Incisivo centrale superiore
Incisivi, canini, premolari e molari sono i quattro i denti del nostro cavo orale. I denti servono a masticare e tagliare il cibo rendendo possibile una buona digestione. Ciascun dente svolge una funzione ben precisa nell’atto di mangiare. Ad esempio l’incisivo centrale superiore fa parte degli incisivi che sono otto, quattro nell’arcata superiore e quattro in quella inferiore. Gli incisivi sono i denti che normalmente usiamo per mordere e tagliare il cibo. Gli incisivi superiori sono più grandi di quelli inferiori, hanno un bordo affilato e una corona conica. Gli incisivi sono i primi denti a spuntare, intorno ai sei mesi nel caso dei denti da latte, e tra i 6 e gli 8 anni nel caso dei denti permanenti. Abbiamo poi i canini che sono quattro, due in alto e due in basso, e sono più appuntiti rispetto all’incisivo centrale superiore. Nel caso dei canini la forma della corona è appuntita e hanno un'unica radice. I denti da latte canini generalmente compaiono tra i 16 ei 20 mesi di età con i canini superiori che si sviluppano prima di quelli inferiori. Nella dentatura permanente invece l'ordine è invertito.
Le diverse tipologie di denti
Oltre a incisivi e canini abbiamo poi i premolari che hanno una radice che termina in due punti. Anche i premolari sono otto, quattro per arcata, e normalmente servono per una prima fase di masticazione e frantumazione del cibo. I primi premolari compaiono circa 10 anni anche se i tempi possono variare da persona a persona. I molari invece sono dodici, sei in alto e sei in basso, tre per ogni arcata. La loro funzione nel cavo orale è quella di macinare il cibo durante la masticazione. In termini di forma, la corona potrebbe avere quattro o più cuspidi così come due o più radici. I molari permanenti non sostituiscono alcun dente, crescono dietro i molari del bambino. I primi si sviluppano intorno all'età di sei anni, mentre i secondi compaiono tra gli 11 ei 13 anni. Abbiamo infine i denti del giudizio o terzi molari, denti anche noti come denti del giudizio. Questi sono gli ultimi denti a svilupparsi e di solito non compaiono fino all'età di 18 o 20 anni. Se si sviluppano, di solito causano problemi per mancanza di spazio in bocca e nella maggior parte dei casi è consigliabile la loro estrazione.
Anatomia incisivo centrale superiore
L’incisivo centrale superiore è anche il primo dente dell’arcata dentaria. In media questo dente è lungo circa 22,5 mm di cui 10,5 mm coronali e 12 radicolari. L’incisivo centrale superiore ha un diametro mesiodistale molto ampio, quattro facce e un margine incisale. Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, l’incisivo centrale superiore ha la funzione di tagliere il cibo e influisce anche sulla fonetica e sull’estetica. L’incisivo centrale superiore è anche l’unico dente, assieme al suo omologo inferiore, che mesialmente prende contatto con il lato mesiale di un dente contiguo. Con il passare del tempo, e con la progressiva usura dei denti, questo contatto diventa sempre di più una superficie ellittica allungata.
Capita abbastanza spesso che il contatto tra gli incisivi sia alterato, si pensi ad esempio a denti con diastema o a problematiche di natura ortodontica che possono sovrapporre o distanziare l’elemento. Vestibolarmente l’incisivo centrale superiore presenta tre lobi e due depressioni che partono dal bordo incisale. Questi lobi sono anche noti come lobo mesiale, distale e centrale ed è davvero difficile riuscire a distinguerne uno dall’altro. Da punto di vista palatale quando si parla di incisivo centrale superiore sono evidenti le creste marginali sui lati mesiale e distale, ovvero spessori maggiori dello strato di smalto a contorno dell’elemento che delimitano la fossetta incisiva palatale. Possiamo dire che l’incisivo centrale superiore si presenti come un elemento piuttosto tozzo con un diametro mesiodistale maggiore del vestibolopalatale. Subito dopo il canino inferiore, l’incisivo centrale superiore è sicuramente il dente con la corona più lunga. La radice è unica e piuttosto tozza e ha, nel complesso, una caratteristica forma conica.
Devitalizzazione incisivo centrale superiore
La devitalizzazione di un dente vitale deve essere vista come una terapia odontoiatrica di tipo endotico che consiste nella rimozione del tessuto pulpare all’interno del dente. Prima di procedere con qualsiasi manovra si dovrà valutare con attenzione l’ortopantomografia delle arcate dentarie del paziente così da individuare con certezza il dente che presenta la patologia. Se il dente colpito da pulpite, ovvero infiammazione della polpa dentaria, è proprio l’incisivo centrale superiore, allora si procederà con una radiografia endorale per conoscere al meglio le condizioni del dente da trattare. Per praticare l’anestesia su un incisivo centrale superiore vitale bisogna effettuare l’anestesia plessica e quindi utilizzare una siringa per anestesia che permette l’aspirazione. Si dovrà poi prelevare con pinza sterile la fiala di anestetico e introdurla nella siringa avvitando l’ago di tipo corto. A questo punto si dovrà iniettare una dose di almeno 2cc di anestetico a livello dell’apice dell’incisivo centrale superiore con ago corto.
Le diverse tipologie di denti
Oltre a incisivi e canini abbiamo poi i premolari che hanno una radice che termina in due punti. Anche i premolari sono otto, quattro per arcata, e normalmente servono per una prima fase di masticazione e frantumazione del cibo. I primi premolari compaiono circa 10 anni anche se i tempi possono variare da persona a persona. I molari invece sono dodici, sei in alto e sei in basso, tre per ogni arcata. La loro funzione nel cavo orale è quella di macinare il cibo durante la masticazione. In termini di forma, la corona potrebbe avere quattro o più cuspidi così come due o più radici. I molari permanenti non sostituiscono alcun dente, crescono dietro i molari del bambino. I primi si sviluppano intorno all'età di sei anni, mentre i secondi compaiono tra gli 11 ei 13 anni. Abbiamo infine i denti del giudizio o terzi molari, denti anche noti come denti del giudizio. Questi sono gli ultimi denti a svilupparsi e di solito non compaiono fino all'età di 18 o 20 anni. Se si sviluppano, di solito causano problemi per mancanza di spazio in bocca e nella maggior parte dei casi è consigliabile la loro estrazione.
Anatomia incisivo centrale superiore
L’incisivo centrale superiore è anche il primo dente dell’arcata dentaria. In media questo dente è lungo circa 22,5 mm di cui 10,5 mm coronali e 12 radicolari. L’incisivo centrale superiore ha un diametro mesiodistale molto ampio, quattro facce e un margine incisale. Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, l’incisivo centrale superiore ha la funzione di tagliere il cibo e influisce anche sulla fonetica e sull’estetica. L’incisivo centrale superiore è anche l’unico dente, assieme al suo omologo inferiore, che mesialmente prende contatto con il lato mesiale di un dente contiguo. Con il passare del tempo, e con la progressiva usura dei denti, questo contatto diventa sempre di più una superficie ellittica allungata.
Capita abbastanza spesso che il contatto tra gli incisivi sia alterato, si pensi ad esempio a denti con diastema o a problematiche di natura ortodontica che possono sovrapporre o distanziare l’elemento. Vestibolarmente l’incisivo centrale superiore presenta tre lobi e due depressioni che partono dal bordo incisale. Questi lobi sono anche noti come lobo mesiale, distale e centrale ed è davvero difficile riuscire a distinguerne uno dall’altro. Da punto di vista palatale quando si parla di incisivo centrale superiore sono evidenti le creste marginali sui lati mesiale e distale, ovvero spessori maggiori dello strato di smalto a contorno dell’elemento che delimitano la fossetta incisiva palatale. Possiamo dire che l’incisivo centrale superiore si presenti come un elemento piuttosto tozzo con un diametro mesiodistale maggiore del vestibolopalatale. Subito dopo il canino inferiore, l’incisivo centrale superiore è sicuramente il dente con la corona più lunga. La radice è unica e piuttosto tozza e ha, nel complesso, una caratteristica forma conica.
Devitalizzazione incisivo centrale superiore
La devitalizzazione di un dente vitale deve essere vista come una terapia odontoiatrica di tipo endotico che consiste nella rimozione del tessuto pulpare all’interno del dente. Prima di procedere con qualsiasi manovra si dovrà valutare con attenzione l’ortopantomografia delle arcate dentarie del paziente così da individuare con certezza il dente che presenta la patologia. Se il dente colpito da pulpite, ovvero infiammazione della polpa dentaria, è proprio l’incisivo centrale superiore, allora si procederà con una radiografia endorale per conoscere al meglio le condizioni del dente da trattare. Per praticare l’anestesia su un incisivo centrale superiore vitale bisogna effettuare l’anestesia plessica e quindi utilizzare una siringa per anestesia che permette l’aspirazione. Si dovrà poi prelevare con pinza sterile la fiala di anestetico e introdurla nella siringa avvitando l’ago di tipo corto. A questo punto si dovrà iniettare una dose di almeno 2cc di anestetico a livello dell’apice dell’incisivo centrale superiore con ago corto.
