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Perno endocanalare

Quando un dente viene trattato endodonticamente e quindi devitalizzato, le sue caratteristiche cambiano in modo rilevante. Ad esempio il dente devitalizzato si disidrata cambiando la struttura di alcune molecole proteiche che lo costituiscono. Un dente devitalizzato è anche un dente che non ha più terminazioni nervose al suo interno ed è un dente debole in quanto è stato privato di sostanza dentale. Ne consegue che dopo una devitalizzazione la ricostruzione del dente trattato endodonticamente diviene un importante completamento della cura endodontica che ha come fine quello di preservare il dente e la sua funzione. A incidere sull’indebolimento del dente trattato endodonticamente c’è soprattutto la quantità di tessuto dentale che viene sacrificata perché compromessa dalla carie o perché serve creare un accesso alla camera pulpare. Se il tessuto dentale residuo è molto scarso ecco che si ricorre al posizionamento di un perno endocanalare la cui funzione è quella di sostenere il restauro coronale sfruttando la ritenzione garantita dal suo inserimento nei canali radicolari.

Perno endocanalare: cosa sapere

L’inserimento di un perno endocanalare non è esente da rischi. Molti ritengono che vi sia un’indicazione al suo utilizzo quando ci sono meno di due pareti dentali assiali valide. In odontoiatria si considera una parete assiale dentale come valida solo se è alta almeno di 2 mm e spessa 1 mm. Dovrà essere il dentista a valutare di caso in caso la situazione in base alle forze della masticazione, alla qualità del resto della dentatura e al tipo di ricostruzione dentale progettata. In caso affermativo procederà a utilizzare un perno endocanalare. Le caratteristiche ideali del perno endocanalare dovrebbero essere di trasferire gli stress della masticazione a tutta la sostanza della radice dentale e di conferire la rigidità alla ricostruzione per contrastare le forze flettenti che agiscono sulla corona del dente. Il perno endocanalare dovrebbe quindi aderire alla perfezione alla dentina radicolare così da consentire il massimo risparmio di sostanza dentale così da non indebolire in nessun caso il dente. L'emergenza di perni endocanalari ha lo scopo di ridurre il rischio di frattura del residuo dentale e la ritenzione del materiale da restauro. La fragilità dei denti trattati endodonticamente è giustificata dalla significativa asportazione di tessuto dentale durante la preparazione del condotto. L'uso del perno endocanalare tende ad aumentare la resistenza alla frattura del residuo dentale e la ritenzione del materiale da restauro. Il perno endocanalare in fibra di vetro ha lo scopo di ridurre il rischio di debolezza dentale e di ritenzione di materiale da restauro nei denti anteriori con terapia endodontica.

La perdita della struttura del dente è il risultato di lesioni cariose, traumi dentali, procedure di restauro nei denti anteriori, aggiunti all'usura della terapia endodontica. La domanda sul modo migliore per ripristinare i denti con la terapia endodontica, anni fa ha portato ricercatori e clinici a studiare le modifiche che si verificano nella struttura dentale e quale sarebbe il materiale ideale in grado di fornire una maggiore ritenzione del restauro e aumentare la resistenza alla frattura del riposo dentale. Solitamente il perno endocanalare si inserisce quando la parte di corona residua non è sufficiente, da sola, a sostenere una corona protesica. La sua funzione è in questo caso quella di spostare le forze che gravano sulla porzione di dente residua. Il perno endocanalare può essere classificato in base a diverse caratteristiche come ad esempio il materiale. Il vantaggio è sicuramente quello del costo e i perni più utilizzati al giorno d’oggi sono quelli in fibra. Di solito si preferisce quasi sempre il vetro al carbonio e i perni in fibra sono più elastici e simili alla dentina. I perni endocanalari possono essere classificati anche in base alla forma o alla funzione svolta dal perno rispetto al dente.


Perno endocanalare prezzi

Negli ultimi anni sono stati introdotti i primi perni indiretti in carbonio rinforzati con fibre. La struttura di questo tipo specifico di perno endocanalare è formata da fibre di carbonio unite da una matrice di resina epossidica. Questi perni hanno una grande resistenza tensile e alla fatica, sono molto resistenti e hanno anche maggiore elasticità rispetto ai perni in metallo. Non solo un perno endocanalare di questo tipo conferisce anche una migliore distribuzione dello stress sulle pareti delle radici. Molti suggeriscono proprio questa tipologia di perno endocanalare rispetto a quelli prodotti in laboratorio perché richiedono un sacrificio di sostanza radicolare molto inferiore, riducendo così il rischio di fratture radicolari. L’unica controindicazione per il perno endocanalare di questo tipo è la mancanza di un buon effetto ferula, ovvero quando manca il tessuto dentale al colletto. Molti sconsigliano questo perno endocanalare anche in caso di denti molto piccoli in quanto non possono supportare ricostruzioni adeguate. Se vogliamo parlare del costo perno endocanalare partiamo dal presupposto che la terapia canalare ha un costo che oscilla tra i 150 e i 250 euro a canale. Il perno in fibra invece ammonta a circa 250-300 euro mentre un elemento in zirconia può arrivare a costare anche 900 euro.
Perno endocanalare