Ergonomia odontoiatrica
L’ergonomia dentista è molto importante se parliamo dell’argomento della salute del paziente. L’obiettivo primario dei professionisti dovrebbe essere quello di favorire sempre, in ciascuna circostanza, il benessere e la soddisfazione del paziente durante l’esecuzione delle terapie cliniche necessarie. L’ergonomia odontoiatrica è quindi estremamente importante ed è un aspetto che dovrà essere tenuto sempre debitamente da conto. Per una buona pratica clinica sarà essenziale anche inseguire il benessere dell’operatore durante l’esecuzione delle terapie.
L’ergonomia dentista è quindi un aspetto di primordine nella pratica odontoiatrica. Il termine “ergonomia” secondo la IEA (International Ergonomics Association) è la scienza che si occupa dello studio dell’interazione tra tecnologie e persone. Nello specifico si occupa anche di studiare le opportunità e di migliorare il rendimento della prestazione e dell’ambiente di lavoro. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire che cosa si intende per ergonomia odontoiatrica e come può migliorare il benessere di pazienti e specialisti.
Ergonomia dentista: cosa sapere
L’ergonomia odontoiatrica è una scienza della progettazione del lavoro ma anche delle attrezzature e dei luoghi di lavoro. L’ergonomia odontoiatrica si base su diverse discipline e scienze nello studio degli esseri umani e dei loro ambienti tra cui psicologia, ingegneria meccanica, bioingegneria, ingegneria biomedica, design industriale e fisiologia. Sottolineiamo che le diverse tecnologie per essere considerate ergonomiche dovranno essere progettate allo scopo di trovare soluzioni terapeutiche idonee alle esigenze psicofisiche. Ma che cosa si intende esattamente per ergonomia odontoiatrica?
Stiamo parlando di una cultura che deve essere condivisa da tutti i componenti della squadra di lavoro e che dovrà anche essere ben percepita dal paziente. La postura dentista è importante e il paziente deve sapere che durante i trattamenti odontoiatrici ogni aspetto verrà curato nel dettaglio. L’ergonomia odontoiatrica prevede l’uso di una certa strumentazione manuale o meccanica che risponde ad alcune caratteristiche come qualità e sicurezza. Gli strumenti utilizzati dal dentista dovranno potersi adeguare a diverse condizioni anatomiche e cliniche.
Ergonomia odontoiatrica: tutte le info
L’ergonomia odontoiatrica include non solo la pratica clinica professionale ma anche tutte le tecnologie di strumenti che sono dedicati all’igiene orale per il controllo meccanico o chimico per biofilm batterico. I professionisti devono comunque confrontarsi con il paziente per la scelta della tecnologia ergonomica. Il rapporto tra pazienti e strumenti utilizzati è davvero importante e nella progettazione delle terapie odontoiatriche sarà essenziale scegliere tecnologie che siano realmente adeguate alle esigenze dell’attività clinica e alle capacità potenziali dell’operatore così da migliorare il rendimento delle prestazioni cliniche.
In sostanza alla base del concetto di ergonomia odontoiatrica c’è la necessità di scegliere tecnologie in grado di alleviare in modo considerevole la fatica fisica e mentale. Si parla anche di ergonomia odontoiatrica preventiva che deve portare i comportamenti del personale medico alla ricerca di aree da migliorare. Ecco quindi che ci si dovrà occupare anche di progettazione ambientale e di scegliere tecnologie strumentali. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la qualità della vita e il benessere nei luoghi di lavoro.
Ergonomia odontoiatrica cosa prevede
L’ergonomia odontoiatrica prevede anche l’analisi dei fattori ambientali tra cui anche gli arredi. In questo modo sarà possibile controllare efficacemente le infezioni crociate con protocolli semplici di disinfezione che sono caratterizzati da design che favoriscono l’operatività. Da non sottovalutare anche il controllo del rumore che, in ambito odontoiatrico, potrebbe aumentare la tensione del paziente nel corso delle terapie.
Si deve parlare comunque anche di ergonomia alla poltrona odontoiatrica in quanto la scelta di sedute o sgabelli non ergonomici potrebbe avere un impatto negativo rilevante. Si parla poi spesso anche di ergonomia organizzativa che si basa sul lavoro di gruppi che intervengono sulle dimensioni sociali e fisiche dell’ambiente di lavoro. I vantaggi dell’ergonomia odontoiatrica vanno dal lavorare più rapidamente e in modo più rilassato fino all’aumentare la produttività dello studio a parità di ore di lavoro. Un ambiente di lavoro più sereno è ciò che serve per migliorare la qualità dei trattamenti.
La postura dentista è poi molto importante in quanto esistono dei rischi concreti legati al passare tante ore in posizioni che sollecitano l’apparato muscolo-scheletrico in modo non equilibrato. Si stima infatti che siano moltissimi i dentisti a lamentare disagi e dolori che potrebbero anche impedire il buono svolgimento della propria professione. L’ergonomia odontoiatrica serve quindi anche a questo aiutando i dentisti a non subire danni eccessivi su schiena, collo e spalle.
La resistenza maggiore all’ergonomia odontoiatrica è rappresentata dalla resistenza al cambiamento e dalla tendenza a voler lavorare come si è sempre fatto ignorando dolori e fastidi. L’ergonomia odontoiatrica parte dallo studio dell’ambiente di lavoro e cerca di migliorare ogni singolo aspetto per dentista e paziente. Alla base della postura dentista ergonomica ottimale c’è ad esempio la posizione pelvica del medico che usa il seggiolino.
La seduta dovrebbe consentire allo specialista di tenere le cosce parallele al pavimento e le anche a novanta gradi. Anche le poltrone per i pazienti devono essere ripensate nell’ottica dell’ergonomia odontoiatrica. Le poltrone comode infatti rendono il paziente più collaborativo e velocizzano anche l’esecuzione delle diverse procedure.
L’ergonomia dentista è quindi un aspetto di primordine nella pratica odontoiatrica. Il termine “ergonomia” secondo la IEA (International Ergonomics Association) è la scienza che si occupa dello studio dell’interazione tra tecnologie e persone. Nello specifico si occupa anche di studiare le opportunità e di migliorare il rendimento della prestazione e dell’ambiente di lavoro. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire che cosa si intende per ergonomia odontoiatrica e come può migliorare il benessere di pazienti e specialisti.
Ergonomia dentista: cosa sapere
L’ergonomia odontoiatrica è una scienza della progettazione del lavoro ma anche delle attrezzature e dei luoghi di lavoro. L’ergonomia odontoiatrica si base su diverse discipline e scienze nello studio degli esseri umani e dei loro ambienti tra cui psicologia, ingegneria meccanica, bioingegneria, ingegneria biomedica, design industriale e fisiologia. Sottolineiamo che le diverse tecnologie per essere considerate ergonomiche dovranno essere progettate allo scopo di trovare soluzioni terapeutiche idonee alle esigenze psicofisiche. Ma che cosa si intende esattamente per ergonomia odontoiatrica?
Stiamo parlando di una cultura che deve essere condivisa da tutti i componenti della squadra di lavoro e che dovrà anche essere ben percepita dal paziente. La postura dentista è importante e il paziente deve sapere che durante i trattamenti odontoiatrici ogni aspetto verrà curato nel dettaglio. L’ergonomia odontoiatrica prevede l’uso di una certa strumentazione manuale o meccanica che risponde ad alcune caratteristiche come qualità e sicurezza. Gli strumenti utilizzati dal dentista dovranno potersi adeguare a diverse condizioni anatomiche e cliniche.
Ergonomia odontoiatrica: tutte le info
L’ergonomia odontoiatrica include non solo la pratica clinica professionale ma anche tutte le tecnologie di strumenti che sono dedicati all’igiene orale per il controllo meccanico o chimico per biofilm batterico. I professionisti devono comunque confrontarsi con il paziente per la scelta della tecnologia ergonomica. Il rapporto tra pazienti e strumenti utilizzati è davvero importante e nella progettazione delle terapie odontoiatriche sarà essenziale scegliere tecnologie che siano realmente adeguate alle esigenze dell’attività clinica e alle capacità potenziali dell’operatore così da migliorare il rendimento delle prestazioni cliniche.
In sostanza alla base del concetto di ergonomia odontoiatrica c’è la necessità di scegliere tecnologie in grado di alleviare in modo considerevole la fatica fisica e mentale. Si parla anche di ergonomia odontoiatrica preventiva che deve portare i comportamenti del personale medico alla ricerca di aree da migliorare. Ecco quindi che ci si dovrà occupare anche di progettazione ambientale e di scegliere tecnologie strumentali. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la qualità della vita e il benessere nei luoghi di lavoro.
Ergonomia odontoiatrica cosa prevede
L’ergonomia odontoiatrica prevede anche l’analisi dei fattori ambientali tra cui anche gli arredi. In questo modo sarà possibile controllare efficacemente le infezioni crociate con protocolli semplici di disinfezione che sono caratterizzati da design che favoriscono l’operatività. Da non sottovalutare anche il controllo del rumore che, in ambito odontoiatrico, potrebbe aumentare la tensione del paziente nel corso delle terapie.
Si deve parlare comunque anche di ergonomia alla poltrona odontoiatrica in quanto la scelta di sedute o sgabelli non ergonomici potrebbe avere un impatto negativo rilevante. Si parla poi spesso anche di ergonomia organizzativa che si basa sul lavoro di gruppi che intervengono sulle dimensioni sociali e fisiche dell’ambiente di lavoro. I vantaggi dell’ergonomia odontoiatrica vanno dal lavorare più rapidamente e in modo più rilassato fino all’aumentare la produttività dello studio a parità di ore di lavoro. Un ambiente di lavoro più sereno è ciò che serve per migliorare la qualità dei trattamenti.
La postura dentista è poi molto importante in quanto esistono dei rischi concreti legati al passare tante ore in posizioni che sollecitano l’apparato muscolo-scheletrico in modo non equilibrato. Si stima infatti che siano moltissimi i dentisti a lamentare disagi e dolori che potrebbero anche impedire il buono svolgimento della propria professione. L’ergonomia odontoiatrica serve quindi anche a questo aiutando i dentisti a non subire danni eccessivi su schiena, collo e spalle.
La resistenza maggiore all’ergonomia odontoiatrica è rappresentata dalla resistenza al cambiamento e dalla tendenza a voler lavorare come si è sempre fatto ignorando dolori e fastidi. L’ergonomia odontoiatrica parte dallo studio dell’ambiente di lavoro e cerca di migliorare ogni singolo aspetto per dentista e paziente. Alla base della postura dentista ergonomica ottimale c’è ad esempio la posizione pelvica del medico che usa il seggiolino.
La seduta dovrebbe consentire allo specialista di tenere le cosce parallele al pavimento e le anche a novanta gradi. Anche le poltrone per i pazienti devono essere ripensate nell’ottica dell’ergonomia odontoiatrica. Le poltrone comode infatti rendono il paziente più collaborativo e velocizzano anche l’esecuzione delle diverse procedure.
