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Lampada dentista

La lampada dentista è uno strumento molto prezioso che serve allo specialista per semplificare il proprio lavoro. Che rapporti hanno luce e denti? Il fatto di contemplare i denti di una persona implica già l'espressione di vari fenomeni luminosi. Ed è grazie alla luce, alla composizione e alla consistenza dei denti, che il loro colore "perlato" può essere percepito dall'occhio umano. Per spiegare come e perché l'essere umano percepisce il colore dei denti, la scienza afferma che in questo processo, interagiscono tra loro fenomeni luminosi come traslucenza, riflessione, assorbimento e luminosità. Anche lo smalto dei denti, la sua consistenza, la dentina, la polpa e i tessuti gengivali svolgono un ruolo importante nell'aspetto dei denti di una persona. L'odontoiatria è la scienza della salute dentale in cui vengono utilizzati alcuni dispositivi elettronici che sfruttano la luce in diverse gamme dello spettro elettromagnetico. Questi apparecchi vengono utilizzati per eseguire processi come lo sbiancamento dei denti, la guarigione e l'indurimento della resina. Non sorprende quindi che una lampada dentista sia uno degli strumenti più diffusi nei centri specializzati. Per saperne di più sulle caratteristiche delle lampade scialitiche per odontoiatria non resta che proseguire la lettura.

Cosa sono le lampade scialitiche

Quando ci si trova nello studio dentista è essenziale poter fare affidamento su strumenti funzionali che rendono più agevole il lavoro del medico. La lampada scialitica odontoiatrica è ad esempio uno dei dispositivi più importanti in quanto rappresenta una speciale fonte di luce che è letteralmente essenziale in sala operatoria. Le lampade scialitiche per odontoiatria permettono di illuminare il campo chirurgico in modo uniforme e vengono solitamente montate sul lettino operatorio o a parete. La lampada dentista scialitica è fondamentale in quanto serve ad assicurare al medico una illuminazione priva di ombre così da rendere più agevole il lavoro del chirurgo. La conformazione di questa lampada dentista è stata studiata così da generare un fascio luminoso uniforme e da minimizzare la presenza di ombre. Oltre al sistema di illuminazione principale (cupola), la lampada dentista può avere anche dei sistemi di illuminazione ausiliari anche definiti “satelliti”. La cupola e i satelliti sono a loro volta dotati di bracci snodabili che servono a consentire di direzionare il fascio luminoso in una particolare zona. Oggi, gli specialisti si affidano a sorgenti luminose alogene, plasma, laser e LED per facilitare le procedure dentistiche quotidiane. Ad esempio, le lampade fotopolimerizzabili o fotopolimerizzanti sono strumenti utilizzati per indurire alcuni materiali e come agenti acceleranti per lo sbiancamento dei denti. Per eseguire questi processi possono essere utilizzate tutte le sorgenti luminose, ciascuno con un diverso spettro elettromagnetico. Le lampade alogene emettono luce compresa tra 370 e 510 nanometri (nm). Ci sono poi le lampade ad arco al plasma con emissione luminosa compresa tra 460 e 480 nm e le lampade a polimerizzazione laser possono variare da 488 a 904 nm. Attualmente il LED e il suo spettro da 450 a 480 nm sono sempre più utilizzati dagli specialisti rispetto alle sorgenti luminose sopra citate. Da notare che la lunghezza d'onda di ciascuna sorgente luminosa citata può variare a seconda della sua applicazione, poiché può essere lavorata anche con luce non visibile, che ha altri effetti. Ecco perché ogni specialista deve conoscere le indicazioni, le controindicazioni di ogni lampada e dei tessuti dentali da trattare.

Lampada dentista: i requisiti della lampada scialitica

Una lampada dentista scialitica deve presentare dei particolari requisiti così da garantire la massima efficienza. Questi requisiti sono l’intensità luminosa (compresa tra 40.000 e 160.000 candele) e la temperatura di colore (compresa tra 3500 e 6700 K). La luce che viene trasmessa dalle lampade scialitiche viene poi filtrata per diradare solo la radiazione relativa allo spettro visibile. In questo modo la radiazione, ovvero la responsabile degli effetti termici, non viene trasmessa. La lampada dentista scialitica usa una intersezione di fasci di luce e fornisce un’illuminazione uniforme, senza ombre e fredda. L’intensità luminosa in campo operatorio dovrebbe essere di almeno 25.000 lux, visto e considerato che la lampada sarà posizionata a un metro circa di distanza dal campo. L’assenza di ombre è del tutto essenziale per il dentista che deve avere un campo illuminato nel modo più omogeno possibile. L’omogeneità dell’illuminazione è fondamentale per dare al chirurgo la percezione delle strutture anatomiche su cui sta intervenendo. Spesso e volentieri si parla di diluizione delle ombre, ovvero la capacità della sorgente di luce di minimizzare l’effetto di eventuali ostruzioni che si dovessero interporre tra luce e campo operatorio. La lampada dentista scialitica proietta una serie di fasci di luce uniformi che, per come sono disposti, evitano che ci sia la formazione di ombre. La luce prodotta dalla luce dentista scialitica è una luce fredda priva delle radiazioni infrarosse che trasmetterebbero calore ai tessuti del paziente che è steso sul lettino operatorio. Si consideri che l’uso della lampada dentista scialitica non genera pericoli né dolore per i pazienti.
Lampada dentista