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Scala colori denti

Mai sentito parlare di scala colori denti? La selezione del colore è considerata una misura soggettiva in quanto è caratterizzata da un'elevata variabilità dovuta a difficoltà come l'illuminazione e problemi dell'operatore: affaticamento della vista, età, scarsa esperienza o daltonismo. La scala cromatica colore denti è uno strumento assolutamente essenziale composto di sedici faccette che rappresentano il colore dei denti naturali. La scala colori denti (scala colori vita) suddivide i diversi colori per tonalità (A-D) e per intensità (1-4). L’obiettivo dei diversi trattamenti di sbiancamento dovrebbe essere quello di ripercorrere la scala da destra verso sinistra, ovvero andare dal colore più scuro a quello più chiaro. La scala colori denti è uno strumento essenziale ed è una gamma di colori varia e ordinata.

Scala colori denti: a cosa serve

Ogni persona è unica e, di conseguenza, anche il colore dei denti è unico. Pertanto, non esiste un unico sistema standard nel campo dentale per misurare e determinare il colore esatto all'interno della scala dei colori dei denti. Tuttavia, uno strumento di riferimento comunemente utilizzato nelle cliniche dentali è la scala colori denti che viene anche chiamata scala colori vita. Una delle scale colori più comuni divide il colore dei denti in quattro gamme di colori di base: A (marrone rossastro), B (giallo rossastro), C (grigio) e D (grigio rossastro). Si stima che circa il 99,8% delle persone può trovare una corrispondenza perfetta con il colore dei suoi denti utilizzando questa guida. Per utilizzare al meglio la scala colori denti sarà sufficiente abbinare il colore del dente corrente con il colore corrispondente della tabella. Si avrà così un buon punto di partenza per determinare i risultati che si vogliono ottenere dal punto di vista cromatico. Il colore medio di un dente è A3, ed è considerato un colore normale visto e considerato che circa il 70% della popolazione ha dei denti naturali che rientrano proprio in questo intervallo. Una tonalità B1 è notevolmente più chiara di una tonalità A3 ed è generalmente considerata la tonalità naturale più chiara.

Oggi, tuttavia, molte persone vogliono che i loro denti appaiano più bianchi e luminosi e vogliono che la loro tonalità sia migliorata nel colore. Quando si sottopongono a trattamenti sbiancanti, molte persone richiedono che i loro denti siano portati a un livello ancora più chiaro rispetto alla tonalità B1. Con l'introduzione dei prodotti sbiancanti, la tonalità naturale è diventata molto più chiara, con colori ancora più chiari della tonalità B1. Queste tonalità sono spesso indicate come tonalità Hollywood, poiché sono più bianche di qualsiasi dente naturale. Con i trattamenti di sbiancamento dei denti è possibile raggiungere anche questa tonalità ma bisogna tener conto che il risultato finale dipenderà in gran parte dal colore naturale originario del dente. Se con i trattamenti di sbiancamento dei denti è impossibile raggiungere gamme di colore così nette, ci sono altri tipi di trattamenti che possono offrire il passaggio a denti più bianchi, come le faccette.

Scala colori denti: la luminosità e il croma

Il valore della luminosità si riferisce alla quantità di luminosità esistente. Questo valore determina la quantità di luce riflessa da un colore specifico e la matrice corrisponde al colore stesso. I denti non sono bianchi ma hanno toni più giallastri e grigiastri, tra gli altri. Infine, il croma (livello di saturazione e intensità della tinta) è definito come il grado di saturazione che ha il dente. La scala del colore dei denti oggi più utilizzata è la scala colori vita. Questa scala in particolare classifica i colori secondo la matrice in A, B, C o D, e secondo il valore, la loro luminosità, in 1, 2, 3, 4. La lettera A corrisponde ad una tonalità bruno-giallastra, la B a una tonalità giallastra, la lettera C a un colore più grigio e infine D, a un colore rosso tenue. Secondo la luminosità, il numero 1 è il più chiaro e il 4 il più scuro.

Toni di bianco: cosa sono e come si misurano

Partiamo dal presupposto che i dentisti utilizzano la scala colori denti per determinare il colore dei denti. Per gli sbiancamenti ad esempio la scala colori denti viene riorganizzata partendo dalla tonalità più scura (C4) per arrivare alla tonalità più chiara (B1). Con l’avvento e la diffusione sempre maggiore degli sbiancamenti dentali professionali oggi sono state raggiunte tonalità di bianco persino più bianche del B1. Negli ultimi anni infatti sono state introdotte scale colori che comprendono ben 3 toni di bianco aggiuntivi. In ogni caso quando si parla di toni di sbiancamento sarebbe meglio prima capire qual è la scala colori di riferimento. Si consideri inoltre che due o tre tonalità aggiuntive potrebbero comportare una notevole differenza nel sorriso di chiunque. In genere comunque quasi tutti i trattamenti sbiancanti generano dei miglioramenti che vanno dalle due alle sette tonalità. Si tenga comunque sempre presente che il risultato finale dello sbiancamento dipende sempre dal naturale colore dei denti, dalla resistenza e dalle eventuali macchie.
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