Sondaggio parodontale
Il sondaggio parodontale è una procedura che consiste nella valutazione dei tessuti parodontali e nel rilevamento delle tasche parodontali, se presenti. Con il sondaggio parodontale si misura la distanza tra il margine gengivale e la base del solco parodontale e con queste misurazioni il parodontologo può diagnosticare il grado di coinvolgimento e distruzione del tessuto parodontale, cioè delle gengive e dell'osso che sostengono i denti. La presenza di una tasca parodontale indica la presenza di malattia parodontale, che è il risultato dell'interazione di batteri patogeni con il sistema immunitario del paziente. I batteri colonizzano la superficie del dente dove si moltiplicano e si diffondono verso l'apice del dente, di conseguenza provocano un disinserimento dell'epitelio e del tessuto connettivo e provocano una distruzione dei tessuti parodontali adiacenti alla tasca parodontale. Più grande è la tasca parodontale, maggiore è la perdita ossea e l'accumulo di tartaro sottogengivale.
Sondaggio parodontale cos’è
Attraverso il sondaggio parodontale si esamina la profondità dello stesso per trovare indicatori di malattia tra cui sanguinamento, alterazioni, perdita di attacco parodontale e capire il grado di distruzione dei tessuti parodontali. Il grado di distruzione dei tessuti parodontali può essere diagnosticato in diversi modi. Uno di questi avviene mediante il rilevamento visivo dei segni clinici di distruzione dei tessuti oppure con il rilevamento visivo dei segni clinici di distruzione dei tessuti. Un altro metodo prevede l’esecuzione di una misurazione del livello di attacco clinico con una sonda parodontale. Con le radiografie è possibile valutare il grado di distruzione e perdita ossea. Il sondaggio parodontale viene eseguito con sonde parodontali e con esse possiamo valutare diversi aspetti come ad esempio la profondità o distanza di sondaggio dal margine gengivale alla base del sacco parodontale e la perdita di attacco clinico o la distanza dalla giunzione cemento-smalto al fondo del sacco parodontale. Non solo, con il sondaggio parodontale si potrà anche correttamente valutare la risposta emorragica alla pressione fisica e determinare la presenza di placca batterica o tartaro. Il sondaggio parodontale viene eseguito quando si sospetta che il paziente possa avere qualche tipo di malattia parodontale in modo che il parodontologo possa confermare e diagnosticare la malattia. È stato riconosciuto da molti parodontologi che la chiave per il successo del trattamento della malattia parodontale si basa su un'attenta valutazione e diagnosi di varie caratteristiche della malattia parodontale, compreso il sondaggio parodontale. Inoltre, con il sondaggio parodontale saremo in grado di registrare misurazioni della quantità e della distribuzione della placca batterica, della presenza o dell'assenza di infiammazione, della profondità delle tasche parodontali, se c'è mobilità dentale e certe situazioni come se c'è la radice vicinanza o se c'è recessione gengivale. Quando tutti i dati vengono registrati, i primi risultati possono essere confrontati con revisioni future e vedere se il trattamento è efficace.
Sondaggio parodontale come si fa
Ma come si fa esattamente il sondaggio parodontale? L’odontoiatra dovrà procedere all’esame mediante l’utilizzo di una sonda parodontale millimetrata che sia in grado di fornire un’evidenza oggettiva. Questa sonda parodontale viene fatta scorrere lungo la circonferenza del dente e le rilevazioni vengono effettuate dall’odontoiatra in punti standardizzati. In tutta una serie di casi il valore del sondaggio parodontale dovrà essere riportato in cartella clinica per determinate posizioni come quella mesiovestibolare, centrovestibolare, distovestibolare, mesiolinguale, centrolinguale, distolinguale. Mediante il sondaggio parodontale, si potrà anche misurare la perdita di attacco orizzontale interradicolare che coinvolge la forcazione, ovvero l’area dei denti molari e premolari in cui le radici si dividono e si allontanano dal tronco comune. Tra i parametri che stabiliscono la gravità della perdita abbiamo tre diversi gradi. Il primo grado prevede la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno ed è inferiore a un terzo dell’ampiezza del dente. Nel secondo grado la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno supera di un terzo l’ampiezza del dente. Infine con il terzo grado la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno interessa tutta la parte della forcazione. Insomma il sondaggio parodontale è una procedura che il dentista ripete per tutti i denti nella bocca. Ogni misurazione viene annotata in modo scrupoloso sulla cartella parodontale affinché durante e dopo la cura sia possibile stimare il grado di guarigione delle gengive. Inoltre durante la visita parodontale è diventato sempre più frequente utilizzare la macchina fotografica digitale per avere riscontro visivo delle gengive prima e dopo la parodontite.
Sondaggio parodontale costo
Ma quanto costa il sondaggio parodontale? Come già detto stiamo parlando di una valutazione clinica che si avvale di uno strumento millimetrato che viene chiamato sonda. Sulla cartella parodontale si riportano le recessioni gengivali in millimetri e questo esame ha un costo variabile che oscilla, a seconda dei casi, tra 70 e 250 euro. Si tratta di un esame essenziale in fase diagnostica per capire la gravità della situazione e impostare una terapia e poi anche per valutare i risultati terapeutici in modo il più possibile oggettivo.
Sondaggio parodontale cos’è
Attraverso il sondaggio parodontale si esamina la profondità dello stesso per trovare indicatori di malattia tra cui sanguinamento, alterazioni, perdita di attacco parodontale e capire il grado di distruzione dei tessuti parodontali. Il grado di distruzione dei tessuti parodontali può essere diagnosticato in diversi modi. Uno di questi avviene mediante il rilevamento visivo dei segni clinici di distruzione dei tessuti oppure con il rilevamento visivo dei segni clinici di distruzione dei tessuti. Un altro metodo prevede l’esecuzione di una misurazione del livello di attacco clinico con una sonda parodontale. Con le radiografie è possibile valutare il grado di distruzione e perdita ossea. Il sondaggio parodontale viene eseguito con sonde parodontali e con esse possiamo valutare diversi aspetti come ad esempio la profondità o distanza di sondaggio dal margine gengivale alla base del sacco parodontale e la perdita di attacco clinico o la distanza dalla giunzione cemento-smalto al fondo del sacco parodontale. Non solo, con il sondaggio parodontale si potrà anche correttamente valutare la risposta emorragica alla pressione fisica e determinare la presenza di placca batterica o tartaro. Il sondaggio parodontale viene eseguito quando si sospetta che il paziente possa avere qualche tipo di malattia parodontale in modo che il parodontologo possa confermare e diagnosticare la malattia. È stato riconosciuto da molti parodontologi che la chiave per il successo del trattamento della malattia parodontale si basa su un'attenta valutazione e diagnosi di varie caratteristiche della malattia parodontale, compreso il sondaggio parodontale. Inoltre, con il sondaggio parodontale saremo in grado di registrare misurazioni della quantità e della distribuzione della placca batterica, della presenza o dell'assenza di infiammazione, della profondità delle tasche parodontali, se c'è mobilità dentale e certe situazioni come se c'è la radice vicinanza o se c'è recessione gengivale. Quando tutti i dati vengono registrati, i primi risultati possono essere confrontati con revisioni future e vedere se il trattamento è efficace.
Sondaggio parodontale come si fa
Ma come si fa esattamente il sondaggio parodontale? L’odontoiatra dovrà procedere all’esame mediante l’utilizzo di una sonda parodontale millimetrata che sia in grado di fornire un’evidenza oggettiva. Questa sonda parodontale viene fatta scorrere lungo la circonferenza del dente e le rilevazioni vengono effettuate dall’odontoiatra in punti standardizzati. In tutta una serie di casi il valore del sondaggio parodontale dovrà essere riportato in cartella clinica per determinate posizioni come quella mesiovestibolare, centrovestibolare, distovestibolare, mesiolinguale, centrolinguale, distolinguale. Mediante il sondaggio parodontale, si potrà anche misurare la perdita di attacco orizzontale interradicolare che coinvolge la forcazione, ovvero l’area dei denti molari e premolari in cui le radici si dividono e si allontanano dal tronco comune. Tra i parametri che stabiliscono la gravità della perdita abbiamo tre diversi gradi. Il primo grado prevede la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno ed è inferiore a un terzo dell’ampiezza del dente. Nel secondo grado la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno supera di un terzo l’ampiezza del dente. Infine con il terzo grado la perdita orizzontale dei tessuti di sostegno interessa tutta la parte della forcazione. Insomma il sondaggio parodontale è una procedura che il dentista ripete per tutti i denti nella bocca. Ogni misurazione viene annotata in modo scrupoloso sulla cartella parodontale affinché durante e dopo la cura sia possibile stimare il grado di guarigione delle gengive. Inoltre durante la visita parodontale è diventato sempre più frequente utilizzare la macchina fotografica digitale per avere riscontro visivo delle gengive prima e dopo la parodontite.
Sondaggio parodontale costo
Ma quanto costa il sondaggio parodontale? Come già detto stiamo parlando di una valutazione clinica che si avvale di uno strumento millimetrato che viene chiamato sonda. Sulla cartella parodontale si riportano le recessioni gengivali in millimetri e questo esame ha un costo variabile che oscilla, a seconda dei casi, tra 70 e 250 euro. Si tratta di un esame essenziale in fase diagnostica per capire la gravità della situazione e impostare una terapia e poi anche per valutare i risultati terapeutici in modo il più possibile oggettivo.
