Rughe palatine
Quelle che chiamiamo comunemente rughe palatine sono dei rilievi che possono essere avvertiti facilmente con la lingua se la si passa poco prima dell’arcata dentaria superiore. Le rughe palatine e la papilla retroincisiva sono delle zone anatomiche del mascellare superiore di maggiore interesse e sono situate dietro gli incisivi. Le rughe palatine sono normali e sono formazioni fibrose irregolari distribuite in un’area molto estesa. La papilla retroincisiva invece ha una forma a guisa di cuscinetto. La zona delle rughe palatine è ruvida e stimola notevolmente la lingua anche per via della presenza su di essa delle papille gustative. La papilla retroincisiva invece, essendo formata da strutture nervose, riveste un ruolo molto importante nel contesto neurologico dell’intero cavo orale. Queste due zone del mascellare sono determinanti nell’azione deglutitoria della lingua e nella formazione di suoni e parole.
Rughe palatine: dove si trovano e cosa sono
Le rughe palatine sono anche conosciute come pliche palatine traverse o rughe palatali e sono quindi delle creste mucose rilevate, fisse sui piani e irregolari che sono posizionate nel terzo anteriore del palato duro, dietro alla papilla interincisiva e bilateralmente rispetto al rafe mediano. Queste rughe palatine sono asimmetriche dal punto di vista di forma, lunghezza, prominenza, numero e orientamento rispetto ai due lati del palato. Non solo, le rughe palatine cambiano anche molto da persona a persona. Dal punto di vista fisiologico, le rughe palatine partecipano a vari processi di pertinenza del cavo orale. Le caratteristiche per cui le rughe palatine sono state maggiormente analizzate sono la stabilità nel tempo e l’unicità individuale. Da vari studi è emerso come le rughe palatine possano contribuire in modo significativo anche nel determinare l’appartenenza di una persona auna etnia piuttosto che a un’altra. In caso di rughe palatine gonfie o rughe palatine infiammate il consiglio è quello di rivolgersi quanto prima al proprio dentista di fiducia per una diagnosi corretta.
Rughe palatine e palato duro
Il palato duro è una formazione osteo-fibro-mucosa costituito da processi palatini dell’osso mascellare, dalle lamine orizzontali delle ossa palatine e, per finire, da un rivestimento muco-periostale molto resistente. Il piano osseo è a volta e ha dei bordi ancorati ai bordi delle emiarcate alveolari del mascellare. La conformazione di questa volta varia in base a diversi fattori come ad esempio sesso, età, conformazione del massiccio facciale e dallo sviluppo delle fosse nasali. Se il soggetto dovesse presentare fossi nasali stretti avrà un palato ogivale mentre, in caso di fosse nasali larghe, il palato sarà più spianato e con distanza tra le due emiarcate superiori molto aumentata. La mucosa si presenta tipicamente di colore rosa pallido e lungo la linea mediana si apprezza il rafe palatino che, anteriormente, termina con la papilla incisiva. Da questa papilla, e dal tratto anteriore del rafe, ecco che si dipartono proprio le rughe palatine, ovvero dei rilievi pleiomorfi che rendono la superficie del palato duro anteriore molto irregolare. Tale irregolarità serve ad agevolare il processo di masticazione. La superficie posteriore appare liscia e regolare e, a un maggior ingrandimento, si notano subito delle piccole creste da cui sboccano i dotti escretori delle ghiandole palatine. Le rughe palatine sono un gruppo di strutture distintive costituite da una successione di pieghe fibromucose più o meno prominenti e rilievi che assumono varie configurazioni nella parte anteriore del palato duro. Cominciano a formarsi dalla 12a settimana di vita intrauterina e cambiano di dimensione solo a causa della normale crescita e sviluppo dall'infanzia all'età adulta, costituendo un tratto morfologico per l'individualizzazione.
Come già accennato, poco valore protesico è stato dato alla costruzione dei gropponi palatali, pochi sono i riferimenti di tecniche per il loro trasferimento, ed è comune osservare la faccia ventrale delle protesi mascellari con finitura completamente liscia. Va ricordato che le rughe palatali, in cooperazione con la lingua, sviluppano funzioni di palpazione e apprensione del cibo per evitare lesioni della mucosa orale. Omettendole, possono essere associate in molti casi a disturbi che si manifestano nella lingua a medio e lungo termine portandolo a spalmatura e condizioni geografiche a causa del basso rendimento dell'autoscollamento fisiologico. Gli artigiani delle protesi se ne sono accorti e hanno cercato di soppiantarle con cialde standardizzate prefabbricate. Tuttavia questa impostura biomeccanica influenza la meccanocezione linguale in quanto non appartiene alla configurazione morfologica naturale. L'obiettivo della tecnica del trasferimento palatale è favorire l'assimilazione delle funzioni del palato duro. Cercare di replicarle in modo accurato porterà il lavoro del dentista e del tecnico ad un altro livello, dando valore aggiunto al lavoro protesico e con esso alla totale soddisfazione del paziente.
Da tempo autori diversi hanno proposto studi sull'identificazione umana attraverso le rughe palatine in quanto sono inalterabili e consentono un confronto per stabilire l'identificazione in cadaveri sottoposti a processi di distruzione generalizzata. Possiamo definirlo come lo studio delle caratteristiche della mucosa del palato, soprattutto in relazione al rafe palatale, alla papilla palatale, alle creste palatali e alla fovea palatale, in termini del loro valore nell'identificazione umana. I termini palatoscopia o rugoscopia si trovano solitamente riferiti a questa disciplina, sebbene il primo si riferisca allo studio del palato e il secondo allo studio della rugosità della mucosa.
Rughe palatine: dove si trovano e cosa sono
Le rughe palatine sono anche conosciute come pliche palatine traverse o rughe palatali e sono quindi delle creste mucose rilevate, fisse sui piani e irregolari che sono posizionate nel terzo anteriore del palato duro, dietro alla papilla interincisiva e bilateralmente rispetto al rafe mediano. Queste rughe palatine sono asimmetriche dal punto di vista di forma, lunghezza, prominenza, numero e orientamento rispetto ai due lati del palato. Non solo, le rughe palatine cambiano anche molto da persona a persona. Dal punto di vista fisiologico, le rughe palatine partecipano a vari processi di pertinenza del cavo orale. Le caratteristiche per cui le rughe palatine sono state maggiormente analizzate sono la stabilità nel tempo e l’unicità individuale. Da vari studi è emerso come le rughe palatine possano contribuire in modo significativo anche nel determinare l’appartenenza di una persona auna etnia piuttosto che a un’altra. In caso di rughe palatine gonfie o rughe palatine infiammate il consiglio è quello di rivolgersi quanto prima al proprio dentista di fiducia per una diagnosi corretta.
Rughe palatine e palato duro
Il palato duro è una formazione osteo-fibro-mucosa costituito da processi palatini dell’osso mascellare, dalle lamine orizzontali delle ossa palatine e, per finire, da un rivestimento muco-periostale molto resistente. Il piano osseo è a volta e ha dei bordi ancorati ai bordi delle emiarcate alveolari del mascellare. La conformazione di questa volta varia in base a diversi fattori come ad esempio sesso, età, conformazione del massiccio facciale e dallo sviluppo delle fosse nasali. Se il soggetto dovesse presentare fossi nasali stretti avrà un palato ogivale mentre, in caso di fosse nasali larghe, il palato sarà più spianato e con distanza tra le due emiarcate superiori molto aumentata. La mucosa si presenta tipicamente di colore rosa pallido e lungo la linea mediana si apprezza il rafe palatino che, anteriormente, termina con la papilla incisiva. Da questa papilla, e dal tratto anteriore del rafe, ecco che si dipartono proprio le rughe palatine, ovvero dei rilievi pleiomorfi che rendono la superficie del palato duro anteriore molto irregolare. Tale irregolarità serve ad agevolare il processo di masticazione. La superficie posteriore appare liscia e regolare e, a un maggior ingrandimento, si notano subito delle piccole creste da cui sboccano i dotti escretori delle ghiandole palatine. Le rughe palatine sono un gruppo di strutture distintive costituite da una successione di pieghe fibromucose più o meno prominenti e rilievi che assumono varie configurazioni nella parte anteriore del palato duro. Cominciano a formarsi dalla 12a settimana di vita intrauterina e cambiano di dimensione solo a causa della normale crescita e sviluppo dall'infanzia all'età adulta, costituendo un tratto morfologico per l'individualizzazione.
Come già accennato, poco valore protesico è stato dato alla costruzione dei gropponi palatali, pochi sono i riferimenti di tecniche per il loro trasferimento, ed è comune osservare la faccia ventrale delle protesi mascellari con finitura completamente liscia. Va ricordato che le rughe palatali, in cooperazione con la lingua, sviluppano funzioni di palpazione e apprensione del cibo per evitare lesioni della mucosa orale. Omettendole, possono essere associate in molti casi a disturbi che si manifestano nella lingua a medio e lungo termine portandolo a spalmatura e condizioni geografiche a causa del basso rendimento dell'autoscollamento fisiologico. Gli artigiani delle protesi se ne sono accorti e hanno cercato di soppiantarle con cialde standardizzate prefabbricate. Tuttavia questa impostura biomeccanica influenza la meccanocezione linguale in quanto non appartiene alla configurazione morfologica naturale. L'obiettivo della tecnica del trasferimento palatale è favorire l'assimilazione delle funzioni del palato duro. Cercare di replicarle in modo accurato porterà il lavoro del dentista e del tecnico ad un altro livello, dando valore aggiunto al lavoro protesico e con esso alla totale soddisfazione del paziente.
Da tempo autori diversi hanno proposto studi sull'identificazione umana attraverso le rughe palatine in quanto sono inalterabili e consentono un confronto per stabilire l'identificazione in cadaveri sottoposti a processi di distruzione generalizzata. Possiamo definirlo come lo studio delle caratteristiche della mucosa del palato, soprattutto in relazione al rafe palatale, alla papilla palatale, alle creste palatali e alla fovea palatale, in termini del loro valore nell'identificazione umana. I termini palatoscopia o rugoscopia si trovano solitamente riferiti a questa disciplina, sebbene il primo si riferisca allo studio del palato e il secondo allo studio della rugosità della mucosa.
