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Mentoplastica

La mentoplastica è un intervento poco invasivo ma che però consente di ottenere risultati molto importanti per quanto riguarda il raggiungimento di una estetica ben proporzionata del nostro volto. A seconda dei casi il dentista potrà decidere se procedere con una mentoplastica additiva e riduttiva. Il dentista può eseguire diverse tipologie di correzioni del mento che consentono di modificarne l’aspetto, le dimensioni, la proiezione e le asimmetrie. In genere la durata di una mentoplastica si stabilisce sulla base dell’entità delle correzioni che si intendono effettuare e può andare dai 25-30 minuti fino a oltre 90 minuti. In alcuni casi rifarsi il mento prevede anche l’ingrandimento dello stesso utilizzando delle protesi in silicone che vengono integrate nella struttura ossea. Nei prossimi paragrafi cercheremo di spiegare cosa è la mentoplastica e anche quali sono le tempistiche per la guarigione post operatoria.

Mentoplastica: la tecnica chirurgica

La mentoplastica maxillo facciale per ridurre il mento si esegue facendo una incisione nella bocca o subito sotto il mento da cui si procederà ad asportare il materiale in eccesso mediante una precisa limatura dell’osso. Se vogliamo aumentare il mento con la mentoplastica si procede a posizionare la protesi in una tasca mediante una piccola incisione di un paio di centimetri subito sotto il mento. La cicatrice sarà pressoché invisibile e, al termine dell’intervento, si applicherà un semplice cerotto senza poi procedere alla rimozione dei punti. Potremo poi riprendere tutte le attività normali circa 48 ore dopo la mentoplastica. Dopo l’intervento potrebbe esserci del gonfiore localizzato che però comunque dovrebbe sparire da solo entro circa sette giorni. La funzione esatta del mento non è ancora correttamente compresa dalla scienza in quanto, teoricamente, non apporta dei vantaggi pratici dimostrabili. Il mento ha la funzione di chiudere il contorno del viso e dà una forma specifica allo stesso.

Mentoplastica o genioplastica

Abbiamo parlato della mentoplastica, vediamo ora che cos’è la genioplastica, ovvero una alternativa concreta all’aumento del mento mediante protesi che consiste in un’osteotomia orizzontale della sinfisi mentoniera. La mentoplastica è una procedura molto utile che consente di correggere la discrepanza orizzontale e anche i rapporti verticali che esistono all’interno del volto. La genioplastica offre una grande versatilità al chirurgo che potrà sia ridurre che aumentare la lunghezza del mento e anche incrementare la proiezione anteriore. Con la genioplastica avremo però lo svantaggio di una procedura più invasiva rispetto all’utilizzo di una protesi mentoniera.

Mentoplastica additiva: tutte le info

La mentoplastica additiva consiste nell’inserire una apposita protesi davanti all’osso mandibolare così da aumentare la proiezione e la larghezza del mento, aumentando nel contempo anche le proporzioni orizzontali. La mentoplastica additiva è un intervento chirurgico che permette di correggere profilo e forma del mento senza discrepanza verticale in termini di lunghezza facciale. Si tratta di un intervento indicato nel caso non venga accettata l’eventuale scelta alternativa di un intervento sull’osso mandibolare. La mentoplastica comunque non va a modificare eventuali difetti di occlusione e il loro trattamento è riservato all’odontoiatra ortodontista e al chirurgo maxillo-facciale. Con la mentoplastica il mento dovrà essere visto inserito nell’insieme del volto e integrato rispetto alle sue proporzioni. Con la mentoplastica abbiamo il fine di correggere dei difetti andando a ottenere un risultato il più possibile naturale. Non sarà consigliabile invece riprodurre la forma del mento secondo un modello predefinito che non sia personalizzato. In particolare comunque la mentoplastica consente di aumentare le dimensioni di un mento troppo piccolo mentre la malaroplastica di aumentare il volume della regione malare (zigomi).

Mentoplastica e decorso post-operatorio

Nelle prime 48 ore dopo la mentoplastica potrebbero apparire gonfiore ed ecchimosi tutto intorno a guance, occhi e collo. Solo dopo i primi 3-4 giorni l’edema tenderà a regredire e tornerà presentabile. Come abbiamo già accennato dopo la mentoplastica maxillo facciale potrebbe persistere un certo gonfiore anche per alcune settimane, specialmente intorno alla zona trattata. Dopo circa 21 giorni dopo la mentoplastica si potrà tornare a riprendere le proprie attività e riprendere anche a fare attività sportive senza timore. Se si utilizzano i fillers si avranno dei risultati in minor tempo e l’edema potrebbe persistere fino a 4 giorni dopo. Solitamente con la mentoplastica si tendono ad evitare correzioni alla prima seduta e si preferisce correggere eventuali imperfezioni circa sette giorni dopo la prima seduta così da evitare asimmetrie.

Ricordiamo che sarà unicamente lo specialista ad analizzare i difetti estetici o di masticazione del viso del paziente nella visita pre-operatoria. Il chirurgo poi presenterà le possibili modificazioni armoniche di forma, profilo ed estetica del paziente. Chiaramente il chirurgo dovrà condividere con il paziente la scelta del progetto chirurgico e della tecnica più adeguata. Ci sono casi di malformazioni ossee e di arcate dentarie che dovranno essere attentamente valutate e rimandate a valutazioni in ambito maxillo-facciale e odontoiatrico. Anche per questo sarebbe meglio rivolgersi unicamente a specialisti seri e qualificati in grado di consigliare il percorso più indicato alla soluzione dei problemi estetici.
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