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Sublussazione atm

La sublussazione atm è una condizione patologica considerata in sostanza a metà strada tra fisiologia e patologia e consiste in una mandibola che, aprendosi, raggiunge i limiti articolari in modo fisiologico. Subito dopo viene anche meno la capacità di contenimento articolare della capsula andando a causa uno scivolamento del condilo dentro la fossa glenoide. Si tratta di una condizione che viene generata da una aumentata elasticità della capsula e dei legamenti esterni dell’articolazione temporo-mandibolare senza però arrivare al superamento dei limiti anatomici della lussazione completa. Questa condizione si osserva soprattutto in giovani donne con predisposizione genetica alle anomalie dei legamenti articolarti di tutto il corpo e, in adolescenza, durante il picco di crescita scheletrico. In alcuni casi si potrebbe confondere questa condizione clinica con la sublussazione del disco articolare che si trova nella articolazione temporo mandibolare.

Sublussazione atm: di cosa si tratta

La sublussazione atm altro non è che una manovra che provoca lo spostamento diretto in avanti e in alto degli angoli della mandibola del soggetto. In questo modo possiamo bloccare la mandibola senza dover mantenere con le mani la bocca aperta così da ottenere il controllo della pervietà delle vie aree e favorire la respirazione o il supporto artificiale alla respirazione. La sublussazione atm solitamente si attua quando si deve operare su un paziente traumatizzato non cosciente così da non compromettere la stabilizzazione del rachide cervicale. La manovra di sublussazione atm viene utilizzata da personale soccorritore in assenza di medici e infermieri e viene illustrata anche alle persone comuni in corsi appositi aperti ai cittadini. La sublussazione atm va intesa come una lussazione incompleta autolimitata e consiste in un movimento patologico di avanzamento del condilo nella sua massima apertura. Il condilo mandibolare si porta in avanti dal tubercolo articolare del temporale rimanendo poi bloccato per il dislocamento del disco che segue il condilo con un movimento patologico in senso anteriore. Inoltre rimane poi compresso tra superficie articolare del condilo e la nuova zona di contatto del tubercolo temporale. Solitamente si tratta di un movimento articolare patologico riferito dal paziente come una sorta di click. La lussazione interna invece rappresenta un quadro di incoordinazione disco-condilare nel quale il menisco perde il suo normale contatto anatomico con il condilo assumendo una posizione anteriore. Nel caso in cui questa situazione patologica non dovesse essere individuata per tempo allora si potrebbero evidenziare elementi di degenerazione dei tessuti, sia duri che molli, per arrivare anche a quella che potremmo definire come una modifica della morfologia dei capi articolari.

Sublussazione atm sintomi

Tra i sintomi a cui fare attenzione legati alla sublussazione atm si consideri la mascella che resta aperta e l’impossibilità nel chiudere la bocca. Solitamente si prova dolore e fastidio fin quando la mascella non ritorna poi nella sua posizione originaria. Per quanto riguardala la diagnosi, il dentista sarà lo specialista incaricato di esaminare la posizione assunta dalla mascella e di verificare che si riesca a chiudere la bocca. Chiaramente la diagnosi di sublussazione atm dovrà poi essere confermata da una radiografia. La lussazione atm potrebbe continuare a verificarsi in tutti quei soggetti che hanno dei legamenti allentati nell’articolazione. Al fine di diminuire gli episodi i dentisti suggeriscono di limitare al massimo i movimenti mascellari.

Sublussazione atm come si cura

Ci sono diversi trattamenti chirurgici conservativi validi per la sublussazione atm che possono permettere di prevenire l’insorgenza del problema anche in futuro. Gli specialisti provvedono a chiudere le mascelle con dei fili per un certo periodo così da stringere i legamenti e limitare i movimenti. In alcuni casi potrebbe essere anche necessario procedere con’eminectomia, ovvero un intervento chirurgico finalizzato a rimuovere l’eminenza articolare per impedire all’articolazione sferica di incastrarsi frontalmente. Se si vuole far tornare il condilo alla sua posizione naturale i muscoli che circondano l’ATM dovranno distendersi e, in alcuni casi, ciò potrà essere possibile solamente con un’anestesia locale sull’articolazione mascellare seguita dalla somministrazione di rilassanti muscolari per via endovenosa così da interrompere gli spasmi. Se i muscoli si rilasseranno a sufficienza il medico potrà far tornare il condilo nella sua posizione corretta.

Se vogliamo disincastrare il condilo si spingerà la mandibola verso il basso e il mento in alto così da ricondurre l’articolazione sferica nella cavità. In alcuni casi con la sublussazione atm potrebbe essere necessario procedere con un intervento chirurgico in sala operatoria con tanto di anestesia totale. In questi casi i dentisti potrebbero poi dover chiudere la mascella con fili o posizionare degli elastici per limitare i movimenti delle mascelle. Una volta eseguito l’intervento gli specialisti consigliano di seguire una dieta leggera costituita da cibi liquidi così da limitare movimenti mascellari ma anche lo stress a carico delle articolazioni. Si dovrebbero evitare anche cibi solidi e cercare di non aprire la bocca in modo eccessivo. Le conseguenze di ridurre sublussazione atm sono una frattura mandibolare, la scomposizione di una frattura preesistente o l’avulsione della fibrocartilagine dell’articolazione temporo-mandibolare.
Sublussazione atm