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Dens in dente

Il dens in dente o dente invaginato è un’anomalia dentale determinata dall’invaginazione della superficie coronarica della papilla dentale durante lo sviluppo del dente prima che si verifichi la calcificazione. Tale anomalia colpisce di solito soprattutto gli incisivi laterali superiori e può essere rilevata clinicamente in un dente con corona con morfologia insolita. Solitamente il dens in dente viene diagnosticato come reperto radiografico accidentale. Per quanto l’eziologia sia sconosciuta, gli specialisti elencano alcune possibili cause come ad esempio traumi, infezioni, pressione anomala da parte del tessuto circostante, proliferazione apicale di ameloblasti, ritardo localizzato della crescita, fusione laterale incompleta di due germi dentari e fattori genetici. A seconda dell’espressione dell’entità le invaginazioni sono state classificate da Oehlers in tre diversi tipi. Bisogna anche ricordare che questo genere di malformazione viene genericamente rilevata per caso. Per capire che cosa si intende per dens in dente e quali sono i trattamenti indicati si consiglia di proseguire la lettura dei prossimi paragrafi.

Dens in dente definizione

Il dens in dente è quindi una nota anomalia dello sviluppo dentale che consiste nell’intrusione di una cavità rivestita di smalto nella corona o nella radice prima della calcificazione. Anche definito come odontoma gestante, il dens in dente è quindi una anomalia di struttura che colpisce soprattutto l’incisivo laterale superiore o il canino e che è caratterizzata da un’invaginazione dello smalto che radiograficamente appare come la presenza di un dente all’interno di un altro dente. Il dens in dente è stato classificato in tre diversi tipi proprio in base all’espressione e all’entità. Dal punto di vista clinica il dens in dente può avere un aspetto normale oppure presentare delle dimensioni mesiodistali maggiori nell’area cervicale rispetto a quella incisale. Lo smalto con il dens in dente può apparire ipoplastico con una profonda depressione nella porzione linguale della corona. Inoltre in associazione al dens in dente sono stati descritti un cingolo palatale eccessivamente sviluppato detto “cuspide ad artiglio” e una morfologia conica. Guardando l’immagine radiografica, l’invaginazione può variare sia per forma che per dimensioni e può presentare una struttura a banda radiopaca con densità prossima a quella dello smalto. I denti invaginati possono quindi essere associati anche ad altri problemi dentali o a sindromi. Si deve quindi considerare dens in dente come più suscettibile alla carie perché le depressioni profonde e le irregolarità creano uno spazio per l’accumulo di substrato e per la colonizzazione da parte dei microrganismi. I cosiddetti canali invaginati generalmente comunicano con la cavità orale e lo smalto che riveste il canale è ipomineralizzato, cosa che rende il dente vulnerabile all’invasione batterica con una conseguente infezione e necrosi pulpare. Quando ci si trova di fronte a un dens in dente possono verificarsi anche episodi di scolorimento dello smalto, parodontite apicale, formazione di ascesso o cisti e, in casi gravi, cellulite facciale. Inoltre prima del completo sviluppo della radice potrebbe subentrare una necrosi precoce della polpa. E’ abbastanza frequente che il paziente non noti l’anomalia fino alla comparsa dei segni clinici di complicanze pulpari.

Dens in dente trattamento

In caso di invaginazione dentale quindi come comportarsi? Ci sono diverse opzioni terapeutiche e sarà il dentista a scegliere quella giusta sulla base di ogni singolo caso. A volte questi denti invaginati possono presentarsi con una morfologia pulpare complessa che potrebbe ostacolare il successo del trattamento endodontico. Di conseguenza la diagnosi precoce e la prevenzione vanno considerati di importanza fondamentale. Le opzioni terapeutiche per il dens in dente sono svariate e tengono conto del fatto che, talvolta, questi denti presentino una morfologia pulpare complessa che potrebbe ostacolare il successo dei trattamenti endodontici messi in atto dallo specialista. Diagnosi precoce e prevenzione sono di importanza fondamentale se parliamo dei possibili trattamenti per questo disturbo. In molti casi avere un dente di forma anomala potrebbe risultare preoccupante. In questi casi però si deve mantenere la calma in quanto il dentista potrà trovare una soluzione sulla base della gravità del caso. In casi minori, sigillare la fessura con resina composita o sigillante può essere il trattamento più indicato. Il sigillante posizionato dal dentista dovrebbe fungere da barriera per il dens in dente impedendo alla placca di depositarsi nella fessura e prevenendo lo sviluppo di carie. Nei casi più gravi in cui la polpa dentaria è stata colpita, il dentista dovrà procedere con un trattamento canalare. Durante questo trattamento il dentista dovrà rimuovere la polpa danneggiata all’interno del dente. Ne consegue che verranno pulite le camere interne de dente e poi asciugate con un materiale biocompatibile. Al termine di questa procedura il dentista potrà anche procedere con il sigillare la fessura nel dente. Se la forma del dente interessato è irregolare, il dentista può raccomandare un restauro come una corona. Nei casi più gravi invece, il dentista potrebbe consigliare l'estrazione o la rimozione completa del dente. Si consiglia di non sottovalutare questo problema e di contattare il prima possibile il dentista per una diagnosi.
Dens in dente