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Frese odontoiatriche

Le frese odontoiatriche sono degli strumenti metallici utilizzati in odontoiatria per tagliare, lucidare e levigare le superfici dei denti o eliminare la carie. Tra le loro qualità principali si può evidenziare la durezza e la velocità di movimento rotatorio che permette di velocizzare il trattamento odontoiatrico e di eseguirlo con la massima precisione. Le frese odontoiatriche sono fondamentalmente costituite da tre parti: fusto, corpo e parte attiva. Quest'ultimo è quello che svolge il lavoro o la funzione che vogliamo svolgere. Le frese odontoiatriche possono essere classificate in base al tipo di strumento rotante attraverso il quale si intende utilizzare la fresa, in base al materiale di cui sono composte e in base alla loro forma e granulometria. Per saperne di più sulla classificazione frese odontoiatriche e capire a cosa servono e come si usano non resta che proseguire la lettura.

Classificazione frese odontoiatriche

Gli strumenti rotanti con cui possono essere utilizzate le frese per odontoiatria sono turbina, contrangolo o manipolo, ciascuno con una diversa velocità di lavoro. La turbina è la più veloce e la più piccola e viene utilizzata per realizzare otturazioni o per intagliare restauri in ceramica come faccette dentali o corone. Se si sente parlare di brunitore odontoiatria si fa riferimento a uno strumento con terminazioni arrotondate che viene utilizzato per brunire, lucidare o per rifinire le superfici metalliche. Il contrangolo è un pezzo più grande con una velocità di lavoro bassa o media con cui vengono generalmente eseguiti il posizionamento dell'impianto e la lucidatura dentale. Il manipolo viene utilizzato in procedure chirurgiche come l'estrazione dei denti del giudizio. Per quanto riguarda il materiale di cui sono composte le frese odontoiatriche, queste possono essere carburo di tungsteno o diamante e, a seconda delle esigenze del trattamento, lo spessore della grana utilizzata sarà diverso. Sono classificati per colori o spessori che vanno da 14 micron per i più fini e fino a 180 micron per i più spessi. Tra le frese odontoiatriche abbiamo quelle diamantate, quelle in carburo e in tungsteno.

Oltre alla loro dimensione e forma, le frese odontoiatriche sono classificate per colori o spessori che vanno da 14 micron per i più fini e fino a 180 micron per i più spessi. La stessa fresa, con la stessa forma, può avere spessori di grana differenti a seconda delle esigenze di trattamento. Le frese dentali sono strumenti utilizzati in tutte le cliniche dentali e servono per tagliare, lucidare la superficie del dente e rimuovere il tessuto cariato. È un trapano metallico che viene attivato da una turbina, generalmente viene utilizzato previa applicazione di anestesia locale sulla zona trattata. Sono uno dei progressi più significativi nell'odontoiatria moderna e consentono di avere un trattamento rapido e preciso per preservare un sorriso smagliante, riducendo così al minimo i traumi e migliorando la sicurezza rispetto ai vecchi metodi.

Frese odontoiatriche: a cosa servono

Il campo dell'odontoiatria è in continua evoluzione e al suo interno giocano un ruolo fondamentale i materiali, applicati in questo caso per velocizzare la velocità di lavoro e aumentare la precisione al fine di ottenere i migliori risultati. Per questo motivo attualmente le frese odontoiatriche disponibili sul mercato sono in continuo sviluppo e offrono minore usura e maggiore durata anche quando vengono utilizzate in situazioni ad alta resistenza. La fresa in carburo di tungsteno ad esempio sostituisce le vecchie frese interamente in acciaio, composte da questa lega nella sua parte attiva lavorativa che ne migliorano e rinforzano le proprietà fisiche. Le frese in carburo di tungsteno conformi agli standard ISO si distinguono per la numerazione ISO 500. Le frese odontoiatriche a diamante forniscono elevata precisione grazie all'incorporazione nella sua parte lavorante di più strati di polvere di carbonio mediante tecniche di zincatura. Le frese diamantate, secondo lo standard ISO, si distinguono per la numerazione ISO 806.

Quanti tipi di frese dentali esistono? Questa è una domanda con una risposta difficile poiché il catalogo è composto da centinaia di varietà, forme e marchi che non smettono di aumentare ogni anno. Negli anni '80 fu deciso, dalle principali istituzioni odontoiatriche internazionali, di unificare le frese odontoiatriche sotto una nomenclatura comune e una classificazione universale, motivo per cui sono inclusi nelle specifiche ADA n. 23 e nelle normative ISO. La prima e più semplice classificazione è in base al tipo di strumento rotante con cui verrà utilizzata la fresa. Le frese per turbine sono quelle di dimensioni inferiori e da utilizzare con turbine odontoiatriche ad alta velocità. Hanno un diametro del gambo di 1,6 mm e l'estremità libera. Altra tipologia di classificazione delle frese odontoiatriche sono le forature in base al diametro massimo della parte attiva. Questa classificazione specifica la dimensione della punta o parte attiva della fresa in modo che all'interno dello stesso modello di forma possiamo trovare dimensioni diverse. Prendendo ad esempio la fresa a sfera (sagomata ISO.001), possiamo trovare dalla dimensione ISO.009 come la più piccola, ideale per lavori di dettaglio come la pulizia di punti di carie incipienti, a diametri enormi da utilizzare ad esempio in protesi o interventi chirurgici.
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