Dentosofia
La dentosofia serve a mettere in luce il legame esistente tra denti, corpo e psiche nell’individuo. Alla base dell’idea stessa della dentosofia c’è il concetto che malattie e sintomi correlati siano da considerarsi come manifestazioni di un conflitto di tipo psicoaffettivo. I principi della dentosofia vengono studiati ma del resto anche la medicina ufficiale ha riconosciuto l’esistenza di malattie psicosomatiche come la psiconeuroendocrinoimmunologia. Per capire la dentosofia come funziona dobbiamo partire dal presupposto che le malattie del cavo orale, le malocclusioni e il posizionamento dei denti assumono un aspetto completamente differente. In sostanza per la dentosofia al posizionamento corretto dei denti deve corrispondere anche una risoluzione delle problematiche che hanno provocato una certa posizione. Cerchiamo ora di capire nel dettaglio che cosa si intende per dentosofia. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire che cos’è la dentosofia e quali sono i principi che la ispirano.
Cos'è la dentosofia
Secondo i principi della dentosofia è chiaro che il modo di agire più corretto sia cercare di aiutare a risolvere i conflitti psicoaffettivi delle persone lasciando che i denti si posizionano da soli e in armonia con l’individuo stesso. Chi crede nella dentosofia la ritiene una terapia caratterizzata da un approccio che potremmo definire “umanista” e che si basa su tecniche funzionali che evidenziano il legame tra equilibrio del cavo orale e dell’essere umano. La dentosofia del resto deriva dall’antroposofia, una corrente basata sugli insegnamenti attribuibili a Rudolf Steiner, un maestro che ha sviluppato un metodo pedagogico ancora utilizzato oggi. In sostanza secondo la dentosofia si può partire da uno studio dei disturbi del cavo orale di un paziente per decodificare gli aspetti psicoaffettivi. Gli specialisti in dentosofia vedono la bocca come una mappa e i denti come la testimonianza di una specie di memoria ancestrale. Del resto la bocca fin dai primi anni di vita è un organo che permette al bambino di conoscere il mondo circostante e quindi di accedere alle informazioni.
I principi della dentosofia
Secondo la dentosofia l’occlusione rappresenterebbe in sostanza il presente e ogni volta che chiudiamo la bocca allineando le arcate dentali ci ricordiamo quale sia la nostra reale identità. La dentosofia utilizza un attivatore, ovvero una specie di bite in silicone o caucciù che viene portata proprio sopra le arcate dentali proprio come si fa con un paradenti. Questo attivatore verrà personalizzato dall’esperto di dentosofia così da adattarsi alla perfezione a ogni singolo paziente. L’attivatore serve a impedire il contatto tra le due arcate che si troveranno così a essere completamente libere di posizionarsi in modo armonioso ed equilibrato per la persona. Mediante l’attivatore possiamo rendere possibile il cambiamento ma questo diventerà reale solamente quando il paziente riuscirà ad avere una presa di coscienza interiore così da riprendere in mano la propria vita. Ecco che con la dentosofia il paziente diventa esso stesso medico e raggiunge l’obiettivo di superare i propri traumi. Gli specialisti in dentosofia si dicono convinci che la bocca sia quella parte del corpo che consente di visualizzare i propri blocchi.
Dentosofia: la saggezza dei denti
La dentosofia, ovvero la saggezza dei denti, ci indica quindi come i denti possano essere considerati lo specchio della nostra interiorità. La posizione in bocca dei denti è frutto di tutta una serie di eventi e situazioni della nostra vita che riguardano diversi piani: fisico, funzionale, affettivo, emozionale e psichico. Questo approccio globale consente di utilizzare la bocca e le malocclusioni come una specie di porta di ingresso nell’organismo. Le funzioni come deglutizione, masticazione e respirazione innescano il cambiamento della bocca e l’allineamento dei denti. Tale processo di riabilitazione delle funzioni diventa determinante nei bambini in fase di crescita poiché l’armonizzazione conseguente si evidenzia nella crescita cranio-facciale. La terapia utilizzata come dentosofia prevedeva gli attivatori di cui abbiamo già parlato e consente di ottenere ottimi risultati andando a riportare il corretto equilibrio anche nei cavi orali più disarmonici.
Del resto secondo gli specialisti in dentosofia molti problemi di salute deriverebbero dalla lingua non posizionata nello spot palatino e dalla respirazione orale che finirebbe per affaticare il cuore e per causare dei disturbi all’apparato circolatorio come otiti e tracheiti. Non solo, la respirazione orale sarebbe anche un possibile vulnus in quanto impedirebbe all’osso mascellare di svilupparsi nel modo corretto. Inoltre quando si mastica male esiste il rischio di deviare la mandibola coinvolgendo tutto il cranio con la conseguenza di modificare anche la postura. Secondo la dentosofia se un paziente mastica solamente da una parte della bocca, il mascellare superiore si sposterà in una direzione e la mandibola in un’altra con un conseguente cambiamento di postura nella testa. I meccanismi posturali di compenso non finisco qui e interessano anche il resto del corpo con tanto di problemi a ginocchia, piedi e tratto cervicale. I problemi di malocclusione possono causare diversi disturbi e vi sarebbe anche una correlazione tra disturbi posturali e malocclusione.
Cos'è la dentosofia
Secondo i principi della dentosofia è chiaro che il modo di agire più corretto sia cercare di aiutare a risolvere i conflitti psicoaffettivi delle persone lasciando che i denti si posizionano da soli e in armonia con l’individuo stesso. Chi crede nella dentosofia la ritiene una terapia caratterizzata da un approccio che potremmo definire “umanista” e che si basa su tecniche funzionali che evidenziano il legame tra equilibrio del cavo orale e dell’essere umano. La dentosofia del resto deriva dall’antroposofia, una corrente basata sugli insegnamenti attribuibili a Rudolf Steiner, un maestro che ha sviluppato un metodo pedagogico ancora utilizzato oggi. In sostanza secondo la dentosofia si può partire da uno studio dei disturbi del cavo orale di un paziente per decodificare gli aspetti psicoaffettivi. Gli specialisti in dentosofia vedono la bocca come una mappa e i denti come la testimonianza di una specie di memoria ancestrale. Del resto la bocca fin dai primi anni di vita è un organo che permette al bambino di conoscere il mondo circostante e quindi di accedere alle informazioni.
I principi della dentosofia
Secondo la dentosofia l’occlusione rappresenterebbe in sostanza il presente e ogni volta che chiudiamo la bocca allineando le arcate dentali ci ricordiamo quale sia la nostra reale identità. La dentosofia utilizza un attivatore, ovvero una specie di bite in silicone o caucciù che viene portata proprio sopra le arcate dentali proprio come si fa con un paradenti. Questo attivatore verrà personalizzato dall’esperto di dentosofia così da adattarsi alla perfezione a ogni singolo paziente. L’attivatore serve a impedire il contatto tra le due arcate che si troveranno così a essere completamente libere di posizionarsi in modo armonioso ed equilibrato per la persona. Mediante l’attivatore possiamo rendere possibile il cambiamento ma questo diventerà reale solamente quando il paziente riuscirà ad avere una presa di coscienza interiore così da riprendere in mano la propria vita. Ecco che con la dentosofia il paziente diventa esso stesso medico e raggiunge l’obiettivo di superare i propri traumi. Gli specialisti in dentosofia si dicono convinci che la bocca sia quella parte del corpo che consente di visualizzare i propri blocchi.
Dentosofia: la saggezza dei denti
La dentosofia, ovvero la saggezza dei denti, ci indica quindi come i denti possano essere considerati lo specchio della nostra interiorità. La posizione in bocca dei denti è frutto di tutta una serie di eventi e situazioni della nostra vita che riguardano diversi piani: fisico, funzionale, affettivo, emozionale e psichico. Questo approccio globale consente di utilizzare la bocca e le malocclusioni come una specie di porta di ingresso nell’organismo. Le funzioni come deglutizione, masticazione e respirazione innescano il cambiamento della bocca e l’allineamento dei denti. Tale processo di riabilitazione delle funzioni diventa determinante nei bambini in fase di crescita poiché l’armonizzazione conseguente si evidenzia nella crescita cranio-facciale. La terapia utilizzata come dentosofia prevedeva gli attivatori di cui abbiamo già parlato e consente di ottenere ottimi risultati andando a riportare il corretto equilibrio anche nei cavi orali più disarmonici.
Del resto secondo gli specialisti in dentosofia molti problemi di salute deriverebbero dalla lingua non posizionata nello spot palatino e dalla respirazione orale che finirebbe per affaticare il cuore e per causare dei disturbi all’apparato circolatorio come otiti e tracheiti. Non solo, la respirazione orale sarebbe anche un possibile vulnus in quanto impedirebbe all’osso mascellare di svilupparsi nel modo corretto. Inoltre quando si mastica male esiste il rischio di deviare la mandibola coinvolgendo tutto il cranio con la conseguenza di modificare anche la postura. Secondo la dentosofia se un paziente mastica solamente da una parte della bocca, il mascellare superiore si sposterà in una direzione e la mandibola in un’altra con un conseguente cambiamento di postura nella testa. I meccanismi posturali di compenso non finisco qui e interessano anche il resto del corpo con tanto di problemi a ginocchia, piedi e tratto cervicale. I problemi di malocclusione possono causare diversi disturbi e vi sarebbe anche una correlazione tra disturbi posturali e malocclusione.
