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Fumare dopo estrazione dente

Dopo l'intervento chirurgico dentale, è essenziale seguire una serie di cure e precauzioni per garantire il successo dell'intervento, altrimenti le complicazioni possono svilupparsi o addirittura richiedere una nuova operazione. Come in qualsiasi processo di guarigione, l'alcol e il tabacco ritardano e lo rendono difficile ed evitato. Fumare dopo estrazione dente quindi non è mai una buona idea e molti dentisti consigliano di lasciar perdere le sigarette almeno per le prime tre settimane dopo l’intervento chirurgico. Sia l'eccesso di alcol che fumare dopo estrazione dente, aumentano il rischio di infezioni, dolori e complicazioni. Entrambe le sostanze influenzano negativamente la funzione complessiva degli organi, così come il funzionamento del sistema immunitario.

Si può fumare dopo un’estrazione dentaria? La risposta è no. Dopo l'intervento chirurgico, le persone che fumano hanno una probabilità molto più alta di infezione da ferita, complicazioni derivanti da condizioni cardiopolmonari e devono passare attraverso una condizione postoperatoria più lenta e più lunga. Abbandonare tabacco e alcol ha ridotto significativamente le possibilità di infezione, complicazione o prolungamento del processo di guarigione. Dunque in questo articolo vedremo insieme tutte le motivazioni per cui è sconsigliabile fumare dopo estrazione dente e quando si può riprendere.

Dopo quanti giorni dall’estrazione posso fumare?

Abbiamo già visto come fumare dopo estrazione dente non sia mai una buona idea. Se proprio lo si vuole fare sarà bene attendere almeno tre settimane. Se non fosse possibile riuscire a resistere così tanto sarà bene almeno non fumare per qualche giorno. Nei periodi post-chirurgici, il paziente ha bisogno di un'igiene orale estrema, in quanto questa è la chiave per un corretto recupero e prevenzione delle infezioni, richiedendo al contempo metodi di pulizia che garantiscano la massima morbidezza e comfort dei tessuti molli e delle aree curative. Il consiglio in tutte le fasi successive a un intervento chirurgico dentale è quello di lavarsi i denti per almeno due minuti dopo i pasti così da contrastare la formazione di placca batterica. Si consiglia anche di rimuovere la placca batterica dalle aree tra i denti con una corretta pulizia interprossimale. Per raggiungere il 100% della bocca e ottenere una durata più lunga dei principi attivi in bocca si consiglia di finire con un risciacquo antisettico formulato per rimuovere la placca batterica. Fumare dopo estrazione dente è invece proprio uno di quei comportamenti da evitare in quanto potrebbero compromettere la corretta guarigione. Mantenere una dieta equilibrata, ricca di nutrienti e vitamine essenziali e non mangiare cibi molto caldi, molto freddi, piccanti, salati o zuccherati, aumenterà in fine la velocità di guarigione dei tessuti.

Fumare dopo estrazione dente: ecco perché no

Partendo dal presupposto che fumare fa male in ogni caso, vediamo ora perché bisognerebbe evitare di fumare soprattutto dopo l’estrazione di un dente. Alla domanda “dopo quanto si può fumare dopo estrazione dente?” abbiamo già risposto, cercheremo ora di capire quali sono i problemi direttamente causati dal fumo di sigaretta. Il primo motivo è che fumare consiste in un rilascio di sostanze chimiche come il catrame che possono contaminare i tessuti scoperti. Non solo, fumare aumenta anche il calore all’interno del cavo orale che rappresenta un problema per i coaguli di sangue. Inoltre aspirare il fumo di sigaretta può intralciare la chiusura della ferita spostando il coagulo e rallentando la guarigione. Dopo l’estrazione del dente l’alveolo si riempie di sangue formando un coagulo che bisognerebbe cercare di conservare più a lungo possibile così da permettere una corretta guarigione della ferita e favorire la formazione di nuovo osso al posto del dente estratto. Chiaramente la quantità di nuovo osso in formazione è strettamente dipendente anche dalla stabilità e dalla integrità del coagulo.

Soprattutto per i fumatori capire dopo un’estrazione dente quanto aspettare per fumare non è un dettaglio. Le sostanze contenute nella sigaretta come nicotina e catrame possono danneggiare comunque la guarigione e rallentare i tempi, cosa che avviene anche con altri interventi orali. Si tenga anche conto che il fumo di sigaretta può anche ostacolare il flusso sanguigno e la guarigione, stessa cosa vale per l’estrazione di qualsiasi dente. Fumare dopo estrazione dente può anche provocare degli effetti collaterali come il sanguinamento. Dopo l’estrazione del dente non a caso i dentisti consigliano di consumare cibi liquidi e freddi per un giorno e di applicare il ghiaccio sulla zona operata. Il caldo infatti può sciogliere il coagulo inducendo sanguinamento e il fumo di sigaretta potrebbe peggiorare la situazione. Fumare dopo estrazione dente potrebbe provocare anche una alveolite. Dopo l’estrazione infatti le pareti ossee dell’alveo sono esposte al contatto con il cavo orale. Fumando, il catrame potrebbe contaminare l’osso e causare una necrosi ossea vera e propria.

Estrazione dente dopo quanto posso fumare

Ma quindi dopo un’estrazione dente quanto aspettare per fumare? Tre settimane, come abbiamo visto, sarebbe l’ideale ma per un fumatore incallito potrebbe non essere così facile. Si consiglia di non fumare almeno per cinque giorni dopo l’estrazione così da permettere ai tessuti sensibili al fumo di rimarginarsi almeno in parte. In alcuni casi potrebbero anche essere sufficiente 72 ore mentre, in altri casi, l’alveolo è esposto e quindi bisognerà aspettare la formazione di nuova gengiva a partire dall’osso. In questo caso bisognerebbe aspettare almeno sette giorni, stessa cosa per quanto riguarda l’estrazione di un dente del giudizio. Insomma, fumare dopo estrazione dente non è mai una buona idea ma dopo solo pochi giorni si potrà tornare a farlo senza troppi problemi.
Fumare dopo estrazione dente