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Curva di Spee

La curva di Spee è la curvatura occlusale osservata nell'osso mandibolare attraverso una vista anteroposteriore e descritta da bordi incisali e punte delle cuspidi dei denti inferiori. La profondità di questa curvatura occlusale non dovrebbe essere maggiore di 1,5 mm. Nell'occlusione dentale, la curva di Spee è necessaria per mantenere un sistema masticatorio efficiente, un equilibrio adeguato muscolare e una corretta funzione occlusale. La curva di Spee si sviluppa principalmente da un evento dentale in cui è coinvolta l'eruzione del primo e del secondo molare e degli incisivi mandibolari permanenti. Nel campo dell'ortodonzia il livellamento della curva di Spee è associato a movimenti di intrusione, estrusione e proclinazione dei denti. La curva di Spee è la curvatura occlusale osservata in una vista sagittale dell'arco inferiore, che unisce le superfici occlusali dei denti a partire dal bordo incisale degli incisivi inferiori e proseguendo con le punte delle cuspidi buccali dei premolari e dei molari. Nei prossimi paragrafi cercheremo di spiegare bene che cosa sono la curva di Spee e di Wilson e perché sono così importanti.

Curva di Spee odontoiatria

La curva di Spee, insieme alla curva di Wilson e alla curva di Monson, forma le curvature occlusali, che sono necessarie per una adeguata funzione di occlusione. La curva di Wilson è la curvatura formata dall'unione delle cuspidi di molari. A sua volta, la curva di Monson è la curvatura rivelata estendendo la curva di Spee e Wilson a tutte le cuspidi e ai bordi incisali. La curva di Spee è stata descritta dall'anatomista tedesco Ferdinand Graf von Spee nel 1890. La curva di Spee è quindi una linea ideale che collega le cuspidi, ovvero quelle che potremmo chiamare le sommità dei nostri denti naturali. Si parte dai canini per poi passare per i premolari e raggiungere i molari alla stessa metà della bocca. Solitamente, per convenzione, si considerano le cuspidi vestibolari, ovvero quelle esterne. Osservando un cranio di profilo sarà possibile visualizzare come una curva concava che, partendo dall’altezza dei canini, si abbassa verso i premolari per poi alzarsi a livello dei molari. Questo però in condizioni ottimali, se la conformazione della bocca non è normale anche la curva di Spee si può alterare in modo più o meno marcato a seconda dei diversi casi. I dentisti guardano alla curva di Spee come a un parametro che dà informazioni utili sulla forma della dentatura.

Curva di spee denti: che cos’è

La curva di Spee è la curvatura anatomica che descrive l’allineamento occlusale dei denti. Come abbiamo visto inizia tipicamente alla cuspide del canino mandibolare e poi segue le cuspidi vestibolari di premolari e molari naturali per poi proseguire sul margine anteriore del ramo. La trazione del muscolo principale della masticazione, ovvero il massetere, è a un angolo perpendicolare con la curva di Spee così da adattarsi a un carico sui denti. Inoltre l’asso lungo ciascun dente inferiore è allineato quasi parallelamente all’arco di chiusura individuale. Possiamo quindi definire la curva di Spee come una serie di punti di contatto inclinati. Perchè la curva di Spee è così importante per gli ortodontisti? Anzitutto in quanto può contribuire a un aumento dell’overbite. Una curva di Spee piatta o lieve sarebbe essenziale per avere una occlusione ideale. Molti parlano di curva di Spee e di Wilson facendo confusione in quanto la seconda è la curvatura verso l’alto dei piani occlusali mascellare e mandibolare nel piano coronale. La curva di Spee è quindi una specie di cerchio che ha la sua circonferenza come il ramo anteriore della mandibola. Questo cerchio è idealmente allineato così che l’arco continui estendendosi verso i condili.

Curva di Spee e malocclusione dentale

Di solito la curva di Spee è considerata fisiologica e si tende a considerarla come utile a favorire la disclusione canina e incisiva. In altre occasioni viene considerata patologica in caso di malocclusione in quanto arriva a presentare una certa differenza sui due lati. Si dovrebbe anche considerare che la curva di Spee non è mai uguale nelle due emiarcate in caso di malocclusione. Di solito si parla di malocclusione dentale in casi di affollamento dentale e quando si classifica una malocclusione dentale in Classi, ovvero valutando il rapporto sagittale tra cuspide mesio-vestibolare superiore e molare inferiore.

Curva di Spee e diagnostica

Bisogna quindi sottolineare come la curva di Spee abbia una grande importanza in termini diagnostici. Con il tempo si è infatti estesa anche a quella sul piano frontale e sul piano trasversale (orizzontale). La curva di Spee non è in realtà fisiologica ma patologica e si manifesta principalmente dal lato basso. Rappresenta quindi una chiara espressione della disto-occlusione al contrario della mesio-occlusione in quanto indica un tentativo del piano occlusale di adattarsi alle forze che si sviluppano su di esso per la ricerca di un punto di appoggio. Insomma, la curva di Spee è una sorta di indicatore di dove manca la dimensione verticale che costringe l’arcata all’adattamento anatomico per garantirne la funzione.
Curva di Spee