Nervo mentoniero
Le procedure chirurgiche orali che coinvolgono la regione interforaminale della mandibola possono essere complicate dall'estensione sconosciuta dell'ansa anteriore del fascio neurovascolare mentale. A tal fine, il disturbo sensoriale della mente e del labbro inferiore è complicato frequentemente durante il posizionamento della pulizia della regione premolare e molare. Un problema relativamente comune è il danno al nervo alveolare inferiore e al nervo mentoniero. L'incidenza permanente dei disturbi sensoriali nel laboratorio inferiore dopo interventi chirurgici nell'area del nervo mentoniero è stimata tra il 7% e il 10%. In questo senso è importante conoscere l'anatomia chirurgica del nervo mentoniero e sapere quale sia la regione per il posizionamento di impianti dentali, innesti ossei o apicectomia. In caso di lesione nervo mentoniero ci si dovrà per forza rivolgere a un dentista per mettere in campo i giusti trattamenti. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire qualcosa in più su che cos’è il nervo mentoniero e quali sono le patologie a cui prestare attenzione.
Nervo mentoniero: che cos’è
Il nervo mentoniero è un terminale del nervo alveolare inferiore che è, a sua volta, un ramo del nervo mandibolare. Il nervo mentoniero emerge dal lato buccale della mandibola mediante il forame mentoniero, appena sotto l’apice del secondo dente premolare, per innervare il labbro inferiore e il mento così come la mucosa laterale e la gengiva anteriore al forame mentoniero ipsilaterale ma con qualche estensione lungo la linea mediana. La tomografia computerizzata della faccia conica è essenziale per identificare la posizione del forame mentoniero e della struttura anteriore dell'ansa quando si sottintende che non è inserita nella regione. Possiamo anche definire il nervo mentoniero come un nervo afferente che trasmette impulsi dal parodonto vestibolare dei denti mandibolari anteriori, dal mento e dal labbro inferiore per poi unirsi con il nervo incisivo dopo la sua entrata nel forame mentoniero.
Ipoestesia del nervo mentoniero
L’anestesia nervo mentoniero o mento addormentato potrebbe essere correlato a infezioni odontogene e lesioni cistiche di varia natura. Si tratta di una neuropatia del nervo alveolare caratterizzato da ipoestesia o parestesia del labbro inferiore e del nervo mentoniero. Se l’ipoestesia del nervo mentoniero non fosse associata a cause iatrogene, la sindrome è clinicamente significativa per via della sua frequente associazione anche con malattie maligne come linfoma e lesioni metastatiche. Con l’ipoestesia del nervo mentoniero ci possono essere casi relazionati con patologie dentali come ad esempio degli ascessi dentoalveolari o tumori benigni. Nonostante la neuropatia del nervo mentoniero sia considerata un sintomo pericoloso per via della possibilità di presenza di una neoplasia maligna a distanza, si dovrà comunque valutare l’eventualità di cause infettive odontogene o di altre possibili cause di natura benigna. Le lesioni a carico del nervo alveolare inferiore vanno viste come un possibile problema concreto legato alla chirurgia orale e implantare. Queste pratiche possono provocare un danno nervoso che potrebbe guarire da solo nel giro di poco tempo o potrebbe comportare dei deficit di funzionalità residua oppure, ancora, delle algie che potrebbero anche deteriorare la qualità della vita del paziente.
Spesso il paziente dice di soffrire di ipoestesia del nervo mentoniero e del labbro inferiore. In questi casi il dentista spesso opta per un intervento microchirurgico poiché alcune lesioni si possono risolvere in modo autonomo entro 2 o 3 mesi. In caso di sezione parziale o completa del nervo i tempi di recupero ottimale si allungano. Solitamente comunque dopo 6-8 mesi si avrà una buona ripresa della funzionalità del nervo mentoniero. In quei casi in cui non si ha una autoguarigione perché il danno è esterno al canale mandibolare (nervo mentoniero), oppure qualora questo fosse occupato da corpi estranei come residui radicolari o impianti dentari, si potrà eseguire un intervento microchirurgico ricostruttivo. In caso di sintomatologia algica questa potrebbe pregiudicare la qualità della vita del paziente e per questo bisognerebbe agire il prima possibile. In caso di interventi al dente giudizio nervo mentoniero e parestesia potrebbero essere alcune delle possibili conseguenze.
Nervo mentoniero
La sindrome del mento intorpidito è caratterizzata da anestesia o parestesia nelle aree fornite dal nervo del mento. È un sintomo raro che tende a essere sottovalutato. Lungi dall'essere insignificante, dovrebbe essere preso come un'indicazione di una malattia maligna nascosta. Nei pazienti precedentemente diagnosticati con neoplasia, è frequentemente associata a diagnosi infauste che indicano una rapida progressione della malattia. La sindrome del mento intorpidito è una neuropatia sensoriale rara nella pratica clinica. È caratterizzata da disestesia e/o ipoestesia-anestesia della cute del mento, della mucosa gengivale e del labbro inferiore fino alla linea mediana del viso, regione che corrisponde al territorio innervato dal nervo mentoniero (ramo terminale sensoriale del nervo alveolare, a sua volta dal terzo ramo trigemino). Non è raro che i pazienti si feriscano mordendosi o radendosi senza provare dolore. È generalmente unilaterale e possono essere interessati entrambi i lati del viso. Poiché il nervo mentale è puramente sensibile, la motilità facciale è intatta
Nervo mentoniero: che cos’è
Il nervo mentoniero è un terminale del nervo alveolare inferiore che è, a sua volta, un ramo del nervo mandibolare. Il nervo mentoniero emerge dal lato buccale della mandibola mediante il forame mentoniero, appena sotto l’apice del secondo dente premolare, per innervare il labbro inferiore e il mento così come la mucosa laterale e la gengiva anteriore al forame mentoniero ipsilaterale ma con qualche estensione lungo la linea mediana. La tomografia computerizzata della faccia conica è essenziale per identificare la posizione del forame mentoniero e della struttura anteriore dell'ansa quando si sottintende che non è inserita nella regione. Possiamo anche definire il nervo mentoniero come un nervo afferente che trasmette impulsi dal parodonto vestibolare dei denti mandibolari anteriori, dal mento e dal labbro inferiore per poi unirsi con il nervo incisivo dopo la sua entrata nel forame mentoniero.
Ipoestesia del nervo mentoniero
L’anestesia nervo mentoniero o mento addormentato potrebbe essere correlato a infezioni odontogene e lesioni cistiche di varia natura. Si tratta di una neuropatia del nervo alveolare caratterizzato da ipoestesia o parestesia del labbro inferiore e del nervo mentoniero. Se l’ipoestesia del nervo mentoniero non fosse associata a cause iatrogene, la sindrome è clinicamente significativa per via della sua frequente associazione anche con malattie maligne come linfoma e lesioni metastatiche. Con l’ipoestesia del nervo mentoniero ci possono essere casi relazionati con patologie dentali come ad esempio degli ascessi dentoalveolari o tumori benigni. Nonostante la neuropatia del nervo mentoniero sia considerata un sintomo pericoloso per via della possibilità di presenza di una neoplasia maligna a distanza, si dovrà comunque valutare l’eventualità di cause infettive odontogene o di altre possibili cause di natura benigna. Le lesioni a carico del nervo alveolare inferiore vanno viste come un possibile problema concreto legato alla chirurgia orale e implantare. Queste pratiche possono provocare un danno nervoso che potrebbe guarire da solo nel giro di poco tempo o potrebbe comportare dei deficit di funzionalità residua oppure, ancora, delle algie che potrebbero anche deteriorare la qualità della vita del paziente.
Spesso il paziente dice di soffrire di ipoestesia del nervo mentoniero e del labbro inferiore. In questi casi il dentista spesso opta per un intervento microchirurgico poiché alcune lesioni si possono risolvere in modo autonomo entro 2 o 3 mesi. In caso di sezione parziale o completa del nervo i tempi di recupero ottimale si allungano. Solitamente comunque dopo 6-8 mesi si avrà una buona ripresa della funzionalità del nervo mentoniero. In quei casi in cui non si ha una autoguarigione perché il danno è esterno al canale mandibolare (nervo mentoniero), oppure qualora questo fosse occupato da corpi estranei come residui radicolari o impianti dentari, si potrà eseguire un intervento microchirurgico ricostruttivo. In caso di sintomatologia algica questa potrebbe pregiudicare la qualità della vita del paziente e per questo bisognerebbe agire il prima possibile. In caso di interventi al dente giudizio nervo mentoniero e parestesia potrebbero essere alcune delle possibili conseguenze.
Nervo mentoniero
La sindrome del mento intorpidito è caratterizzata da anestesia o parestesia nelle aree fornite dal nervo del mento. È un sintomo raro che tende a essere sottovalutato. Lungi dall'essere insignificante, dovrebbe essere preso come un'indicazione di una malattia maligna nascosta. Nei pazienti precedentemente diagnosticati con neoplasia, è frequentemente associata a diagnosi infauste che indicano una rapida progressione della malattia. La sindrome del mento intorpidito è una neuropatia sensoriale rara nella pratica clinica. È caratterizzata da disestesia e/o ipoestesia-anestesia della cute del mento, della mucosa gengivale e del labbro inferiore fino alla linea mediana del viso, regione che corrisponde al territorio innervato dal nervo mentoniero (ramo terminale sensoriale del nervo alveolare, a sua volta dal terzo ramo trigemino). Non è raro che i pazienti si feriscano mordendosi o radendosi senza provare dolore. È generalmente unilaterale e possono essere interessati entrambi i lati del viso. Poiché il nervo mentale è puramente sensibile, la motilità facciale è intatta
