Cemento per capsule dentali
Il cemento per capsule dentali va scelto con molta attenzione in quanto potrebbe risolvere tutta una serie di problemi e criticità. Tutti coloro che hanno corone dentali infatti un giorno potrebbero trovarsi nella situazione di dover utilizzare un cemento per capsula dentale per fissarle dopo aver subito un colpo o un trauma. Potrebbe quindi essere una buona idea sapere che prodotti per cementare una capsula dentale utilizzare in caso di problemi improvvisi e imprevedibili. Chiaramente usare un cemento per corone dentali servirà in questi casi solo a guadagnare tempo in vista della visita da uno specialista, l’unico in grado di risolvere il problema in modo definitivo. Il cemento per capsule dentali non va dunque visto come un rimedio definitivo. Molti poi confondono il cemento per capsule dentali con una crema per protesi ma si tratta in realtà di due tipologie di prodotto completamente differenti.
Cemento per capsule dentali professionale: perché si usa
Un ottimo cemento per capsule dentali è il cosiddetto cemento di Policarbossilato o cemento poliacrilato di zinco. Il cemento per capsule dentali ha la finalità di unirsi in modo molto efficace alla struttura dei denti. Esistono diverse tipologie di cemento per capsule dentali o ponti e spesso il dentista sarà in grado di dare i consigli giusti per scegliere un prodotto piuttosto che l’altro. Ad esempio molti dentisti sconsigliano il cemento per capsule dentali provvisorio all’eugenolo in quanto potrebbe interferire sull’adesione penetrando nei tuboli dentinali e non permettendo all’adesivo di agire. Gli addetti ai lavori segnalano anche come l’eugenolo rischia di rendere il cemento provvisorio meno efficace e consistente. Proprio per questo molti dentisti suggeriscono cementi provvisori a lunga durata magari a base resinosa. Dire quanto dura il cemento utilizzato per corona dentale dipende proprio dal fatto se scegliamo dei cementi dentali provvisori o definitivi. Per i restauri provvisori si consiglia solitamente un cemento dentale in grado di sigillare i margini senza rischiare di essere solubile dalla saliva.
Cemento per capsule dentali provvisorio
Il cemento per capsule dentali provvisorio generalmente viene utilizzato per fissare in modo solo temporaneo la protesi fissa. Il cemento provvisorio dovrà presentare alcune caratteristiche generali come ad esempio una durezza che serve a evitare la decementazione spontanea durante la masticazione. Non solo, il cemento provvisorio deve anche saper resistere efficacemente alla solubilizzazione e deve essere morbido per non sollecitare eccessivamente la preparazione durante la rimozione del cemento provvisorio. I cosiddetti cementi di fissazione temporanea possono essere classificati in base alla loro costituzione. Abbiamo infatti prodotti per cementare una capsula dentale all’ossido di zinco senza eugenolo ma anche cementi al policarbossilato di zinco e, ancora, cementi vetroionomerici. Solitamente i dentisti classificano il cemento per capsule dentali in base all’utilizzo clinico e quindi in funzione della loro resistenza alla trazione.
Bisogna però ammettere che le case produttrici di questi cementi non indicano quasi mai questo dato che potremo però facilmente desumere dalla resistenza alla compressione. Un cemento per capsule dentali con elevata resistenza alla compressione dovrebbe essere anche resistente alla frattura durante la rimozione del provvisorio. Questo significa che utilizzare un cemento provvisorio poco resistente alla compressione significa anche avere un maggior rischio di frattura durante a rimozione. Secondo la classificazione dei cementi sulla base della resistenza a trazione e compressione abbiamo cementi molto resistenti come quelli al policarbossilato di zinco, cementi mediamente resistenti come quelli all’ossido di zinco con eugenolo e cementi poco resistenti come i cementi all’ossido di zinco senza eugenolo.
Cemento per capsule dentali professionale: cosa altro sapere
Per fare un quadro preciso dell’uso del cemento per corone dentali dobbiamo anche precisare che la resistenza alla compressione di un cemento definitivo è sui 200 Mpa. Prima della fase di cementazione definitiva abbiamo diverse fasi di cementazione e decementazione provvisorie. Anche per questo è molto importante il vantaggio di poter aggiustare di volta in volta la durezza e la consistenza del cemento. Anche con i cementi provvisori sarà importante cercare di evitare l’adesione del cemento per capsule dentali alla superficie esterna del dispositivo. Se il cemento provvisorio dovesse permanere sul margine di chiusura potrebbe creare una superficie ruvida che trattiene la placca batterica e favorisce l’infiammazione della gengiva.
Una volta terminata la cementazione dunque bisognerà verificare che non vi siano dei residui di cemento provvisorio sulla superficie del dispositivo protesico o negli spazi prossimali. La rimozione degli eccessi di cemento dovrà essere eseguita senza stress per il colletto protesico e, per questo motivo è utile applicare con un pennellino un sottile strato di pasta di vaselina sulla superficie esterna del provvisorio. In questo modo si potrà eventualmente favorire la rimozione degli eccessi di cemento per capsule dentali con degli strumenti a mano e filo interdentale. Se invece parliamo di restauri provvisori ad alta valenza estetica come quelli con le faccette, di solito non si utilizzano mai cementi provvisori convenzionali in quanto la loro resa cromatica è inadeguata.
Cemento per capsule dentali professionale: perché si usa
Un ottimo cemento per capsule dentali è il cosiddetto cemento di Policarbossilato o cemento poliacrilato di zinco. Il cemento per capsule dentali ha la finalità di unirsi in modo molto efficace alla struttura dei denti. Esistono diverse tipologie di cemento per capsule dentali o ponti e spesso il dentista sarà in grado di dare i consigli giusti per scegliere un prodotto piuttosto che l’altro. Ad esempio molti dentisti sconsigliano il cemento per capsule dentali provvisorio all’eugenolo in quanto potrebbe interferire sull’adesione penetrando nei tuboli dentinali e non permettendo all’adesivo di agire. Gli addetti ai lavori segnalano anche come l’eugenolo rischia di rendere il cemento provvisorio meno efficace e consistente. Proprio per questo molti dentisti suggeriscono cementi provvisori a lunga durata magari a base resinosa. Dire quanto dura il cemento utilizzato per corona dentale dipende proprio dal fatto se scegliamo dei cementi dentali provvisori o definitivi. Per i restauri provvisori si consiglia solitamente un cemento dentale in grado di sigillare i margini senza rischiare di essere solubile dalla saliva.
Cemento per capsule dentali provvisorio
Il cemento per capsule dentali provvisorio generalmente viene utilizzato per fissare in modo solo temporaneo la protesi fissa. Il cemento provvisorio dovrà presentare alcune caratteristiche generali come ad esempio una durezza che serve a evitare la decementazione spontanea durante la masticazione. Non solo, il cemento provvisorio deve anche saper resistere efficacemente alla solubilizzazione e deve essere morbido per non sollecitare eccessivamente la preparazione durante la rimozione del cemento provvisorio. I cosiddetti cementi di fissazione temporanea possono essere classificati in base alla loro costituzione. Abbiamo infatti prodotti per cementare una capsula dentale all’ossido di zinco senza eugenolo ma anche cementi al policarbossilato di zinco e, ancora, cementi vetroionomerici. Solitamente i dentisti classificano il cemento per capsule dentali in base all’utilizzo clinico e quindi in funzione della loro resistenza alla trazione.
Bisogna però ammettere che le case produttrici di questi cementi non indicano quasi mai questo dato che potremo però facilmente desumere dalla resistenza alla compressione. Un cemento per capsule dentali con elevata resistenza alla compressione dovrebbe essere anche resistente alla frattura durante la rimozione del provvisorio. Questo significa che utilizzare un cemento provvisorio poco resistente alla compressione significa anche avere un maggior rischio di frattura durante a rimozione. Secondo la classificazione dei cementi sulla base della resistenza a trazione e compressione abbiamo cementi molto resistenti come quelli al policarbossilato di zinco, cementi mediamente resistenti come quelli all’ossido di zinco con eugenolo e cementi poco resistenti come i cementi all’ossido di zinco senza eugenolo.
Cemento per capsule dentali professionale: cosa altro sapere
Per fare un quadro preciso dell’uso del cemento per corone dentali dobbiamo anche precisare che la resistenza alla compressione di un cemento definitivo è sui 200 Mpa. Prima della fase di cementazione definitiva abbiamo diverse fasi di cementazione e decementazione provvisorie. Anche per questo è molto importante il vantaggio di poter aggiustare di volta in volta la durezza e la consistenza del cemento. Anche con i cementi provvisori sarà importante cercare di evitare l’adesione del cemento per capsule dentali alla superficie esterna del dispositivo. Se il cemento provvisorio dovesse permanere sul margine di chiusura potrebbe creare una superficie ruvida che trattiene la placca batterica e favorisce l’infiammazione della gengiva.
Una volta terminata la cementazione dunque bisognerà verificare che non vi siano dei residui di cemento provvisorio sulla superficie del dispositivo protesico o negli spazi prossimali. La rimozione degli eccessi di cemento dovrà essere eseguita senza stress per il colletto protesico e, per questo motivo è utile applicare con un pennellino un sottile strato di pasta di vaselina sulla superficie esterna del provvisorio. In questo modo si potrà eventualmente favorire la rimozione degli eccessi di cemento per capsule dentali con degli strumenti a mano e filo interdentale. Se invece parliamo di restauri provvisori ad alta valenza estetica come quelli con le faccette, di solito non si utilizzano mai cementi provvisori convenzionali in quanto la loro resa cromatica è inadeguata.
