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Chirurgia ortognatica

La chirurgia ortognatica può riportare l'armonia al viso quando il paziente non ha un corretto rapporto tra i denti e le ossa facciali. A volte sia la mascella che la mandibola sono troppo grandi, troppo piccole o non modellate correttamente. Questo porta a malocclusioni e problemi di allineamento o posizione dei denti che incidono non solo sull'estetica ma anche sulla funzionalità del morso. Prima di dettagliare le fasi dell'operazione, è importante sottolineare che questa tecnica non deve essere sempre utilizzata. Questa chirurgia maxillo-facciale viene eseguita negli adulti che non hanno corretto la loro malocclusione durante l'età della crescita. Durante l’infanzia è possibile risolvere qualsiasi problema di morso, sia esso di origine dentale o scheletrica, senza ricorrere a nessuna operazione. Ciò è possibile grazie all'ortodonzia intercettiva basata su apparecchi che guidano la crescita ossea, rendendo armonioso il viso e il morso. Verso il compimento dell’undicesimo o dodicesimo anno di età non è più possibile intervenire direttamente sulle strutture ossee del viso. Nei prossimi paragrafi parleremo dei rischi della chirurgia ortognatica ma anche dei vantaggi.

Chirurgia ortognatica: a cosa serve

Ma quali sono i problemi che è possibile correggere con la chirurgia ortognatica? Un intervento maxillo-facciale è finalizzato alla correzione di malocclusioni di origine scheletrica tra cui asimmetrie, morso incrociato, morso aperto e sorriso gengivale. Prima di affidarsi alla chirurgia ortognatica è essenziale effettuare una pianificazione del caso preliminare. Questo trattamento consiste in due parti che sono l’ortodonzia e l’operazione stessa. Ecco perché è essenziale la partecipazione congiunta di entrambi i professionisti: un ortodontista e un chirurgo maxillo-facciale. Sia la pianificazione che il protocollo nella preparazione del paziente per il giorno dell'intervento possono fare la differenza tra un caso e l’altro.
Ogni professionista ha il proprio ruolo nell'affrontare questi tipi di casi, sebbene la pianificazione iniziale sia compito dell'ortodontista.

Trattamento ortodontico, quando è necessario?

La pianificazione della chirurgia maxillo-facciale inizia con un trattamento ortodontico della durata di un anno. Questo trattamento ortodontico mira a portare i denti in una posizione adeguata rispetto alle loro basi ossee. Con un intervento di chirurgia ortognatica i denti sono preparati per la sutura e allineati a livello e in buon rapporto con l'osso. A questo punto, vale la pena ricordare le differenze tra ortodonzia e chirurgia ortognatica. Mentre la prima agisce sui denti e mira a correggere l'affollamento e allinearli, la seconda agisce sulle ossa. Lo scopo dell'operazione maxillo-facciale è quindi quello di migliorare l'occlusione (morso) della bocca e l'armonia di un viso con proporzioni inadeguate a causa della crescita anormale di alcune sue ossa. Poiché queste ossa (mascella superiore e mandibola) si sono sviluppate in modo non uniforme, i denti si sono adattati a loro, quindi non sono ben allineati. Pertanto, quando viene eseguita la chirurgia ortognatica e l'osso è impostato nella posizione e nelle dimensioni corrette, i denti non si adattano.
Allo stesso modo, è fondamentale sottolineare che un intervento di questo tipo comporta importanti cambiamenti nella struttura ossea del viso.

Poiché i cambiamenti si riflettono nell'aspetto finale del viso del paziente, è essenziale che l'ortodontista effettui uno studio approfondito del viso. In questo modo sarà possibile per la persona che si sottopone a chirurgia orale ottenere un miglioramento funzionale, sanitario ed estetico. Per eseguire questa analisi, il dentista si affiderà a uno studio radiologico oltre a fotografie e modelli dei denti del paziente. La chirurgia ortognatica seconda classe si utilizza nei casi caratterizzati da eccessiva crescita della parte inferiore del viso o iposviluppo mascellare con presenza di morso inverso (chirurgia ortognatica terza classe).

Chirurgia ortognatica rischi

In molti casi è possibile decidere di procedere con l’opzione chirurgica. In questi casi il paziente potrà beneficiare molto rapidamente di un miglioramento estetico come risultato della chirurgia ortognatica. In questo modo il paziente sarà anche più motivato ad affrontare la terapia ortodontica. Anche l’intervento di chirurgia ortognatica maxillo-facciale non è comunque del tutto esente da rischi. Oltre alle complicanze generali come sanguinamento e infezioni infatti, potrebbero verificarsi anche alcune complicanze specifiche tra cui l’esposizione dei mezzi di osteosintesi, ovvero placche e viti di titanio installate in sede di intervento. Tale eventualità potrebbe obbligare il paziente a doversi sottoporre a un nuovo intervento così da rimuoverli. Non solo, sempre tra i rischi della chirurgia ortognatica abbiamo quello di lesioni alle radici dei denti o di fratture scorrette delle ossa.

Chirurgia ortognatica costi

E’ difficile dire in modo certo a quanto ammontano i costi per la chirurgia ortognatica. I costi dipendono dalla gravità del caso e dal tipo di terapia da affrontare. Il costo di un intervento di chirurgia ortognatica andrebbe suddiviso in varie voci che includono la clinica scelta, l’anestetista e l’utilizzo di strumenti ad alta tecnologia come l’endoscopio o il trapano piezolettrico. I costi variano molto anche in relazione alla qualità e all’importanza del chirurgo. Difficile quindi parlare di costi medi in quanto il prezzo può variare moltissimo di caso in caso.
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