Radiologia odontoiatrica
Gli esami a raggi X sono un mezzo importante per assistere i dentisti nella diagnosi, nella pianificazione e nel monitoraggio dei trattamenti e nello sviluppo delle lesioni. Non sorprende quindi che la radiologia odontoiatrica sia considerata così importante. Esistono quattro tipi di radiologia in odontoiatria che sono la radiografia intraorale, la radiografia panoramica, la radiografia odontoiatrica cefalometrica e il Cone Beam. Gli esami di radiologia odontoiatrica sono i più comuni e rappresentano il 21% di tutti gli esami in tutto il mondo. Il numero annuo di visite dentistiche è stimato in circa 520 milioni e la loro frequenza annua è compresa tra meno di uno e più di 800 ogni 1.000 abitanti. Gli esami a raggi X di radiologia odontoiatrica sono un mezzo importante per assistere i dentisti nella diagnosi, nella pianificazione dei trattamenti e nel monitoraggio della progressione delle lesioni. I dentisti ovviamente conoscono in modo dettagliato la normativa radiologia odontoiatrica e saranno a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso. Nei prossimi paragrafi cercheremo di analizzare le diverse tipologie di radiologia odontoiatrica disponibili.
Radiologia odontoiatrica: le tecniche diagnostiche
Vediamo ora nel dettaglio le diverse tecniche di radiologia odontoiatrica per capire a quale ricorrere a seconda dei casi. La radiografia intraorale viene utilizzata principalmente per identificare casi di carie interprossimali (tra i denti del paziente) o problemi alle radici dei denti. Tra le radiografie intraorali troviamo quelle dette periapicali, che servono per ottenere un'immagine completa della struttura delle radici e delle corone di uno o due denti, e le cosiddette radiografie wing/bite in cui la pellicola viene posizionata tra i denti del paziente per ottenere un'immagine delle corone quando si morde la pellicola radiografica. Quest'ultimo tipo di radiologia odontoiatrica viene utilizzato soprattutto nei casi di carie interprossimali. Abbiamo poi la radiografia panoramica, una tecnica radiologica che mostra le strutture ossee delle mascelle, dell'articolazione della mandibola e dei denti in un'unica immagine. Per fare ciò è necessaria una macchina speciale che ruoti attorno alla testa del paziente. Questo tipo di radiografia è anche nota come ortopantomografia in quanto il dispositivo è chiamato ortopantomografo.
Questa tecnica viene utilizzata per rilevare con una semplice occhiata l'esistenza o meno di problemi orali che non verrebbero rilevati in un semplice esame visivo. Infine concludiamo la nostra panoramica sulle diverse tipologie di radiologia odontoiatrica con la radiografia cefalometrica, un un tipo di tecnica molto utile negli studi precedenti all'ortodonzia. Questa tipologia di radiologia odontoiatrica permette di conoscere lo stato generale delle ossa del cranio e le proporzioni tra di esse, di rilevare anomalie morfologiche, posizionamento e/o crescita dei denti e determinare così il trattamento da seguire per correggere dette anomalie. Infine abbiamo la Cone Beam Computed Tomography, una delle tecniche diagnostiche radiologiche più innovative sul mercato e consente di ottenere immagini 3D della testa e della bocca del paziente. A livello dentale la cosa più vicina a una TAC medica, tuttavia il Cone Beam utilizza solo la dose di radiazioni necessaria per ottenere l'immagine 3D delle ossa, il che significa che il paziente è sottoposto a molte meno radiazioni rispetto a una TAC e per meno tempo.
Radiologia dentista: i vantaggi della radiografia ortopanoramica dentale
Abbiamo visto come la radiologia odontoiatrica sia davvero molto importante quando parliamo di diagnosi. La radiografia ortopanoramica dentale (OPT) è un esame a scopo diagnostico delle due arcate dentali complete e anche del distretto maxillo-facciale. Non solo, questa tipologia di radiologia odontoiatrica consente di avere una visione globale dello stato dei denti, dell’osso mandibolare e mascellare e anche delle articolazioni. L’ortopantomografia si fa utilizzando un apparecchio radiografico specifico che consente di impressionare un sensore digitale posizionato specularmente alla sorgente che ruota intorno alla testa del paziente. Il paziente viene quindi invitato a mordere l’apposito bite e a posizionare la lingua rilassata e piatta contro il palato alto. Nel giro di pochi secondi l’esame sarà finito ma il paziente non potrà deglutire e dovrà tenere sempre gli occhi chiusi per evitare movimenti indesiderati.
Ma quali sono i vantaggi derivanti da questa tipologia di radiologia odontoiatrica? Anzitutto che questo esame permetta di visualizzare con una sola esposizione tutte le zone oggetto della diagnosi. In questo modo si potrà offrire all’odontoiatra una visuale completa dell’anatomia del paziente. Una diagnosi corretta permette al dentista di individuare per tempo tutte le eventuali patologie presenti nel cavo orale e questo sarà possibile solo con immagini radiografiche di grande qualità. La dose di radiazioni è una misura della quantità di energia assorbita da qualcosa o qualcuno quando esposto ai raggi X. Questo è importante in quanto è questo assorbimento di energia che può causare danni a una persona. La dose stimata sulla superficie della pelle è facile da determinare ed è ciò che le autorità nazionali di regolamentazione utilizzano per valutare le apparecchiature a raggi X. La dose efficace è più complicata da calcolare, ma il suo valore è direttamente correlato ai rischi delle radiazioni.
Radiologia odontoiatrica: le tecniche diagnostiche
Vediamo ora nel dettaglio le diverse tecniche di radiologia odontoiatrica per capire a quale ricorrere a seconda dei casi. La radiografia intraorale viene utilizzata principalmente per identificare casi di carie interprossimali (tra i denti del paziente) o problemi alle radici dei denti. Tra le radiografie intraorali troviamo quelle dette periapicali, che servono per ottenere un'immagine completa della struttura delle radici e delle corone di uno o due denti, e le cosiddette radiografie wing/bite in cui la pellicola viene posizionata tra i denti del paziente per ottenere un'immagine delle corone quando si morde la pellicola radiografica. Quest'ultimo tipo di radiologia odontoiatrica viene utilizzato soprattutto nei casi di carie interprossimali. Abbiamo poi la radiografia panoramica, una tecnica radiologica che mostra le strutture ossee delle mascelle, dell'articolazione della mandibola e dei denti in un'unica immagine. Per fare ciò è necessaria una macchina speciale che ruoti attorno alla testa del paziente. Questo tipo di radiografia è anche nota come ortopantomografia in quanto il dispositivo è chiamato ortopantomografo.
Questa tecnica viene utilizzata per rilevare con una semplice occhiata l'esistenza o meno di problemi orali che non verrebbero rilevati in un semplice esame visivo. Infine concludiamo la nostra panoramica sulle diverse tipologie di radiologia odontoiatrica con la radiografia cefalometrica, un un tipo di tecnica molto utile negli studi precedenti all'ortodonzia. Questa tipologia di radiologia odontoiatrica permette di conoscere lo stato generale delle ossa del cranio e le proporzioni tra di esse, di rilevare anomalie morfologiche, posizionamento e/o crescita dei denti e determinare così il trattamento da seguire per correggere dette anomalie. Infine abbiamo la Cone Beam Computed Tomography, una delle tecniche diagnostiche radiologiche più innovative sul mercato e consente di ottenere immagini 3D della testa e della bocca del paziente. A livello dentale la cosa più vicina a una TAC medica, tuttavia il Cone Beam utilizza solo la dose di radiazioni necessaria per ottenere l'immagine 3D delle ossa, il che significa che il paziente è sottoposto a molte meno radiazioni rispetto a una TAC e per meno tempo.
Radiologia dentista: i vantaggi della radiografia ortopanoramica dentale
Abbiamo visto come la radiologia odontoiatrica sia davvero molto importante quando parliamo di diagnosi. La radiografia ortopanoramica dentale (OPT) è un esame a scopo diagnostico delle due arcate dentali complete e anche del distretto maxillo-facciale. Non solo, questa tipologia di radiologia odontoiatrica consente di avere una visione globale dello stato dei denti, dell’osso mandibolare e mascellare e anche delle articolazioni. L’ortopantomografia si fa utilizzando un apparecchio radiografico specifico che consente di impressionare un sensore digitale posizionato specularmente alla sorgente che ruota intorno alla testa del paziente. Il paziente viene quindi invitato a mordere l’apposito bite e a posizionare la lingua rilassata e piatta contro il palato alto. Nel giro di pochi secondi l’esame sarà finito ma il paziente non potrà deglutire e dovrà tenere sempre gli occhi chiusi per evitare movimenti indesiderati.
Ma quali sono i vantaggi derivanti da questa tipologia di radiologia odontoiatrica? Anzitutto che questo esame permetta di visualizzare con una sola esposizione tutte le zone oggetto della diagnosi. In questo modo si potrà offrire all’odontoiatra una visuale completa dell’anatomia del paziente. Una diagnosi corretta permette al dentista di individuare per tempo tutte le eventuali patologie presenti nel cavo orale e questo sarà possibile solo con immagini radiografiche di grande qualità. La dose di radiazioni è una misura della quantità di energia assorbita da qualcosa o qualcuno quando esposto ai raggi X. Questo è importante in quanto è questo assorbimento di energia che può causare danni a una persona. La dose stimata sulla superficie della pelle è facile da determinare ed è ciò che le autorità nazionali di regolamentazione utilizzano per valutare le apparecchiature a raggi X. La dose efficace è più complicata da calcolare, ma il suo valore è direttamente correlato ai rischi delle radiazioni.
