Poltrona dentista
Come tutti i dentisti sanno molto bene è importante che i pazienti si trovino sempre a proprio agio e possano godere sempre della massima comodità durante l’esecuzione dei diversi trattamenti. Anche per questo occorre scegliere una buona poltrona dentista così da trasformare in positivo l’esperienza del paziente. Dal dentista infatti il paziente deve passare diverse ore seduto, anche per questo la poltrona dentista deve essere comoda e confortevole e questo può fare la differenza per quanto riguarda l’esperienza finale. Diversi studi suggeriscono che essere un dentista o un chirurgo è, di per sé, un fattore di rischio, poiché sono professioni in cui predominano i disturbi muscolari e scheletrici. I medici, consapevoli di questo, hanno scelto di investire in sedie che gli sono state vendute come ergonomiche. Ma lo sono davvero? Scegliere una poltrona odontoiatrica non è così semplice e conviene quindi prendersi del tempo per valutare i diversi modelli. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire le caratteristiche della perfetta poltrona dentista e quanto costa una poltrona da dentista.
Poltrona dentista riunito
I riuniti odontoiatrici vengono spesso designati in modo improprio con il termine di poltrona dentista o poltrona odontoiatrica. Si tratta in realtà di prodotti tra loro molto diversi in quanto la poltrona dentista può essere un prodotto a parte o parte integrante del riunito. La strumentazione dei riuniti odontoiatrici cambia da un modello all’altro ma quasi tutti sono dotati di un sistema di aspirazione chirurgica e di una faretra portastrumenti che è pensata per fare sì che i vari strumenti siano facilmente accessibili dal dentista. Tra gli strumenti abbiamo i manipoli (turbine, contrangoli, micromotori per fresare rapidamente un dente), una siringa aria/acqua che consente sia di lavare che di asciugare la zona operatoria e l’ablatore. La poltrona è un elemento molto importante dell’insieme anche perché è su di essa che il paziente deve rimanere seduto durante la consultazione. Si consideri anche la seduta della poltrona è regolabile sia in altezza che reclinabile come il poggiatesta. Gli altri elementi che compongono quello che possiamo definire come riunito odontoiatrico sono la lampada scialitica, l’aspira saliva, la sputacchiera e la pedaliera. Per motivi igienici tutti gli strumenti riutilizzabili dovranno essere sterilizzati con cura tra una consultazione e l’altra. Inoltre, per garantire una profilassi ottimale, molti degli elementi sono monouso. Insomma, molti magari possono fare confusione su come si chiama la poltrona del dentista ed è bene quindi chiarire le differenze.
Poltrona dentista convenzionale
Con la poltrona dentista di tipo convenzionale viene esercitata un'enorme pressione sui tessuti molli. Non solo, la poltrona dentista provoca una compressione posteriore delle cosce e dei vasi sanguigni compromettendo la corretta irrigazione delle gambe e dei piedi. Per controllare questo effetto negativo basta alzarsi e piegare il ginocchio per vedere il disagio che senti e sopporti ogni giorno. Abbiamo poi delle poltrone ergonomiche senza apertura centrale che però esercitano una grande pressione sulla zona genitale. Nelle donne, questa pressione provoca un aumento della sudorazione e può portare a infezioni urinarie. Negli uomini invece questa pressione eccessiva nell'area genitale è abbastanza dannosa e in casi estremi può causare problemi di disfunzione erettile. La poltrona dentista è la seduta ergonomica ideale per chi trascorre lunghe ore seduto. La separazione centrale costringe a mantenere la colonna vertebrale dritta anche quando ci si piega in avanti, offrendo così una maggiore vicinanza al paziente. Si consiglia di scegliere una poltrona dentista che concede la possibilità di inclinare il sedile. In questo modo si potrà
inclinare il sedile in avanti di 15°.
Poltrona odontoiatrica: quale scegliere
Nelle migliori poltrone da dentista ci deve essere una totale assenza di ostacoli così da donare al paziente la sensazione di accomodarsi tranquillamente. Le sezioni anatomiche imbottite della tappezzeria possono essere realizzate in memory foam, una schiuma indeformabile ad alta densità per sostenere il peso del paziente in modo uniforme durante tutta la durata dell’intervento. Riunito e poltrona dentista presentano uno schienale allargato e un poggiatesta sagomato, imbottito e regolabile che rimane stabile una volta portato in posizione secondo l’anatomia del collo. In alcuni modelli è anche possibile rimuovere i braccioli così da ridurre l’ingombro e avere un avvicinamento ottimale che agevoli la massima praticità durante l’intervento. Molto importante la possibilità di regolare l’altezza così da permettere al dentista di lavorare in posizione seduta o in piedi. Inoltre le diverse inclinazioni consentono al paziente di raggiungere la massima estensione delle gambe fino alla posizione lettino. Il massimo della maneggevolezza deriva di solito dalla possibilità di azionare tramite pedaliera wireless gli attuatori di tutti i movimenti combinati e sincronizzati di schienale, seduta e poggiagambe. La pedaliera risulta quindi immediata e intuitiva nell’utilizzo oltre che estremamente facile da igienizzare. Infine, per quanto riguarda la modalità chirurgica, sarebbe anche possibile integrare un pannello comandi con display, un micromotore per implantologia ad irrigazione esterna con controllo elettronico delle funzioni e pompa peristaltica integrata. A seconda dei diversi modelli il prezzo può oscillare da 1000 fino a oltre 9000 euro.
Poltrona dentista riunito
I riuniti odontoiatrici vengono spesso designati in modo improprio con il termine di poltrona dentista o poltrona odontoiatrica. Si tratta in realtà di prodotti tra loro molto diversi in quanto la poltrona dentista può essere un prodotto a parte o parte integrante del riunito. La strumentazione dei riuniti odontoiatrici cambia da un modello all’altro ma quasi tutti sono dotati di un sistema di aspirazione chirurgica e di una faretra portastrumenti che è pensata per fare sì che i vari strumenti siano facilmente accessibili dal dentista. Tra gli strumenti abbiamo i manipoli (turbine, contrangoli, micromotori per fresare rapidamente un dente), una siringa aria/acqua che consente sia di lavare che di asciugare la zona operatoria e l’ablatore. La poltrona è un elemento molto importante dell’insieme anche perché è su di essa che il paziente deve rimanere seduto durante la consultazione. Si consideri anche la seduta della poltrona è regolabile sia in altezza che reclinabile come il poggiatesta. Gli altri elementi che compongono quello che possiamo definire come riunito odontoiatrico sono la lampada scialitica, l’aspira saliva, la sputacchiera e la pedaliera. Per motivi igienici tutti gli strumenti riutilizzabili dovranno essere sterilizzati con cura tra una consultazione e l’altra. Inoltre, per garantire una profilassi ottimale, molti degli elementi sono monouso. Insomma, molti magari possono fare confusione su come si chiama la poltrona del dentista ed è bene quindi chiarire le differenze.
Poltrona dentista convenzionale
Con la poltrona dentista di tipo convenzionale viene esercitata un'enorme pressione sui tessuti molli. Non solo, la poltrona dentista provoca una compressione posteriore delle cosce e dei vasi sanguigni compromettendo la corretta irrigazione delle gambe e dei piedi. Per controllare questo effetto negativo basta alzarsi e piegare il ginocchio per vedere il disagio che senti e sopporti ogni giorno. Abbiamo poi delle poltrone ergonomiche senza apertura centrale che però esercitano una grande pressione sulla zona genitale. Nelle donne, questa pressione provoca un aumento della sudorazione e può portare a infezioni urinarie. Negli uomini invece questa pressione eccessiva nell'area genitale è abbastanza dannosa e in casi estremi può causare problemi di disfunzione erettile. La poltrona dentista è la seduta ergonomica ideale per chi trascorre lunghe ore seduto. La separazione centrale costringe a mantenere la colonna vertebrale dritta anche quando ci si piega in avanti, offrendo così una maggiore vicinanza al paziente. Si consiglia di scegliere una poltrona dentista che concede la possibilità di inclinare il sedile. In questo modo si potrà
inclinare il sedile in avanti di 15°.
Poltrona odontoiatrica: quale scegliere
Nelle migliori poltrone da dentista ci deve essere una totale assenza di ostacoli così da donare al paziente la sensazione di accomodarsi tranquillamente. Le sezioni anatomiche imbottite della tappezzeria possono essere realizzate in memory foam, una schiuma indeformabile ad alta densità per sostenere il peso del paziente in modo uniforme durante tutta la durata dell’intervento. Riunito e poltrona dentista presentano uno schienale allargato e un poggiatesta sagomato, imbottito e regolabile che rimane stabile una volta portato in posizione secondo l’anatomia del collo. In alcuni modelli è anche possibile rimuovere i braccioli così da ridurre l’ingombro e avere un avvicinamento ottimale che agevoli la massima praticità durante l’intervento. Molto importante la possibilità di regolare l’altezza così da permettere al dentista di lavorare in posizione seduta o in piedi. Inoltre le diverse inclinazioni consentono al paziente di raggiungere la massima estensione delle gambe fino alla posizione lettino. Il massimo della maneggevolezza deriva di solito dalla possibilità di azionare tramite pedaliera wireless gli attuatori di tutti i movimenti combinati e sincronizzati di schienale, seduta e poggiagambe. La pedaliera risulta quindi immediata e intuitiva nell’utilizzo oltre che estremamente facile da igienizzare. Infine, per quanto riguarda la modalità chirurgica, sarebbe anche possibile integrare un pannello comandi con display, un micromotore per implantologia ad irrigazione esterna con controllo elettronico delle funzioni e pompa peristaltica integrata. A seconda dei diversi modelli il prezzo può oscillare da 1000 fino a oltre 9000 euro.
