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Le fasi dell'apparecchio fisso

Tutti i trattamenti ortodontici sono articolati in diverse fasi che vanno dal primo contatto con l’ortodontista fino alla risoluzione vera e propria del problema dentale. Il processo ortodontico prevede una serie di movimenti dentali che vengono eseguiti per migliorare l'estetica, la funzione e la masticazione della bocca. Le fasi dell’apparecchio fisso sono svariate e vanno dalle fotografie intraorali e dai modelli di studio fino ai raggi X, all’allineamento e alla correzione del morso. Conoscere nel dettaglio tutte le fasi del trattamento ortodontico è importante e il consiglio è quello di rivolgersi a dentisti di grande esperienza che sapranno suggerire il giusto trattamento a seconda dei casi. Per saperne di più su le fasi dell’apparecchio fisso non resta che continuare la lettura ai prossimi paragrafi così da capire anche quali sono i pro e i contro degli apparecchi ortodontici.

Fasi apparecchio ortodontico: analisi dentale approfondita

Una volta effettuato il primo consulto nello studio dentistico e scelto il trattamento più appropriato per il paziente, che si tratti di ortodonzia invisibile come Invisalign, apparecchi metallici o trasparenti, la prima cosa da fare è uno studio ortodontico per ottenere una diagnosi accurata procedere all'elaborazione del trattamento. Si tratta in questo caso della prima tra le fasi dell’apparecchio fisso. Per fare ciò, l'ortodontista eseguirà una serie di test per determinare i problemi orali in corso con una certa certezza. Con la realizzazione delle impronte con cui verranno realizzati gli apparecchi, grazie allo scanner, non sarà necessario realizzare scomodi calchi in gesso per trattamenti ortodontici. La prima fase, quella di analisi, consentirà al dentista, dopo aver eseguito tutta una serie di esami, di valutare la situazione di partenza di ciascun paziente e capire quale tipo di apparecchio per denti dovrà essere progettato in relazione a ogni singolo caso.

Le fasi dell’apparecchio fisso: applicazione dell’apparecchio

A partire da questo momento l’apparecchio fisso dovrà iniziare la sua azione rivolta al raddrizzamento e riallineamento dei denti. In questa fase sarà necessario eseguire diversi controlli dal dentista per valutare i progressi raggiunti, sostituire eventuali elastici o fili danneggiati e intercettare per tempo possibili problemi così da agire in modo tempestivo ed efficace. Si tratta in questo caso di una fase molto delicata che precede, come vedremo, la fase detta di mantenimento dei risultati. Una volta posizionati gli apparecchi, inizia a verificarsi il movimento dei denti. Inizia la fase attiva del processo ortodontico. In questa fase, il morso o l'occlusione vengono corretti ei denti iniziano ad adattarsi alla loro posizione corretta. A volte è necessario utilizzare elastici come forze esterne per aiutare a correggere il morso.

Le fasi dell’apparecchio fisso: la fase di contenzione

Tale fase detta di contenzione o mantenimento dei risultati rappresenta senza dubbio una fase posteriore al trattamento eseguito dal dentista. Tale fase viene consigliata una volta rimosso l’apparecchio ortodontico per evitare che si verifichi una possibile recidiva ortodontica con il ritorno alla posizione originaria. Questa fase, non certo meno importante delle altre, prevede l’utilizzo di un vero e proprio apparecchio di contenzione che dovrà essere indossato secondo le modalità e si tempi comunicati dal dentista. È una fase molto importante, poiché grazie ad essa manterremo i risultati raggiunti poiché i denti hanno memoria e vorranno tornare alla posizione precedente. Per evitare ciò, il dentista posizionerà dei fermi fissi nella parte superiore e inferiore e alcune coperture trasparenti da utilizzare durante il sonno. In questo modo i denti rimarranno sempre perfetti.

Apparecchio ortodontico fisso: vantaggi e svantaggi

Una volta approfondite nel dettaglio le fasi dell’apparecchio fisso non resta che cercare di capire se questa soluzione è realmente vantaggiosa o meno. L’apparecchio fisso è attualmente lo strumento ortodontico più utilizzato per curare disallineamenti dentali, malocclusione e difficoltà di masticazione. L’apparecchio ortodontico è formato da placchette e fili metallici e, a differenza di quello mobile, non potrà essere rimosso per nessun motivo dal paziente. Inoltre gli apparecchi fissi esercitano una certa pressione e dunque agiscono per tutto il corso della giornata. Questo è un grande vantaggio a cui però si associa anche lo svantaggio di una igiene orale più complicata per via della presenza dei fili metallici. Inoltre non esiste solamente l’apparecchio ortodontico fisso, ci sono anche altre tipologie di apparecchio dentale come ad esempio l’apparecchio dentale mobile, l’apparecchio dentale invisibile e l’apparecchio di contenzione.

L’apparecchio dentale mobile ad esempio è un apparecchio facilmente rimovibile dal paziente in qualsiasi situazione. Solitamente l’apparecchio dentale mobile viene utilizzato per correggere il posizionamento dei denti e per stimolare la crescita delle arcate e dei mascellari. Se invece parliamo di apparecchio dentale invisibile facciamo riferimento alla soluzione ideale per coloro che vogliono raddrizzare i denti senza subire impatti di alcun tipo sull’estetica. I dentisti realizzano questi apparecchi su misura dopo aver preso il calco dentale di ciascun paziente. Infine, l’apparecchio di contenzione viene solitamente utilizzato come terapia di mantenimento post trattamento ortodontico per evitare ogni tipo di possibile recidiva. Insomma, una volta capite quali sono le diverse fasi del trattamento ortodontico non resta che scegliere il dentista ideale per la risoluzione dei propri problemi.
Le fasi dell'apparecchio fisso