che il tartaro potrà essere rimosso con successo solamente dal dentista con una seduta di igiene orale professionale. Diffidare quindi di rimedi fai da te contro il tartaro che potrebbero invece rischiare di rovinare lo smalto del dente. Con un dente in necrosi radiografia ed esame visivo del dentista permettono di dare una diagnosi definitiva. Ma la radiografia sarà anche utile per verificare la presenza di altri problemi. Spesso infatti ci sono carie che sfuggono alla vista del dentista ma che una radiografia aiuterà a riconoscere facilmente. Insomma, un motivo in più per andare dal dentista almeno una volta ogni 12 mesi e non saltare mai le visite di controllo. Il rischio sarebbe poi quello di dover tornare dal dentista più volte per via di un dolore insopportabile.
Dente in necrosi radiografia