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Anestetico denti

Il termine anestesia si applica allo stato fisico in cui vi è una generale perdita di sensibilità di dolore, tatto, pressione e temperatura. In tali situazioni l'attività motoria sarà preservata. Sarà il dentista a dover scegliere l’anestetico denti ideale a seconda dei diversi casi. L' anestesia dentale consente di eliminare la sensazione di dolore di una certa area del corpo. Con il termine anestesia locale si intende invece un’anestesia limitata, e soprattutto quest’ultima viene utilizzata presso gli studi dentistici. Chiedersi dove si può comprare anestetico per denti non ha molto senso in quanto saranno unicamente gli specialisti a dover utilizzare l’anestetico denti e non si tratta di un qualcosa che possiamo fare a casa. Un anestetico denti deve avere determinate proprietà per svolgere la funzione corretta. Le proprietà ideali di una soluzione anestetica sono l’essere selettiva per le fibre sensibili, il non irritare il tessuto dove viene applicato e un’azione reversibile sulla struttura nervosa. Non solo, l’anestetico denti deve anche avere minima tossicità e non deve presentare reazioni di ipersensibilità.

Anestetico denti: le diverse tipologie

Dal dentista capita di sentire i pazienti chiedersi come si chiama l'anestetico per i denti. Si tratta di semplice curiosità ma per rispondere occorre cercare prima di fare un po' di chiarezza sui tipi di anestetico denti disponibili. Gli anestetici locali più comunemente usati in odontoiatria sono raggruppati in base alle loro caratteristiche strutturali. Si distinguono due grandi gruppi in base al legame che possono essere ammidici o estere. Clinicamente, l'uso di un anestetico denti locale di tipo estere in odontoiatria è stato ridotto all'applicazione topica, in particolare la tetracaina e la benzocaina vengono utilizzate per questo scopo.

Gli anestetici locali dei tipi ammidici sono comunemente usati in odontoiatria e in altre specialità mediche come l'anestesiologia. L’anestetico denti alla lidocaina è stato il primo anestetico locale non estere e viene commercializzato quasi esclusivamente al 2%. Altro anestetico denti molto utilizzato è la mepivacaina e questo tipo di anestetico è sintetizzato dalla lidocaina. Lo possiamo trovare commercializzato al 3% senza vasocostrittore oppure al 2% associato ad adrenalina 1:100.000. Per il suo basso potere vasodilatatore, è la sua indicazione primaria quando si vuole ottenere un'anestesia a breve termine in pazienti suscettibili di problemi derivati dall'uso di vasocostrittori. Quando questa tipologia di anestetico denti è associata a un vasocostrittore, i suoi benefici sono molto simili alla lidocaina.

Anestetico denti: articaina, prilocaina e bupivacaina

Altra tipologia di anestetico denti è l’articaina che si trova sempre a concentrazioni del 4% e associato ad adrenalina 1: 100.000 o 1: 200.000. Il vantaggio rispetto ad altri anestetici locali sembra essere dovuto ad una migliore capacità di diffusione attraverso il tessuto osseo. La prilocaina è un anestetico denti indicato nei pazienti affetti da coronopatia (malattie cardiache). Il vantaggio fornito dalla prilocaina è la bassa tossicità e che a sua volta viene metabolizzata più rapidamente. La bupivacaina invece è un anestetico locale con un'azione molto lunga. Si trova ad una concentrazione dello 0,5% e l'epinefrina viene aggiunta a 1: 200000. Il vantaggio principale di questa anestesia è la lunga durata che può essere di 12 ore nei tessuti molli e 3 ore nella polpa del dente. Con l'associazione di un vasocostrittore alla soluzione anestetica l'assorbimento dell'anestetico locale è rallentato. Questo aumenta l'effetto dell'anestetico denti. Un altro effetto benefico è l'aumento della sicurezza, poiché la necessità di dosi più basse di anestetico locale ne riduce il pericolo di tossicità. Gli anestetici, però, comportano anche un certo rischio poiché possono produrre una serie di effetti sistemici indesiderati. Questi si manifesteranno sostanzialmente sotto forma di eccitazione, a livello cardiaco, del sistema nervoso centrale e della muscolatura liscia periferica. A decidere che tipo di anestetico denti dentista utilizzare dovrà essere unicamente lo specialista dopo aver capito quale sarà l’intervento da eseguire e le esigenze del paziente.

Anestetico denti: possibili rischi

Ma ci sono anche rischi collegati all’uso di un anestetico denti locale? La risposta purtroppo è affermativa ma gli anestetici locali sono considerati molto sicuri e non necessitano di un medico anestesista specifico per la loro somministrazione come avviene con l’anestesia totale. Ci sono comunque rischi ed effetti collaterali che sarà importante considerare come ad esempio dolore al momento dell’iniezione, intorpidimento generale di una parte della bocca e della faccia, formicolio quando inizia a svanire l’anestetico e il rischio di una formazione di ematoma sul punto dell’iniezione. Quando ci fanno l’iniezione possiamo sentire al massimo una sensazione simile a quella del pizzico di zanzara al momento dell’ingresso dell’ago. Questo fastidio può variare in intensità da persona a persona e il dolore dipende dall’entità dell’intervento e potrà essere alleviato con la somministrazione di antidolorifici prescritti dal dentista. L’effetto dell’anestetico denti comunque tende a scomparire dopo un’ora circa dall’iniezione ma potrebbe prolungarsi anche per più di due ore in relazione alla dose iniettata e al tipo di anestetico denti che è stato adoperato.
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