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Angolo di bennett

Dal punto di vista tecnico l’angolo di Bennett è un angolo formato tra il piano sagittale e il movimento del condilo che avanza durante il movimento di lateralità mandibolare visto sul piano orizzontale. Solitamente quando parliamo di movimento laterale della mandibola dobbiamo chiarire che è un movimento che viene esercitato dal muscolo pterigoideo laterale che va dal collo della mandibola alla lamella laterale dell’ala dell’osso sfenoidale. La mandibola non ruoterà intorno al condilo di lavoro durante un movimento laterale ma verrà spostata lateralmente nel suo insieme dalla muscolatura. Tale movimento laterale della mandibola è anche noto come movimento di Bennett ed è uno spostamento laterale che non supera quasi mai i 2 mm. Quando si parla di angolo di Bennett gnatologia dobbiamo per forza prima introdurre il concetto del movimento di Bennett che viene misurato tra la posizione di riposo e lo spostamento dopo un movimento laterale completo della mandibola.

Angolo di Bennett definizione

Il cosiddetto movimento di Bennett può essere misurato direttamente oppure espresso indirettamente mediante una serie di tracciati di movimento che sono basati sull’angolo di Bennett. Quando si parla di angolo di Bennett si parla di un angolo esistente tra i percorsi di movimento del condilo durante il movimento sporgente e laterale della mandibola, misurato sul piano orizzontale. Quando si analizza un movimento sporgente tutti e due i condili scorrono verso il basso e poi in avanti seguendo i percorsi del condilo. Una volta tracciato questo percorso di movimento emergono due linee distinte che sono anche parallele tra di loro. Se il percorso di movimento del condilo non lavorante viene tracciato e collegato al percorso di movimento sporgente, i due percorsi racchiudono l’angolo di Bennett tra i gradi 0 e 20. Si consideri anche che l’angolo di Bennett non è lo stesso su ogni lato nell’uomo. Ma qual è esattamente la connessione esistente tra movimento di Bennett e angolo di Bennett? Nel caso in cui, durante un movimento laterale della mandibola, il condilo di lavoro dovesse solo completare una rotazione attorno al suo asse verticale, si potrebbe misurare un angolo di Bennett di circa 6 gradi.

Lo studio dell’ATM ha comunque rivelato che gli assi trasversali dei condili non sono allineati tra loro ma sono ad angolo l’uno rispetto all’altro incontrandosi in un punto davanti al forame occipitale. Con un articolatore ad esempio potremo risolvere molti problemi ed eseguire la regolazione angolo di Bennett. Dal momento che i percorsi condilari si sono differenziati in base a forme di movimento mandibolare sulla base della relazione tra forma e funzione dovrebbe essere poi possibile andare a riprodurre l’angolo di Bennett sulle superfici articolari della base del cranio.

Movimento di Bennett

Dopo aver capito che cosa intendiamo per angolo di Bennett, concentriamoci ora sul movimento di Bennett o spostamento di lato, ovvero la componente traslatoria del movimento di lateralità tipico della mandibola, la quale va a compere intorno all’asse verticale. Questo spostamento potrebbe accadere già prima che inizi il movimento di rotazione del condilo lavorante. In sostanza il condilo lavorante effettua anche uno spostamento laterale in fuori che, in soggetti normali, equivale a 1,50 mm. Quando il condilo lavorante compie un movimento di Bennett, il condilo bilanciante da parte sua compie un movimento analogo che viene anche chiamato come medio-trusione. Questo movimento, assieme alla protrusione, equivale a una medio-detrusione. Dopo questo movimento registreremo sul condilo orbitante l’angolo di Bennett, ovvero l’angolo esistente tra il movimento latero-mediale e il piano sagittale passante per il condilo orbitante parallelo a quello sagittale.

Quali sono i piani di movimento ed assi di controllo della mandibola

Tra i movimenti che abbiamo legati alla mandibola abbiamo il movimento su piano sagittale di apertura, chiusura, protrusione, retrusione, detrusione e surtrusione. Il movimento rotatorio invece viene controllato dall’asse orizzontale. Il movimento di Bennett fa parte dei movimenti sul piano orizzontale mentre il movimento rotatorio è controllato dall’asse sagittale. Abbiamo poi anche dei movimenti sul piano coronale o frontale. L’angolo di Bennett potrebbe essere studiato molto attentamente mediante delle registrazioni pantografiche che evidenziano come tale movimento sia composto da due movimenti distinti: Bennett immediato (che avviene all’inizio del movimento) e il Bennett progressivo. Il primo consiste in uno scivolamento laterale più o meno accentuato dei due condili, il secondo invece può essere misurato sul tracciato pantografico come un angolo. Per la gnatologia il movimento Bennett immediato è molto importante perché, avvenendo sul piano trasversale, può causare delle interferenze. Questo movimento è presente negli individui brachifacciali con un’anatomia della corona dentale che consta di cuspidi poco accentuate e fosse molto larghe. Queste consentono un grado di libertà delle cuspidi nelle relative fosse. Il movimento di Bennett è anche detto spostamento di lato e le sue cause non sono ancora state del tutto accertate. Molti lo definiscono come la componente traslatoria del movimento compiuto dalla mandibola intorno all’asse verticale. Questo spostamento potrebbe verificarsi prima dell’inizio del movimento di rotazione del condilo lavorante.
Angolo di bennett