Fattura dentista
Un dentista è un medico professionista dedicato al trattamento della bocca e dell'intero sistema stomatognatico (labbra, denti, mucosa orale, palato, tra le altre aree dello stesso). All'interno di questo campo i dentisti possono offrire un'ampia varietà di servizi ai loro pazienti, alcuni per esigenze di salute e altri di natura estetica. Saper consultare la fattura dentista è però molto importante per evitare di farsi trovare impreparati e capire che cosa si sta pagando. La descrizione fattura dentista permette di apprendere tutta una serie di dati che potrebbero essere particolarmente utili. Si consideri comunque che il sistema di fatturazione che regola il settore odontoiatrico non è lo stesso di quello di qualsiasi impresa. Insomma, per saperne di più sulla fattura dentista non resta che proseguire la lettura.
Fattura dentista: perché richiederla
I pazienti nel corso della vita si devono per forza di cose confrontare con la fattura dentista con tutte le problematiche connesse. Purtroppo esiste anche il problema diffuso della mancata fatturazione che riguarda da vicino anche il campo odontoiatrico. Detto in altre parole un dentista, in cambio di uno sconto sulle cure, potrebbe proporre al paziente di evitare la fattura dentista. Si tratta di una pessima pratica ormai consolidata ed entrata nell’uso comune al punto che spesso sono persino i pazienti a richiedere il pagamento in contanti senza fattura dentista. Dobbiamo però specificare che la mancata fattura dentista si tratta di un reato che prevede delle sanzioni tanto per il professionista, quanto per quelli che non si sono ancora attivati nella richiesta del documento.
Fattura dentista quanto si scarica e IVA
Spesso quando non si emette fattura dentista i professionisti “propongono” uno sconto del 20% adducendo come scusa il mancato versamento dell’Iva. In altre parole la cifra che il paziente “risparmierebbe” sarebbe pari all’Iva che il dentista dovrebbe versare. I professionisti che ragionano in questo modo non andrebbero considerati tali in quanto, leggi alla mano, le prestazioni odontoiatriche sono esenti Iva (art.10 n.18 del DPR 26/10/72 n.633). Nello specifico secondo la disciplina Iva le prestazioni sanitarie mirate a tutelare, mantenere o stabilire la salute della persona, sono esenti dall’imposta. Una clinica odontoiatrica è un'azienda e, come tale, i servizi odontoiatrici che offre sono servizi che devono essere registrati nella sua contabilità e la loro raccolta deve avvenire nello stesso modo in cui qualsiasi azienda addebita la vendita di un prodotto o servizio. Ciò implica che la società è obbligata a offrire una fattura a qualsiasi cliente che ne faccia richiesta, dichiarare i servizi che ha venduto all'Agenzia delle Entrate e includere o meno l'IVA nel prezzo dei suoi servizi a seconda del tipo di trattamento.
Fattura dentista 730
Inoltre le spese mediche sostenute, sia per se stessi che per conto di familiari a carico, possono essere detratte con il modello 730 e con un rimborso previsto pari al 19%. Per ottenere la detrazione l’importo totale delle spese sanitarie dovrà superare la franchigia di 129,11 euro. In caso contrario il contribuente non potrà avere accesso a rimborsi di alcun tipo. Si ricorda anche che, per scaricare le spese mediche, sarà assolutamente necessario avere la fattura dentista che certifichi in modo dettagliato l’avvenuta spesa nel centro dentistico.
Fattura dentista: che dati devono essere riportati
La fattura dentista è esente IVA ma per essere completa deve presentare alcune voci che sono la data di emissione, un numero progressivo, la ragione sociale dello studio dentistico, i dati del paziente, la prestazione effettuata, l’importo e la dicitura esenzione IVA. Su una fattura di importa superiore a 77,47 euro dovrà anche essere applicata una marca da bollo da 2 euro. In mancanza di altri documenti in possesso del paziente, si vedano ad esempio le cartelle cliniche, la fattura dentista potrebbe essere l’unica prova che un dato intervento sia stato svolto in uno specifico studio dentistico. Qualora il lavoro del dentista non fosse stato realizzato al meglio, la fattura dentista sarà l’unico documento attestante l’avvenuto intervento. Insomma, la fattura dentista dovrebbe essere vista anche come una sicurezza per il paziente e non solamente come un aspetto burocratico di scarsa importanza.
Fattura dentista esente Iva: perché?
Le prestazioni sanitarie che vengono erogate dagli studi medici dai professionisti sanitari sono considerate operazioni esenti IVA e quindi non obbligano lo studio all’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto così come sancito dall’art.10 comma 1 D.P.R. 633/1972 nella sua lista esaustiva di tutte le operazioni che godono del regime di esenzione. Si tenga anche presente che qualsiasi fattura dentista emessa a fronte di prestazioni esenti IVA dovrà contenere una dicitura specifica. Se parliamo di prestazioni sanitarie infatti, la dicitura dovrà essere “Operazione Esente Iva ai sensi dell’Art.10 comm1 n.18 del D.P.R. 633/1972). Attenzione a non confondere l’esenzione dell’IVA dall’esenzione dell’emissione della fattura poiché, come tutte le attività professionali, anche gli studi medici sono obbligati all’emissione della fattura per tutte le prestazioni eseguite sui pazienti.
Fattura dentista: perché richiederla
I pazienti nel corso della vita si devono per forza di cose confrontare con la fattura dentista con tutte le problematiche connesse. Purtroppo esiste anche il problema diffuso della mancata fatturazione che riguarda da vicino anche il campo odontoiatrico. Detto in altre parole un dentista, in cambio di uno sconto sulle cure, potrebbe proporre al paziente di evitare la fattura dentista. Si tratta di una pessima pratica ormai consolidata ed entrata nell’uso comune al punto che spesso sono persino i pazienti a richiedere il pagamento in contanti senza fattura dentista. Dobbiamo però specificare che la mancata fattura dentista si tratta di un reato che prevede delle sanzioni tanto per il professionista, quanto per quelli che non si sono ancora attivati nella richiesta del documento.
Fattura dentista quanto si scarica e IVA
Spesso quando non si emette fattura dentista i professionisti “propongono” uno sconto del 20% adducendo come scusa il mancato versamento dell’Iva. In altre parole la cifra che il paziente “risparmierebbe” sarebbe pari all’Iva che il dentista dovrebbe versare. I professionisti che ragionano in questo modo non andrebbero considerati tali in quanto, leggi alla mano, le prestazioni odontoiatriche sono esenti Iva (art.10 n.18 del DPR 26/10/72 n.633). Nello specifico secondo la disciplina Iva le prestazioni sanitarie mirate a tutelare, mantenere o stabilire la salute della persona, sono esenti dall’imposta. Una clinica odontoiatrica è un'azienda e, come tale, i servizi odontoiatrici che offre sono servizi che devono essere registrati nella sua contabilità e la loro raccolta deve avvenire nello stesso modo in cui qualsiasi azienda addebita la vendita di un prodotto o servizio. Ciò implica che la società è obbligata a offrire una fattura a qualsiasi cliente che ne faccia richiesta, dichiarare i servizi che ha venduto all'Agenzia delle Entrate e includere o meno l'IVA nel prezzo dei suoi servizi a seconda del tipo di trattamento.
Fattura dentista 730
Inoltre le spese mediche sostenute, sia per se stessi che per conto di familiari a carico, possono essere detratte con il modello 730 e con un rimborso previsto pari al 19%. Per ottenere la detrazione l’importo totale delle spese sanitarie dovrà superare la franchigia di 129,11 euro. In caso contrario il contribuente non potrà avere accesso a rimborsi di alcun tipo. Si ricorda anche che, per scaricare le spese mediche, sarà assolutamente necessario avere la fattura dentista che certifichi in modo dettagliato l’avvenuta spesa nel centro dentistico.
Fattura dentista: che dati devono essere riportati
La fattura dentista è esente IVA ma per essere completa deve presentare alcune voci che sono la data di emissione, un numero progressivo, la ragione sociale dello studio dentistico, i dati del paziente, la prestazione effettuata, l’importo e la dicitura esenzione IVA. Su una fattura di importa superiore a 77,47 euro dovrà anche essere applicata una marca da bollo da 2 euro. In mancanza di altri documenti in possesso del paziente, si vedano ad esempio le cartelle cliniche, la fattura dentista potrebbe essere l’unica prova che un dato intervento sia stato svolto in uno specifico studio dentistico. Qualora il lavoro del dentista non fosse stato realizzato al meglio, la fattura dentista sarà l’unico documento attestante l’avvenuto intervento. Insomma, la fattura dentista dovrebbe essere vista anche come una sicurezza per il paziente e non solamente come un aspetto burocratico di scarsa importanza.
Fattura dentista esente Iva: perché?
Le prestazioni sanitarie che vengono erogate dagli studi medici dai professionisti sanitari sono considerate operazioni esenti IVA e quindi non obbligano lo studio all’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto così come sancito dall’art.10 comma 1 D.P.R. 633/1972 nella sua lista esaustiva di tutte le operazioni che godono del regime di esenzione. Si tenga anche presente che qualsiasi fattura dentista emessa a fronte di prestazioni esenti IVA dovrà contenere una dicitura specifica. Se parliamo di prestazioni sanitarie infatti, la dicitura dovrà essere “Operazione Esente Iva ai sensi dell’Art.10 comm1 n.18 del D.P.R. 633/1972). Attenzione a non confondere l’esenzione dell’IVA dall’esenzione dell’emissione della fattura poiché, come tutte le attività professionali, anche gli studi medici sono obbligati all’emissione della fattura per tutte le prestazioni eseguite sui pazienti.
