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Occlusione centrica

La masticazione è un atto che compiamo ogni giorno ripetutamente e quindi deve essere svolto in modo comodo e rilassato. La masticazione è importante e la mandibola effettua l'attività di occlusione migliaia di volte al giorno. Inoltre il movimento della mandibola è governato dall’articolazione temporo mandibolare ATM. In condizioni ideali l’estremità dell’articolazione, il condilo, è posizionato al centro della cavità glenoidale che lo accoglie. Per occlusione centrica si intende solitamente la relazione delle superfici occlusali opposte che fornisce la massima intercuspidazione. L’occlusione centrica si realizza solitamente quando la mandibola si trova in relazione centrica con la mascella. Per comprendere cosa significa occlusione centrica possiamo anche dire che è quel tipo di occlusione in cui i denti sono in massimo contatto reciproco. L’occlusione centrica denti si verifica quando la mandibola si trova in posizione centrale rispetto ai riferimenti usuali. Nei prossimi paragrafi ci soffermeremo sulla definizione di occlusione centrica.

Occlusione centrica definizione

L’occlusione centrica è stata oggetto di disparità di criteri in odontoiatria per più di un secolo. Durante questo lavoro, esporremo diversi metodi utilizzati per verificarne l'accuratezza e corroborare la posizione del condilo. Poiché non ci sono prove scientifiche sull'argomento, in questo lavoro esamineremo gli studi sperimentali che compaiono in letteratura. Li abbiamo divisi in due parti, la prima relativa alla definizione di relazione centrica e la seconda parte relativa alle tecniche di registrazione, posizione condilare e discrepanza tra relazione centrica e occlusione centrica. Uno dei termini oggetto di più polemiche in odontoiatria in generale e in protesi in particolare, è il rapporto centrico e non solo per quanto riguarda la sua definizione ma anche per la procedura per registrarlo, opera in cui numerosi autori hanno lavorato con l'obiettivo di per trovare il modo più affidabile per riprodurre quella posizione. In questa prima parte del lavoro si passa in rassegna la letteratura relativa al concetto di occlusione centrica. Una delle definizioni più antiche è stata descritta da BB McCollum nel 1939, secondo cui i condili si trovavano in posizione posteriore nella fossa glenoidea. Lo stesso McCollum nel 1960 nel suo articolo "L'asse della cerniera mandibolare e un metodo per localizzarlo" mantiene la definizione della posizione più retrusa del condilo nella fossa.

Nella prima pubblicazione del Glossario dei termini protodontici (GTP) nel 1956, la definizione di occlusione centrica era coerente con il concetto classico predominante, ma alla fine degli anni '70 questo rapporto condilare posteriore è stato messo in discussione in quanto la porzione posteriore dell'ATM è totalmente vascolarizzata e contiene la fissazione posteriore del disco in modo tale che la stessa morfologia articolare favorirebbe un minore spostamento del condilo se la mandibola viene spinta all'indietro. Secondo molti studi l’occlusione centrica viene utilizzata come posizione iniziale perché è la più stabile e una delle più facili da riprodurre, i condili e le fosse vengono continuamente rimodellati attraverso il passaggio dalla dentatura temporanea a quella permanente. Quindi questo è un tentativo di adattamento alle esigenze specifiche di queste dentature. Quando è necessario trattare un paziente con una protesi mobile le poniamo in relazione centrica poiché questa è la posizione che può essere riprodotta più efficacemente.

Occlusione centrica denti: cosa serve sapere

Ottenere la corretta registrazione del rapporto intermascellare rispetto alla base cranica durante il montaggio nell'articolatore semiregolabile in fase di diagnosi è fondamentale poiché ci permetterà di avere un panorama reale delle problematiche del paziente e di quale relazione dinamica hanno le mascelle. Questo al fine di pianificare in modo completo il trattamento ortodontico. Altrimenti si correrebbe il rischio di perpetuare un problema articolare anche dopo aver ottenuto un'ideale occlusione centrica con trattamento ortodontico. È per questo motivo che, prima di eseguire la registrazione dell'arco facciale sul paziente, sarebbe conveniente deprogrammare l'articolazione per generare una posizione di riposo in entrambi i condili all'interno delle loro capsule (relazione centrica). Nella fase di auscultazione dell'ATM si dovranno rilevare in quali pazienti vengono percepiti rumori articolari, in apertura, chiusura o in lateralità e movimenti protrusivi, e quale di questi è accompagnato da sintomi di dolore alla palpazione o se questo dolore si manifesta spontaneamente.

Occlusione centrica e relazione centrica

Quando si parla di relazione centrica si fa riferimento ad un tipo di relazione intermascellare che avviene in maniera indipendente dal contatto tra i denti. In questa relazione i condili si articolano in posizione antero-superiore contro la parete posta posteriormente dall'eminenza articolare. Una volta trovatasi in questa posizione la mandibola ha la possibilità di compiere un solo movimento di tipo rotatorio. A prescindere, inoltre, dal contatto che avviene tra i denti dell'arcata superiore e quella inferiore, il condilo è posizionato nella cavità glenoide e si trova nella posizione più alta e retrusa possibile, anche se non forzata. Per raggiungere una occlusione centrica ottimale si tenga conto che la terapia ortodontica può aiutare a guidare i denti in un’occlusione correttamente allineata. Inoltre anche la sostituzione di un dente mancante potrebbe impedire agli altri di andare fuori allineamento. Se abbiamo una relazione centrica ottimale ciò significa che i denti, le articolazioni e i muscoli lavorano esattamente come progettato. Ecco quindi che masticare e mordere avrà un impatto ridotto sulla durata della vita dei denti.
Occlusione centrica