Radiografia denti carie
L'applicazione delle tecniche radiografiche in odontoiatria è estremamente utile per giungere ad una diagnosi precoce della carie e per determinare il grado di distruzione e penetrazione di ogni particolare lesione. La radiografia denti carie è essenziale per individuare per tempo carie profonde o interdentali difficili da notare ad occhio nudo. Con le carie è importante la diagnosi precoce così da rimuoverle prima che possano causare seri danni al dente andando a interessare dentina e polpa dentale in modo anche grave. La lastra denti carie permette di avere subito una chiara idea della situazione del cavo orale così da individuare le carie negli stadi iniziali e rimuoverle senza bisogno di procedere con una devitalizzazione del dente. La radiografia dentale può essere intesa come l'immagine fotografica di un dente prodotta attraverso l'uso dei raggi X. Una radiografia può essere definita come un insieme di diversi indici di assorbimento che si formano attraverso linee semplici e aree radio-lucide (immagine più scura) o radiopache (immagine più chiara), che si traducono in un'ampia gamma di sfumature che vanno dal nero al bianco, a seconda della quantità di raggi assorbiti dal corpo.
Carie radiografia: di che cosa si tratta
La carie è essenzialmente un processo di decalcificazione e una certa percentuale di calcio e fosforo (50%) può essere andata persa prima di poter essere visualizzata ai raggi X. Le immagini della carie sono osservate come zone di minore densità in un'area o come perdita dei limiti di contorno della superficie coronale e cervicale della radice. La classificazione più ampia fatta in relazione alla carie comprende la carie clinica e la carie radiologica. La carie clinica è quella che può essere rilevata con una sonda per carie e uno specchio. La carie radiografica invece è quella che non viene osservata dall'osservazione clinica. Quando troviamo una carie la prima cosa da fare è rilevarne la sede, rilevare la posizione in cui si trovano le diverse carie (interprossimale, occlusale, vestibolare/linguale, polpa, radice) e poi valutarne la profondità in relazione alla camera pulpare. La radiografia si presenta come un qualsiasi altro esame per stabilire se si ha o meno un problema come la carie. Senza radiografia denti carie in alcuni casi potrebbe essere facile ingannarsi.
Radiografia denti carie: l’importanza della diagnosi
In odontoiatria e medicina in generale l'obiettivo è raggiungere una diagnosi corretta e, di conseguenza, stabilire un piano di trattamento adeguato. Alla diagnosi si arriverà attraverso un'anamnesi iniziale in cui vengono poste alcune domande sulla salute generale e orale, abitudini, allergie o farmaci abituali del paziente. Il dentista dovrà anche fare domande più specifiche per capire se c’è dolore, che tipo di dolore è, se si tratta di dolore spontaneo o se compare solamente durante la masticazione. E poi si passa all'esame orale, sia generale che locale. In molte occasioni, con queste sezioni possiamo avere abbastanza informazioni per avere una diagnosi accurata, ma in altre occasioni abbiamo bisogno di test complementari per aiutarci. In odontoiatria, gli esami più comuni sono le radiografie dentali. La radiografia denti carie è quindi essenziale per la corretta diagnosi, ma di che cosa si tratta? Le radiografie dentali sono esami che utilizzano radiazioni ionizzanti e che, attraverso i tessuti del corpo umano, vengono assorbite in varia misura da questi tessuti lasciando un'immagine al loro passaggio su una pellicola radiografica. È un test ampiamente utilizzato in odontoiatria poiché i raggi X sono molto adatti per diagnosticare i tessuti duri come i denti e l'osso mascellare. Pertanto sono di grande aiuto.
Radiografia denti carie: le varie tipologie
Tra le radiografie denti carie abbiamo ad esempio le radiografie intraorali. Queste radiografie sono così chiamate perché la pellicola a raggi X è posizionata all'interno della bocca. All'interno di questa classificazione troviamo la radiografia denti carie periapicale, una piccola radiografia dentale che serve a vedere l'intero dente dall'estremità della radice alla corona completa così come il tessuto circostante. Questo ci aiuta a valutare i problemi del dente e del suo tessuto di supporto, nonché problemi e infezioni oltre il dente. La radiografia denti carie interprossimale invece è una piccola radiografia, che, in questo caso, usiamo per valutare solo le corone dei denti. In questo caso si deve mordere un posizionatore per rilevare le carie con precisione. La radiografia denti carie occlusale è una piccola radiografia in cui il tubo radiogeno viene posizionato quasi perpendicolare alla placca permettendo di valutare i denti inclusi e la loro posizione. I denti inclusi sono quelli che non sono comparsi in bocca e sono "nascosti". Attualmente questo tipo di radiografia è poco utilizzato poiché oggigiorno con i dispositivi 3D è possibile fare una valutazione esatta della posizione. Le radiografie extraorali sono tutte quelle radiografie dentali in cui la pellicola radiografica è fuori dalla bocca del paziente. Infine abbiamo l’ortopantomografia, una radiografia che offre vari vantaggi grazie alle informazioni che ci forniscono con radiazioni minime e una procedura semplice. Come inconveniente, va detto che l'immagine risultante è in 2D e quindi non ci fornisce le informazioni sulla larghezza delle mascelle e di altri organi.
Carie radiografia: di che cosa si tratta
La carie è essenzialmente un processo di decalcificazione e una certa percentuale di calcio e fosforo (50%) può essere andata persa prima di poter essere visualizzata ai raggi X. Le immagini della carie sono osservate come zone di minore densità in un'area o come perdita dei limiti di contorno della superficie coronale e cervicale della radice. La classificazione più ampia fatta in relazione alla carie comprende la carie clinica e la carie radiologica. La carie clinica è quella che può essere rilevata con una sonda per carie e uno specchio. La carie radiografica invece è quella che non viene osservata dall'osservazione clinica. Quando troviamo una carie la prima cosa da fare è rilevarne la sede, rilevare la posizione in cui si trovano le diverse carie (interprossimale, occlusale, vestibolare/linguale, polpa, radice) e poi valutarne la profondità in relazione alla camera pulpare. La radiografia si presenta come un qualsiasi altro esame per stabilire se si ha o meno un problema come la carie. Senza radiografia denti carie in alcuni casi potrebbe essere facile ingannarsi.
Radiografia denti carie: l’importanza della diagnosi
In odontoiatria e medicina in generale l'obiettivo è raggiungere una diagnosi corretta e, di conseguenza, stabilire un piano di trattamento adeguato. Alla diagnosi si arriverà attraverso un'anamnesi iniziale in cui vengono poste alcune domande sulla salute generale e orale, abitudini, allergie o farmaci abituali del paziente. Il dentista dovrà anche fare domande più specifiche per capire se c’è dolore, che tipo di dolore è, se si tratta di dolore spontaneo o se compare solamente durante la masticazione. E poi si passa all'esame orale, sia generale che locale. In molte occasioni, con queste sezioni possiamo avere abbastanza informazioni per avere una diagnosi accurata, ma in altre occasioni abbiamo bisogno di test complementari per aiutarci. In odontoiatria, gli esami più comuni sono le radiografie dentali. La radiografia denti carie è quindi essenziale per la corretta diagnosi, ma di che cosa si tratta? Le radiografie dentali sono esami che utilizzano radiazioni ionizzanti e che, attraverso i tessuti del corpo umano, vengono assorbite in varia misura da questi tessuti lasciando un'immagine al loro passaggio su una pellicola radiografica. È un test ampiamente utilizzato in odontoiatria poiché i raggi X sono molto adatti per diagnosticare i tessuti duri come i denti e l'osso mascellare. Pertanto sono di grande aiuto.
Radiografia denti carie: le varie tipologie
Tra le radiografie denti carie abbiamo ad esempio le radiografie intraorali. Queste radiografie sono così chiamate perché la pellicola a raggi X è posizionata all'interno della bocca. All'interno di questa classificazione troviamo la radiografia denti carie periapicale, una piccola radiografia dentale che serve a vedere l'intero dente dall'estremità della radice alla corona completa così come il tessuto circostante. Questo ci aiuta a valutare i problemi del dente e del suo tessuto di supporto, nonché problemi e infezioni oltre il dente. La radiografia denti carie interprossimale invece è una piccola radiografia, che, in questo caso, usiamo per valutare solo le corone dei denti. In questo caso si deve mordere un posizionatore per rilevare le carie con precisione. La radiografia denti carie occlusale è una piccola radiografia in cui il tubo radiogeno viene posizionato quasi perpendicolare alla placca permettendo di valutare i denti inclusi e la loro posizione. I denti inclusi sono quelli che non sono comparsi in bocca e sono "nascosti". Attualmente questo tipo di radiografia è poco utilizzato poiché oggigiorno con i dispositivi 3D è possibile fare una valutazione esatta della posizione. Le radiografie extraorali sono tutte quelle radiografie dentali in cui la pellicola radiografica è fuori dalla bocca del paziente. Infine abbiamo l’ortopantomografia, una radiografia che offre vari vantaggi grazie alle informazioni che ci forniscono con radiazioni minime e una procedura semplice. Come inconveniente, va detto che l'immagine risultante è in 2D e quindi non ci fornisce le informazioni sulla larghezza delle mascelle e di altri organi.
