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Fasi devitalizzazione dente

La devitalizzazione di un dente è un’operazione che si rende necessaria in tutta una serie di situazioni. Il dentista conosce esattamente quali sono le fasi devitalizzazione dente e possiamo dire che stiamo parlando di un’operazione priva di rischi e del tutto indolore per il paziente. Prima di entrare nel dettaglio di quali sono fasi per devitalizzare un dente ricordiamo che la devitalizzazione è l’extra ratio per provare a salvare un dente dall’estrazione a seguito di carie profonde o parodontite. Si tratta di un intervento chirurgico invasivo che consente di sistemare i denti che sono stati gravemente compromessi dalle carie profonde o da traumi dentali molto gravi che hanno danneggiato anche la polpa dentaria. Nei prossimi paragrafi ci soffermeremo nel dettaglio su tutte le diverse fasi devitalizzazione dente.

Fasi devitalizzazione dente: cosa sapere

La prima fase di devitalizzare un dente è quella della rimozione della polpa dentale infetta. Il secondo step vede la sostituzione della polpa dentale con un amalgama speciale e poi, nella fase finale, abbiamo la ricostruzione vera e propria del dente. Le fasi devitalizzazione dente sono tutte indolori anche perché lo specialista utilizza l’anestesia locale. La devitalizzazione viene eseguita per salvare un dente dall’estrazione e l’intervento, salvo ovviamente alcune eccezioni, viene completato generalmente nell’arco di un paio di sedute.

Le fasi devitalizzazione dente sono comunque sempre le stesse ma il primo step deve essere una visita dentistica che comprende anche una radiografia del dente malato. Si comincia con l’anestesia locale del dente e poi con il posizionamento della diga di gomma sul dente che vogliamo devitalizzare. Stiamo parlando di un foglio in lattice che viene fissato su un dente e serve a proteggere gli altri da frammenti di dentina o infezioni.

Le fasi devitalizzazione dente prevedono poi la foratura della corona del dente così da consentire l’accesso alla polpa danneggiata mediante la lima canalare. Infine si procede alla rimozione di polpa dentale e di eventuali residui batterici nel canale radicolare. Le fasi devitalizzazione dente prevedono quindi la disinfezione del canale radicolare e poi il riempimento del canale radicolare con un materiale sterile detto guttaperca. Stiamo parlando in questo caso di una resina del tutto naturale che si trasforma in idrossido di calcio e viene mischiata a cemento adesivo. Infine l’ultima delle fasi devitalizzazione dente prevede il sigillo del dente con un’otturazione temporanea.

Fasi devitalizzazione dente e percentuale di successo

Una volta che abbiamo visto le diverse fasi devitalizzazione dente possiamo dare alcune rassicurazioni. Oggi infatti la devitalizzazione è un intervento sicuro al 100% che prevede anche una alta percentuale di riuscita con un rischio di complicanze molto ridotto. Non solo, le tecniche chirurgiche sono state perfezionate molto negli ultimi anni e il dolore può comparire solo quando l’anestesia svanisce. In questo caso però sarà possibile tenere il dolore sotto controllo assumendo farmaci analgesici come ibuprofene.

Le fasi devitalizzazione dente sono sempre identiche e sono indicate per tutti i tipi di denti, compresi quelli incapsulati. Se vogliamo prevenire la devitalizzazione dovremo lavarci i denti bene e spesso tutti i giorni e andare almeno una volta l’anno dal dentista per sottoporci a una seduta di igiene orale professionale e rimuovere ogni sedimento di tartaro.

Ricordiamo che il tartaro è il responsabile di gengiviti e carie e che non può essere rimosso utilizzando lo spazzolino. Ne consegue che senza le sedute di igiene orale dal dentista avremo sempre il rischio di soffrire di problemi anche gravi come la carie che, se non trattati per tempo, possono portare anche alla perdita del dente stesso.

Fasi devitalizzazione dente: il sigillo del dente

Nelle fasi devitalizzazione dente rientra anche quella di sigillo del dente. La sigillatura può avvenire mediante una otturazione in materiale composito oppure con una ricostruzione con aggiunta di porcellana o inserimento di capsula che verrà applicata per garantire maggior resistenza alla pressione e maggior durata della devitalizzazione. Nel caso in cui dovesse restare troppo poco dente per garantire la solidità dell’otturazione, lo specialista dovrà inserire un perno a cui poi fissare una capsula. Tra le capsule abbiamo quella in zirconio-ceramica o in metallo-ceramica. Anche se la devitalizzazione è sicura conviene non doversi ridurre ad andare dal dentista per tentare di salvare un dente. Per questo meglio migliorare la propria igiene orale magari utilizzando anche un filo interdentale e un collutorio per ridurre la placca batterica. La placca, se non rimossa per tempo, si sedimenta e indurisce diventando tartaro.

Fasi devitalizzazione dente: disinfezione

Con la devitalizzazione il dentista dovrà rimuovere la polpa dentale e anche i residui batterici nel canale radicolare. Si dovrà disinfettare il canale radicolare mediante un lavaggio specifico per la rimozione di metalli e minerali che ostruiscono i canali secondari e i tubuli. La disinfezione avviene mediante iniezioni di battericida o mediante ultrasuoni intraradicolari. Dopo la disinfezione il canale radicolare verrà riempito utilizzando materiale sterile. La devitalizzazione va bene per tutti i tipi di denti anche se, come abbiamo visto, sarebbe meglio evitarla prendendoci cura dei nostri denti.
Fasi devitalizzazione dente