Pasta iodoformica
Parlando di endodonzia e devitalizzazione si consiglia di otturare il canale interessato con un disinfettante energico e molto aromatico anche detto pasta iodoformica per via del contenuto di iodoformio. La pasta iodoformica ha una forte azione antibatterica e anti gangrenosa utile nell’eliminazione degli eventuali contaminati residui, e quindi batteri gram-negativi e relative endotossine. Questi sono responsabili del fallimento di una devitalizzazione e renderanno necessario un ritrattamento. E’ quindi molto importante verificare sempre l’effettiva quantità di medicamento canalare introdotto mediante radiografie endorali che testimoniano il successo della terapia eseguita. Una volta trascorso il periodo opportuno di permanenza nel canale si procede alla sua rimozione e si avviano le procedure di otturazione canalare. La pasta iodoformica dentista è una pasta per trattamenti canalari radiopaca e totalmente riassorbibile. E’ indicata soprattutto per il trattamento di necrosi pulpari, di granulomi e di infezioni periapicali. Per avere maggiori informazioni sulla pasta iodoformica non resta che proseguire la lettura dei prossimi paragrafi.
Pasta iodoformica endodonzia: quando si utilizza
La pasta iodoformica riassorbibile per medicazioni canalari intermedie è molto indicata soprattutto per il trattamento di granulomi e di infezioni periapicali. La pasta idoformica è composta da iodoformio, canfora, paraclorofenolo, mentolo. Si tratta di un prodotto che possiede una spiccata radiopacità proprio grazie alla presenza di iodoformio. Questo consente di evidenziarlo facilmente dopo essere stato posizionato sul canale mediante un esame radiografico. Per utilizzare al meglio la pasta iodoformica si deve effettuare la preparazione del canale mediante alesaggio o lavaggio con idonei irriganti canalari e asciugatura.
Pasta iodoformica dentista: come si utilizza
La pasta iodoformica dente si utilizza prelevandone una piccola quantità da mettere sul canale da trattare e inserire nel lume canalare utilizzando un lentulo. Il dentista dovrà quindi effettuare una chiusura provvisoria e poi, dopo circa 15 giorni, dovrà riaprire ed eseguire una nuova applicazione dopo aver perfettamente asciugato il canale. Si dovrà quindi rimuovere la pasta iodoformica prima dell’otturazione definitiva. Nel caso si desiderasse aumentare la consistenza del prodotto si consiglia di aggiungere alla pasta iodoformica dello zinco ossido. Possiamo anche definire la pasta iodoformica come un riempitivo canalare utilizzabile in endodonzia per i trattamenti intermedi. La pasta iodoformica si contraddistingue rispetto agli altri materiali per via dell’alta radiopacità, della totale riassorbibilità se estrusa oltre apice e della capacità di controllare il microambiente del canale radicolare evitando la proliferazione dei batteri.
Pasta iodoformica: le caratteristiche
La pulpectomia è il trattamento pulpare eseguito sui denti decidui colpiti irreversibilmente. Il suo obiettivo è preservare i denti fino a quando non vengono sostituiti dal loro successore durante il passaggio dalla dentizione primaria a quella permanente. Esistono vari materiali per l'otturazione dei canali radicolari dei denti primari, tuttavia, non ci sono ancora prove conclusive sul materiale migliore. L'idrossido di calcio è un medicinale ampiamente utilizzato in odontoiatria grazie a proprietà quali biocompatibilità, attività antimicrobica, induzione della formazione di tessuti mineralizzati, attivazione della fosfatasi alcalina, sintesi del collagene e produzione di idrolisi di endotossine batteriche. Inoltre, è stato utilizzato in varie situazioni cliniche e in odontoiatria pediatrica, principalmente nei trattamenti pulpari. D'altra parte, ci sono materiali di riempimento che contengono iodoformio nella loro composizione che vengono utilizzati nelle pulpectomie per la loro capacità antimicrobica e il facile riassorbimento. L'idrossido di calcio e lo iodoformio sono utilizzati in combinazione come materiale di otturazione nelle pulpectomie e hanno mostrato una percentuale di successo dell'84% - 100%.
La pasta iodoformica gode dei vantaggi del rilascio prolungato di idrossido di calcio che aiuta a formare la dentina secondaria, di eccellente biocompatibilità senza effetti tossici sulle cellule, di facile manipolazione e applicazione diretta e ideale per il riempimento di canali radicolari infetti. Diversi studi clinici comparativi hanno valutato le prestazioni delle pulpectomie e dimostrato il successo clinico e radiografico dell'idrossido di calcio/iodoformio in periodi massimi di follow-up da 6 a 30 mesi. In questo senso, il professionista dovrebbe evidenziare l'importanza della valutazione periodica dei trattamenti pulpari considerando gli aspetti clinici e radiografici in quanto ciò consente di determinare le prestazioni attraverso il successo o il fallimento del trattamento evitando possibili sequele. Pertanto lo scopo dello studio è descrivere le prestazioni di una pasta di idrossido di calcio combinato con iodoformio mediante valutazione clinica e radiografica in pulpectomie di denti decidui per 6 mesi.
Pasta iodoformica effetti collaterali
Uno dei possibili effetti collaterali della pasta iodoformica è l’ipersensibilità ad uno dei componenti, in modo particolare allo iodio. Il trattamento col medicinale è controindicato per tutti i bambini sotto i 5 anni. Si dovrà evitare il contatto del prodotto con le mucose per via del rischio di possibili irritazioni. In caso di contatto accidentale si consiglia di lavare con acqua. L’uso dovrà essere limitato al solo spazio canalare così da evitare l’insorgenza di infiammazioni acute. La pasta iodoformica è nociva anche inalazione, contatto con la pelle e ingestione. Attualmente non risultano controindicazioni in gravidanza per l’uso della pasta iodofromica ma sarà il medico a decidere l’applicazione.
Pasta iodoformica endodonzia: quando si utilizza
La pasta iodoformica riassorbibile per medicazioni canalari intermedie è molto indicata soprattutto per il trattamento di granulomi e di infezioni periapicali. La pasta idoformica è composta da iodoformio, canfora, paraclorofenolo, mentolo. Si tratta di un prodotto che possiede una spiccata radiopacità proprio grazie alla presenza di iodoformio. Questo consente di evidenziarlo facilmente dopo essere stato posizionato sul canale mediante un esame radiografico. Per utilizzare al meglio la pasta iodoformica si deve effettuare la preparazione del canale mediante alesaggio o lavaggio con idonei irriganti canalari e asciugatura.
Pasta iodoformica dentista: come si utilizza
La pasta iodoformica dente si utilizza prelevandone una piccola quantità da mettere sul canale da trattare e inserire nel lume canalare utilizzando un lentulo. Il dentista dovrà quindi effettuare una chiusura provvisoria e poi, dopo circa 15 giorni, dovrà riaprire ed eseguire una nuova applicazione dopo aver perfettamente asciugato il canale. Si dovrà quindi rimuovere la pasta iodoformica prima dell’otturazione definitiva. Nel caso si desiderasse aumentare la consistenza del prodotto si consiglia di aggiungere alla pasta iodoformica dello zinco ossido. Possiamo anche definire la pasta iodoformica come un riempitivo canalare utilizzabile in endodonzia per i trattamenti intermedi. La pasta iodoformica si contraddistingue rispetto agli altri materiali per via dell’alta radiopacità, della totale riassorbibilità se estrusa oltre apice e della capacità di controllare il microambiente del canale radicolare evitando la proliferazione dei batteri.
Pasta iodoformica: le caratteristiche
La pulpectomia è il trattamento pulpare eseguito sui denti decidui colpiti irreversibilmente. Il suo obiettivo è preservare i denti fino a quando non vengono sostituiti dal loro successore durante il passaggio dalla dentizione primaria a quella permanente. Esistono vari materiali per l'otturazione dei canali radicolari dei denti primari, tuttavia, non ci sono ancora prove conclusive sul materiale migliore. L'idrossido di calcio è un medicinale ampiamente utilizzato in odontoiatria grazie a proprietà quali biocompatibilità, attività antimicrobica, induzione della formazione di tessuti mineralizzati, attivazione della fosfatasi alcalina, sintesi del collagene e produzione di idrolisi di endotossine batteriche. Inoltre, è stato utilizzato in varie situazioni cliniche e in odontoiatria pediatrica, principalmente nei trattamenti pulpari. D'altra parte, ci sono materiali di riempimento che contengono iodoformio nella loro composizione che vengono utilizzati nelle pulpectomie per la loro capacità antimicrobica e il facile riassorbimento. L'idrossido di calcio e lo iodoformio sono utilizzati in combinazione come materiale di otturazione nelle pulpectomie e hanno mostrato una percentuale di successo dell'84% - 100%.
La pasta iodoformica gode dei vantaggi del rilascio prolungato di idrossido di calcio che aiuta a formare la dentina secondaria, di eccellente biocompatibilità senza effetti tossici sulle cellule, di facile manipolazione e applicazione diretta e ideale per il riempimento di canali radicolari infetti. Diversi studi clinici comparativi hanno valutato le prestazioni delle pulpectomie e dimostrato il successo clinico e radiografico dell'idrossido di calcio/iodoformio in periodi massimi di follow-up da 6 a 30 mesi. In questo senso, il professionista dovrebbe evidenziare l'importanza della valutazione periodica dei trattamenti pulpari considerando gli aspetti clinici e radiografici in quanto ciò consente di determinare le prestazioni attraverso il successo o il fallimento del trattamento evitando possibili sequele. Pertanto lo scopo dello studio è descrivere le prestazioni di una pasta di idrossido di calcio combinato con iodoformio mediante valutazione clinica e radiografica in pulpectomie di denti decidui per 6 mesi.
Pasta iodoformica effetti collaterali
Uno dei possibili effetti collaterali della pasta iodoformica è l’ipersensibilità ad uno dei componenti, in modo particolare allo iodio. Il trattamento col medicinale è controindicato per tutti i bambini sotto i 5 anni. Si dovrà evitare il contatto del prodotto con le mucose per via del rischio di possibili irritazioni. In caso di contatto accidentale si consiglia di lavare con acqua. L’uso dovrà essere limitato al solo spazio canalare così da evitare l’insorgenza di infiammazioni acute. La pasta iodoformica è nociva anche inalazione, contatto con la pelle e ingestione. Attualmente non risultano controindicazioni in gravidanza per l’uso della pasta iodofromica ma sarà il medico a decidere l’applicazione.
